Le Tiny House sono case minuscole sostenibili e completamente attrezzate, tendenzialmente non devono superare i 40 m². In questi m² vengono inseriti tutti gli spazi e le comodità necessarie per poter vivere, strutture per chi cerca una vita semplice e piena, spesso nomade.
A livello archiettonico sono una rivoluzione, tanto che si è creato anche un movimento e sono adatte per un particolare modo di voler abitare low cost ed eco-friendly.
Sono una vera rivoluzione a livello architettonico ed è diventato un movimento sociale che aggiunge ogni giorno seguaci in tutto il mondo.
Il grande successo di queste Tiny House è dovuta a bassi costi, design ingegnosi e uno spirito avventuroso. Queste mini casette sono una convergenza tra un mercato immobiliare che va male, una cattiva economia ed una maggiore consapevolezza ambientale. Sono molto pratiche perché spesso trasportabili; fornite di ruote, si possono posizionare in più posti e paesaggi. I prezzi si aggirano intorno a € 40.000 ma in molti casi è possibile pianificare in maniera personalizzata la propria abitazione e dunque anche i prezzi possono variare.
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Come nasce l’idea delle Tiny House?
Esiste un movimento delle Tiny House ed è nato in Giappone negli anni ’90 con il nome di kyosho jutaku , letteralmente “micro- case “. A quel tempo, i prezzi delle case erano molto alti e il paese era in recessione. Ciò ha costretto migliaia di giovani a trasferirsi in questi spazi alla periferia di Tokyo.
Negli Stati Uniti, l’origine di questo movimento viene dalla mano del designer Jay Schafer. Nel 1997, ha sentito il bisogno di semplificarsi la vita e ha creato una casa così piccola adattando a lui e alle sue semplici esigenze.
Negli ultimi anni questa tendenza ha continuato a crescere e si è creato un nuovo concetto del vivere con meno spese di mutuo, in una casa di design, utilizzando meno riscaldamento, elettrodomestici, riparazioni, ma tutto questo nel luogo in cui decidi di vivere : una foresta, un fiume, una spiaggia.
Queste case sono nate per ridurre al minimo i beni personali ma anche in prospettiva per una maggiore attenzione dell’ambiente, infatti con spazi più piccoli l’efficienza energetica è maggiore. In questo modo si riduce la spesa per riscaldamento, aria condizionata, acqua ed elettricità. Oltre a contribuire a ridurre le bollette, rende anche un consumo più responsabile delle risorse. Spesso case di questo tipo sono dotate di pannelli solari e di un sistema di raccolta delle acque piovane.
La richiesta di queste case è in continuo aumento.
Permessi e concessioni per case mobili
Le case mobili su ruote sono una soluzione abitativa di alta qualità, di comfort ed economica. Sono case mobili con tutte le caratteristiche di una vera casa in cemento ma non necessitano di concessione edilizia e quindi con la possibilità di essere spostate con un traino e parcheggiate al mare, in montagna, in campagna o altrove senza fondazioni. In base al D.P.R. 380/2001, la direttiva che regolamenta il posizionamento di case mobili a livello privato, richiede sempre e comunque il parere preventivo dell’ufficio tecnico comunale di competenza.