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Il fruttosio presente in natura non è dannoso. Quando diventa un abuso, però, provoca gravi danni al fegato dei bambini. La ricerca dell’ospedale Bambin Gesù.
Un gruppo di ricercatori del reparto delle Malattie epato-metaboliche dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù ha analizzato l’impatto dell’eccesso di fruttosio nell’organismo dei bambini. Conosciamo già, purtroppo, i danni che lo zucchero in eccesso provoca nei più piccoli. Tra le patologie più frequenti ricordiamo l’obesità, il diabete di tipo 2 e le malattie cardiovascolari.
Ora la scienza individua un nuovo pericolo per i bambini che abusano di fruttosio: le malattie del fegato.
Fruttosio: zucchero naturale
A essere sotto accusa non è tanto la sostanza in sé, quanto l’abuso che se ne fa in succhi, merendine preconfezionate, sciroppi.
Il fruttosio, infatti, è uno zucchero naturale. Presente soprattutto nella frutta (da qui il nome), ma non solo. Lo troviamo nelle verdure e negli ortaggi, ma anche in alcune farine utilizzate per pasta, pane e pizza. Quando viene assunto in maniera regolare, in una dieta bilanciata, pare non abbia effetti negativi.
Come per tutte le cose, però, l’abuso diventa un problema. E quando scopri che una sola lattina di una qualunque bevanda zuccherata ne contiene circa il doppio della quantità giornaliera consigliata per l’età pediatrica (25 grammi), allora il dubbio sorge.
La ricerca
I ricercatori del Bambin Gesù hanno realizzato una semplice infografica per spiegare l’impatto del fruttosio sul fegato.
Secondo i ricercatori, per ogni grammo in eccesso di fruttosio rispetto alla dose consigliata, cresce di 1,5 volte il rischio di sviluppare una malattia al fegato grave. Lo zucchero ha un po’ l’effetto dell’alcol, ma sui bambini. Esso infatti può essere metabolizzato solo dal fegato, dal momento che il suo “trasportatore” è presente solo in questo organo.
Quando ne abusiamo, infatti, produce grandi quantità di acido urico, uno dei prodotti finali della sintesi del fruttosio. Sappiamo bene che questa sostanza, in grandi quantità, può essere tossica per l’organismo. E provocare disturbi ai reni e dolori articolari.
APPORFONDISCI: Come abbassare i livelli di acido urico in modo naturale
La ricerca dei pediatri del Bambin Gesù è stata pubblicata sulla rivista Journal of Hepatology, ed è la prima a correlare l’abuso di fruttosio con i problemi epatici. Lo studio ha riguardato 271 bambini e ragazzi, studiati tra il 2012 e il 2016, affetti da fegato grasso. La metà dei soggetti presentava livelli eccessivi di acido urico in circolo.
Approfondendo lo stato di salute dei ragazzi, i ricercatori hanno dimostrato un’associazione tra alti livelli di acido urico e il peggioramento del danno al fegato. Un’associazione tanto più evidente quanto più i soggetti consumavano grandi quantità di fruttosio.
Gli alimenti da evitare
Come abbiamo detto, una lattina di bevanda zuccherata può contenere addirittura il doppio della quantità giornaliera consigliata di fruttosio per l’età pediatrica. Arrivando quindi a circa 50 grammi. In media, una merendina ne contiene invece il 45% in più. Una confezione di succo di frutta poco più della metà.
Sono quindi 5 i prodotti in commercio che i ricercatori consigliano di evitare, a causa degli sciroppi e dei dolcificanti impiegati:
- Marmellate con aggiunta di zuccheri
- Bevande zuccherate
- Merendine
- Succhi di frutta con zuccheri aggiunti
- Caramelle
Foto in evidenza: Bambino Gesù – Ospedale Pediatrico