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- 1 Stanchezza generalizzata, dolore acuto in corrispondenza alla pressione esercitata in alcuni parti del corpo, formicolii, sono questi alcuni dei sintomi che caratterizzano la fibromialgia.
- 1.1 Oltre agli alimenti da eliminare, naturalmente, ce ne sono altri di cui favorirne il consumo, come ad esempio i cibi ricchi di magnesio, tra i quali noci e semi, verdure a foglia verde scuro come spinaci, cavoli, bietole, e insalata verde, germe di grano, lievito di birra, fagioli e lenticchie. Anche i cibi ricchi di calcio e vitamina C sono molto importanti.
- 1.2 Oltre al peperoncino, è possibile adoperare anche altri rimedi naturali contro i dolori, come ad esempio il timo e la curcuma.
Stanchezza generalizzata, dolore acuto in corrispondenza alla pressione esercitata in alcuni parti del corpo, formicolii, sono questi alcuni dei sintomi che caratterizzano la fibromialgia.
La fibromialgia è una patologia cronica di cui ancora non si conosce molto. A torto, infatti, è considerata come un effetto “collaterale” della depressione, ma è una vera e propria patologia inabilitante.
Le cause collegate a questa problematica sono tutt’ora sconosciute e, anche se spesso non se ne parla, è una sindrome molto comune: basti pensare che colpisce dai 3 ai 6 milioni di americani, l’80-90% dei quali sono donne.
Alcuni studi hanno portato a ipotizzare che questa patologia sia collegata a possibili alterazioni nell’organismo delle persone, riguardanti neurotrasmettitori, ormoni, cicli del sonno e stati eccessivi di stress.
Spesso si consiglia a chi è colpito da fibromialgia di assumere uno stile di vita sano, basato su una dieta adeguata. In alcuni casi, sono raccomandati anche integratori alimentari per combattere il senso di affaticamento, tipico della malattia.
L’alimentazione, comunque, è sempre il punto di partenza per il trattamento della fibromialgia: eliminare alimenti trasformati, cibo industriale, bevande alcoliche, carne, cibo in scatola e prodotti simili può aiutare molto a controllare e alleviare i disturbi.
Oltre agli alimenti da eliminare, naturalmente, ce ne sono altri di cui favorirne il consumo, come ad esempio i cibi ricchi di magnesio, tra i quali noci e semi, verdure a foglia verde scuro come spinaci, cavoli, bietole, e insalata verde, germe di grano, lievito di birra, fagioli e lenticchie. Anche i cibi ricchi di calcio e vitamina C sono molto importanti.
Tra le terapie naturali maggiormente consigliate c’è quella a base di capsaicina. La capsaicina è il principio attivo del peperoncino, responsabile della sensazione di calore generata dal suo consumo. Non solo: questa sostanza è spesso anche alla base di alcune creme antidolorifiche, visto che tra le sue proprietà c’è quella di bloccare un neurotrasmettitore chiamato sostanza Pip2, responsabile dell’invio di segnali di dolore al cervello.
In tal senso, il pepe di Cayenna si è dimostrato un ottimo ingrediente per il trattamento del dolore localizzato e di quello cronico. Una crema a base di capsaicina può essere adoperata anche da pazienti affetti da fibromialgia, per alleviare il dolore.
Il pepe di Cayenna viene considerato particolarmente efficace e in genere è utilizzato sotto forma di olio essenziale o di estratto in polvere, nella preparazione di pomate erboristiche specifiche.
È comunque un rimedio molto potente, per questo, deve essere adoperato in piccole quantità, evitandone l’impiego durante il periodo dell’allattamento.
Come abbiamo detto in precedenza, i suoi principi attivi agiscono direttamente sul neurotrasmettitore Pip2, ma non è tutto. Balsami, pomate, creme, oli a base di pepe di Cayenna, infatti, riscaldano il corpo e agiscono sulla circolazione, migliorando il funzionamento delle articolazioni. Questo alimento ha inoltre un buon contenuto di antiossidanti, riduce i livelli di colesterolo nel sangue e accelera il metabolismo.
Il peperoncino di Cayenna ha molte proprietà, come ogni cosa, però, è necessario utilizzarlo con cautela, informandosi sempre delle possibili controindicazioni.
Oltre al peperoncino, è possibile adoperare anche altri rimedi naturali contro i dolori, come ad esempio il timo e la curcuma.
Il timo può essere adoperato per realizzare un tè, lasciando in infusione in acqua calda due cucchiai di questa erba. In alternativa, si può usare aggiungendo l’infuso all’acqua del bagno e rimanendo in immersione per circa 15-20 minuti.
La curcuma è un altro prezioso alleato contro i dolori. Come abbiamo visto, può essere un’alternativa molto efficace all’uso di farmaci per curare l’artrite.
Il suo principio attivo più importante è la curcumina, una potente sostanza che combatte le infiammazioni reumatiche. Per aumentare la biodisponibilità di questa sostanza nell’organismo, esistono dei piccoli trucchi, come, ad esempio, l’aggiunta del pepe nero nelle preparazioni da bere (potete approfondire l’argomento a questo link: https://www.ambientebio.it/3-ricette-di-smoothie-che-esaltano-i-benefici-della-curcuma/)
Infine, un ulteriore rimedio contro i dolori può essere l’utilizzo di olio di enotera. Questa erba benefica è spesso adoperata nelle terapie per combattere l’artrite reumatoide o le infiammazioni dei tessuti molli delle articolazioni. Ha infatti spiccate proprietà antinfiammatorie. In caso di fibromialgia, può anche lenire i dolori alle articolazioni. Le parti dolorose vanno massaggiate con olio di enotera due volte al giorno, al mattino e alla sera.
(Foto: Amy Ross)