Una passeggiata per campi può trasformarsi in una preziosa occasione per raccogliere erbe spontanee commestibili. Eccone 10, tra le più comuni e buone, e dalle preziose proprietà curative
È primavera e le campagne sono verdi e rigogliose, ricche di erbe spontanee commestibili. La natura ci dona ogni anno erbe e fiori spontanei che possono essere un importante riserva di sostante nutritive utili all’organismo.
Raccoglierle può significare in qualche modo riappropriarci del rapporto unico e intimo con la natura, allontanandoci dai prodotti finti e dannosi che il mercato ci propina tutti i giorni.
Vediamo insieme una breve carrellata delle più comuni e buone erbe spontanee commestibili.
Erbe spontanee commestibili: tipologie e proprietà
In natura esistono veramente tantissime erbe spontanee commestibili. Potremmo approfittare della scusa di una passeggiata nei campi, per farne scorta: un modo per unire un’attività piacevole e salutare a un rituale, da compiere tutti insieme, e da terminare a tavola, attorno a piatti succulenti. Una sola regola: non esagerare, cercando di non spogliare eccessivamente i campi della loro ricchezza, in modo che l’anno prossimo la terra possa continuare a essere generosa con noi.
Ma vediamo subito l’elenco delle più comuni e buone erbe spontanee commestibili.
Malva
Diffusa in tutta l’area mediterranea, la malva cresce spontanea fino a 1.500 metri di altitudine. Si può incontrare lungo sentieri incolti, o tra i ruderi di vecchie costruzioni abbandonate.
Le sue foglie possono essere adoperate come ingrediente nelle zuppe, o per realizzare frittate e risotti. I germogli si consumano invece crudi nelle insalate. È utile nel trattamento delle infiammazioni e del mal di stomaco.
Cicoria
La cicoria è tra le erbe spontanee commestibili più conosciute. Diffusissima ovunque, le sue foglie per essere consumate devono essere raccolte prima della fioritura della pianta. Ha spiccate proprietà depurative, utili per il fegato, migliora la flora batterica intestinale e ha proprietà lassative.
Foglie e germogli si consumano crudi nelle insalate. Tutta la pianta può essere cotta a vapore o lessata. È ottima anche come ingrediente per minestre o frittate.
Bietola Selvatica
La Bietola selvatica (Beta vulgaris e subspecie maritima) è un’erba che cresce spontanea in tutta Italia, su terreni ciottolosi e vicini alle zone costiere, anche su scogli.
Da questa specie derivano tutte le varietà di Bieta coltivata, compresa la barbabietola da zucchero, quindi è probabilmente originata dal reinselvatichimento di colture diffuse.
Si trova dalla primavera all’autunno inoltrato. Piuttosto variabile nei caratteri vegetativi e quindi nell’aspetto, somiglia comunque alla bietina venduta nei banchi dei mercati, con foglie a forma di spatola, arrotondate all’apice e leggermente ondulate ai bordi, di colore verde cupo, intenso, e aspetto lucido.
Il gambo che sostiene la foglia è lungo, sottile, non cilindrico, ma sagomato, con sfumature rossastre, a volte prevalenti.
Importantissimo il suo apporto di ferro e la sua digeribilità, con un gusto decisamente dolce che lo pone a metà tra la bieta comune e lo spinacio
Ortica
Temuta per le sue proprietà urticanti, anche l’ortica è tra le erbe spontanee commestibili più conosciute.
Proprio a causa delle irritazioni alla pelle che può causare, è necessario prestare molta cautela durante la sua raccolta e la preparazione per la cottura.
Comunissima in orti e giardini, può essere consumata cotta nelle minestre o come ingrediente di frittate e frittelle in pastella. Il sapore è simile a quello degli spinaci. Le sue proprietà sono diuretiche e depurative.
Tarassaco
Conosciuto anche con il nome di dente di leone, il tarassaco è ricco di ferro e dotato di ottime proprietà diuretiche e depurative.
La parte commestibile sono le sue foglie, che vanno lessate e condite con olio evo o aggiunte come ingrediente di frittate, zuppe e risotti.
Asparago
Diffuso praticamente ovunque, l’asparago è una pianta ricca di potassio, che le conferisce proprietà diuretiche, depurative e drenanti.
Il suo consumo è sconsigliato a chi soffre di problemi renali o di gotta. Le sue parti commestibili sono i germogli. Va raccolto tenero, prima che il gambo diventi legnoso, ed evitando di strappare via le radici. Ottimo per risotti, frittate o succulenti primi.
Borragine
Della borraggine non si butta via niente! Tutta la pianta è edibile e le foglie più tenere possono essere consumate crude in insalata o lessate e condite e adoperate in risotti, frittate o ravioli. I fiori vanno consumati crudi nelle insalate. Può essere essiccata per l’inverno. È un’ottima pianta depurativa.
Piantaggine
Si tratta di una pianta perenne che comprende diverse specie, tutte con le stesse proprietà officinali. Considerata una pianta infestante, cresce praticamente ovunque. Tra le sue proprietà più conosciute, quelle depurative, antinfiammatorie, emollienti. I suoi semi sono delicatamente lassativi. La parte edibile è costituita dalle foglie, da adoperare tenere nelle insalate, nelle frittate, in minestroni, zuppe e risotti.
Pratolina
Di queste margheritine bianche, molto comuni, si utilizzano le foglie più tenere, raccolte prima della fioritura. Tra le erbe spontanee commestibili più diffuse, la pratolina stimola la diuresi e ha un’azione disintossicante. Può essere consumata, nelle insalate o nei minestroni, unite alle altre verdure.
Sambuco
Ed eccoci arrivati all’ultima pianta della nostra lista. Si tratta di una pianta perenne molto diffusa in Italia, che cresce spontaneamente nei boschi umidi, lungo le linee ferroviarie, fra i ruderi e lungo le strade di campagna. Le sue proprietà più conosciute sono: diuretiche, diaforetiche ed emollienti. I suoi frutti sono leggermente lassativi e immunostimolanti. Il sambuco può essere adoperato in cucina sia per piatti dolci, come confetture e gelatine, ma anche per liquori e piatti salati, come frittelle e frittate, ma anche pane.
Alcune raccomandazioni…
Prima di raccoglie e consumare le erbe spontanee commestibili, è essenziale accertarsi che la pianta sia proprio quella che stiamo cercando, per evitare di raccogliere specie molto simili, ma tossiche. Potrebbe essere utile a tal proposito realizzare una sorta di erbario da portare sempre con sé.