Dopo la pubblicazione di ieri, 17 novembre 2020, in Gazzetta Ufficiale, da oggi entra ufficialmente in vigore il decreto ministeriale che definisce gli incentivi per autoconsumo e condivisione energetica rinnovabile.
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Come funzionano gli incentivi del nuovo decreto ministeriale
Secondo il decreto del Ministro dello Sviluppo Economico, l’energia elettrica prodotta da ciascuno degli impianti a fonti rinnovabili ha diritto, per un periodo di 20 anni, ad una tariffa incentivante, sotto forma di premio, pari a:
- 100 euro al MWh nel caso in cui l’impianto di produzione faccia parte di una configurazione di autoconsumo collettivo
- 110 euro al MWh nel caso in cui l’impianto faccia parte di una comunità energetica
Se per gli enti territoriali e locali, le tariffe non sono cumulabili con altre misure, per tutti gli altri soggetti gli incentivi per autoconsumo collettivo e comunità dell’energia possono essere sommati alle detrazioni per la riqualificazione energetica del 110%.
Nel testo del decreto, infatti, si legge: “L’intera energia prodotta e immessa in rete, resta nella disponibilità del referente della configurazione, con facoltà di cessione al GSE…fermo restando l’obbligo di cessione previsto per l’energia elettrica non auto-consumata e non condivisa, sottesa alla quota di potenza che acceda al Superbonus“.
Come beneficiare degli incentivi
Per beneficiare del servizio di valorizzazione e incentivazione dell’energia elettrica condivisa, occorre presentare istanza al GSE per il tramite del referente, utilizzando uno schema definito dallo stesso gestore.
Tutti i dettagli sono presenti nella delibera dell’ARERA dello scorso 4 agosto.
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Cosa sono le comunità energetiche
Dopo la conversione in legge del Decreto Milleproroghe 2020 del 30 dicembre 2019, n°162, la pubblicazione dell’ARERA n°318/2020/R/eel del 4 agosto 2020, il Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli ha firmato, il 15 settembre 2020, il decreto MISE, che individua le modalità di incentivazione dei gruppi di autoconsumo collettivo e delle comunità energetiche.
Le comunità energetiche sono un soggetto giuridico caratterizzato da:
- partecipazione aperta e volontaria, controllata da azionisti o membri delle vicinanze degli impianti detenuti dalla comunità stessa
- gli azionisti o i membri sono persone fisiche, PMI, enti territoriali o autorità locali, a condizione che per le imprese private, la partecipazione alla comunità non sia l’attività principale
- l’obiettivo principale è fornire benefici ambientali, economici o sociali a livello di comunità
- gli impianti produttivi devono essere sotto la stessa cabina MT/BT, con potenza complessiva non superiore a 200 KW, ed entrati in attività dopo il 1 marzo 2020.
I gruppi di autoconsumo collettivo
I gruppi di autoconsumo collettivo:
- rispettano tutti i vincoli previsti per le comunità energetiche
- gli autoconsumatori si devono trovare nello stesso edificio o condominio
- il gruppo deve essere composto da almeno 2 autoconsumatori di energia rinnovabile
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FONTI IMMAGINI: www.mise.gov.it – www.officinadeigiornalisti.com