Nel sangue dei guariti c’è la chiave per curare i malati di Covid-19. Già da tempo, la sperimentazione che vede la terapia con il plasma, ricco di anticorpi sviluppati da chi ha sconfitto il virus, sta dando i suoi frutti e tanti altri studi internazionali, pubblicati ormai da mesi, elogiano tale trattamento.
Oltre ai dati preliminari della sperimentazione condotta in Italia, uno studio della Mayo Clinic negli Usa e in via di pubblicazione su Mayo Clinic Proceeding ha confermato la sicurezza del trattamento col plasma dei guariti, dopo aver effettuato un’indagine su 20 mila pazienti.
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Lo studio americano che conferma la sicurezza del trattamento col plasma dei guariti contro il Covid-19
La percentuale dei pazienti trattati con il plasma e deceduti per Covid-19 è scesa all’8,6%, mentre in un’indagine analoga ma precedente, su 5000 pazienti, la percentuale era del 12%. Le reazioni avverse gravi al trattamento con il plasma si sono verificate in meno dell’1% dei casi.
La diminuzione della mortalità è accompagnata da una più rapida disponibilità di plasma, grazie alla donazione di sangue dei convalescenti, basandosi sul fatto che essi hanno sviluppato anticorpi contro il Sars-CoV2 che fornirebbe una protezione ai malati.
I ricercatori hanno notato che i malati di Covid-19 oggi ricevono prima il plasma, in una fase precoce della loro presa in carico da parte dell’ospedale mentre, nel marzo 2020, in piena pandemia, non c’erano ancora gli strumenti per elaborare il plasma dei guariti e somministrarlo, oltre al fatto che i candidati donatori erano molti di meno.
Come avviene il trattamento col plasma
La terapia col plasma avviene tramite infusioni: vi sono un donatore e delle persone che lo ricevono. In particolare, la parte liquida del nostro sangue è composta di acqua, proteine, nutrienti, senza elementi corpuscolati ( globuli rossi, globuli bianchi e piastrine) ma soprattutto vi è, in essa, una quota di anticorpi che si sono formati dopo la battaglia vinta contro il virus.
Parliamo dei cosiddetti anticorpi neutralizzanti, che si legano all’agente patogeno e lo marcano.
Le infusioni di plasma dei guariti sono un metodo già utilizzato in passato per il trattamento di una serie di malattie, dalla poliomelite al morbillo, dalla parotite fino ad Ebola, Sars e Mers.