Questa pratica barbara è stata messa al bando, almeno per scopi commerciali, sin dal 1986, da quando cioè l’IWC, impose ufficialmente una moratoria. Inutile dire che, purtroppo, alcune nazioni non rispettano totalmente il bando: la Norvegia e l’Islanda hanno proseguito la caccia, pur autoimponendosi dei limiti precisi. Anche la Russia si è opposta alla moratoria, ma non ha esercitato la caccia dopo l’approvazione.
Sulla carta, il Giappone ha rispettato il bando, ma in realtà ha continuato a mettere in pratica la caccia alle balene a causa di un “buco” nella normativa approvata dell’86. Il bando infatti, non prevedeva proibizioni per la cattura e l’uccisione di balene di taglia grossa o media, purché fosse effettuata per fini scientifici.
Una scappatoia che ha permesso alla nazione di proseguire indisturbata nella caccia a fini commerciali, fino a poco tempo fa: Leigh Henry, una delle dirigenti del WWF, ha spiegato che il Giappone è stato finora l’unico Stato a condurre la caccia alle balene in acque internazionali, incluso un santuario dei cetacei posto al largo della costa dell’Antartide.