Ricca di vitamine, fibre e antiossidanti, la batata è un vero e proprio alimento miracoloso: si piazza al primo posto nella classifica dei vegetali più salutari per l’uomo.
Hanno un nome simile, ma in realtà non sono proprio uguali. La patata è infatti un tubero, mentre la batata è una ‘radice tuberizzante’. Una piccola differenza, ma che in realtà nasconde anche caratteristiche diverse. La cosiddetta patata americana è infatti di forma più allungata, ha dimensioni più grandi ed è più dolciastra. Può essere bianca, gialla o porporina.
Al di là delle caratteristiche ‘tecniche’, però, la batata è una vero e proprio scrigno di proprietà benefiche. Vediamo quali.
Batata: valori nutrizionali
Vediamo innanzitutto i valori nutrizionali di questa ‘patata americana’. 100 grammi di prodotto contengono:
- Energia: 86 kcal
- Proteine: 1,6 grammi (2,10% della dose quotidiana raccomandata)
- Grassi totali: 0,05 grammi
- Carboidrati: 20,1 grammi
- Calcio: 30 mg (3% della dose raccomandata)
- Ferro: 0,6 mg (7,5% della dose raccomandata)
- Zinco: 0,3 mg (0,3%)
- Vitamina K: 1,8 µg (1,5%)
- Magnesio: 25 mg (6,2%)
- Vitamina E: 0,26 mg (1,7%)
- Vitamina C: 2,4 mg (2,7%)
- Vitamina A: 709 µg (78,8% della dose raccomandata)
- Indice glicemico: 47,8 (cruda) – 46 (bollita)
- Carico glicemico: 11 (cruda) – 23 (bollita)
Batata: proprietà
Come abbiamo visto, la batata è particolarmente ricca di vitamina A, sostanza essenziale per proteggere la vista, sostenere il sistema immunitario e aiutare nella trascrizione genetica. La presenza di zinco, inoltre, aiuta ad assimilare proprio la vitamina A: chi ne ha bisogno, può ricorrere quindi con serenità alla varietà rossa.
Lo zinco è inoltre un eccellente antiossidante che combatte anche l’infertilità e innalza le difese immunitarie.
La radice contiene inoltre buone dosi di vitamina C (e sappiamo tutti quanto ci serva, soprattutto in questo periodo!) e vitamina K. Quest’ultima è essenziale sia per una buona coagulazione del sangue, che per la salute delle ossa. Presenti, anche se in misura minore, anche vitamine E e del gruppo B.
È infine ricca di fibre: circa 3 grammi oggi 100 di prodotto.
La batata efficace contro il diabete
Dal momento che ha indice e carico glicemici piuttosto bassi, la patata americana risulta molto adatta per i diabetici, nonché nel trattamento di obesità e chili di troppo.
Nella sua buccia (che è commestibile), inoltre, è presente una sostanza, il Cajapo, che oltre a combattere la glicemia, ha effetti positivi sulla riduzione del colesterolo. Uno studio dell’università di Vienna ha infatti dimostrato che questo elemento può ridurre glicemia e insulino resistenza nei pazienti affetti da diabete di tipo 2.
L’assunzione giornaliera di 4 grammi di Cajapo ha dimostrato di avere effetti positivi su entrambi i parametri nel giro di 5 mesi. Si consiglia in ogni caso, di consultare il medico prima di procedere all’assunzione della sostanza in dosi così elevate.
La batata: il tubero anti-età
La pianta americana «ha ottenuto il punteggio più alto in una classifica sui vegetali più salutari grazie alla elevata concentrazione di principi attivi benefici anche nella buccia e può essere consumata anche cruda». Ad affermarlo è Serena Missori, specialista in Nutrizione endocrinologia e diabetologia.
In particolare, Missori ne sottolinea il potere antiossidante e anti-aging, dovuto alla elevata concentrazione di flavonoidi, antociani e altri antiossidanti.
Proprietà anti-tumorali
Secondo alcuni ricercatori giapponesi, un’elevata assunzione della radice tuberizzante avrebbe anche la capacità di abbassare il rischio di sviluppare un tumore al seno, specie nelle donne in pre-menopausa.
Le foglie della pianta – che sono commestibili, così come i germogli – avrebbero inoltre un effetto positivo sul rischio di contrarre il tumore al polmone. Possono essere gustate sia crude che saltate in padella.
La batata in Italia
La batata è stata resa nota al mondo occidentale nel XV secolo, quando Colombo ha cominciato la sua esplorazione delle Americhe. In Italia, però, la coltivazione sarebbe cominciata solo agli inizi del ‘900, quando è stata importata in alcune regioni del nostro Paese dagli emigranti di ritorno dal Brasile. Secondo alcuni, per questo viene chiamata “patata americana”.
La sua produzione è conosciuta soprattutto nella bassa padovana: ad Anguillara Veneta (PD) è coltivata da oltre un secolo. E qui può fregiarsi del marchio di qualità De.C.O., Denominazione Comunale di Origine. Ottime anche le varietà prodotte a Zero Branco (TV) e in Puglia.
Una gustosa ricetta
Volete provarla? Ecco una bella ricetta che vi delizierà.
Ingredienti:
- Ceci bio: 200 grammi
- Batata rossa: 1 media
- Gomasio: 1 cucchiaio
- Salvia e timo: qualche foglia
- Olio extravergine di oliva bio: un filo
- Sale, pepe e pane grattugiato: q.b.
Sciacquate i ceci sotto acqua corrente e metteteli nel frullatore. Prendete la batata, lavatela, pelatela e tagliatela a pezzi. Aggiungete poi al frullatore. Mettete infine sale, pepe e gomasio a piacere.
Frullate tutto per circa 30 secondi. Verificate poi la consistenza e aggiungete pane grattugiato se il composto è troppo liquido.
Assemblate poi con le mani delle polpettine della forma desiderata. Passatele ancora nel pane grattugiato e cuocete con l’olio fino a doratura.
Aggiungete poi salvia e timo a piacere per insaporire.
Foto: Badagnani