Ricche di flavonoidi, vitamina C e minerali, le bacche di sambuco hanno molteplici effetti benefici sul nostro organismo.
Il sambuco è una pianta dalle tantissime proprietà, ricca di antiossidanti e tante altre sostanze molto utili per la nostra salute. I fiori e i frutti essiccati vengono spesso adoperati in erboristeria, come emollienti, diuretici e sudoriferi.
Oggi vedremo in particolare i benefici che possono donarci queste bacche.
Come riconoscerle
Vediamo innanzitutto come riconoscerle, per evitare di mangiare frutti velenosi. Il sambucus nigra, questo il nome scientifico della pianta, fiorisce tra aprile e giugno. Dopo qualche mese, le fioriture si trasformano in bacche succose e dolci. Esse maturano completamente verso la fine dell’estate e si raccolgono anche a settembre (affrettatevi!).
In particolare, le bacche possono essere confuse con quelle dell’ebbio, che sono però velenose e tossiche.
I modi per distinguerle sono tre.
- La struttura della pianta. Il sambuco è un arbusto ramificato, che può crescere fino a diventare un vero e proprio albero. Ha un fusto legnoso e massiccio, mentre la corteccia è puntinata, di colore grigio bruno. L’ebbio è invece una pianta dal fusto verde, in genere più piccola del sambuco, sia in altezza che in larghezza.
- I fiori. L’infiorescenza dell’ebbio si distingue per delle note violette sui petali bianchi. Anche i fiori di sambuco sono bianchi, ma sono adornati da qualche sfumatura giallina.
- Le bacche. Quelle di sambuco crescono in grappoli e hanno colore nero-violetto, sono presenti intorno a tutta la pianta e ricadono verso il basso. Le bacche d’ebbio, invece, restano di solito dritte, rivolte verso l’alto.
Le bacche di sambuco sono in genere considerate sicure, ma devono essere adeguatamente essiccate e separate dalle foglie e steli, che possono provocare problemi digestivi. Vanno sempre consumate dopo la cottura.
Usi e benefici
Composte principalmente d’acqua, le bacche di sambuco sono ricche di carboidrati, fibre e sali minerali. In particolare, hanno buone quantità di potassio, magnesio, zinco, sodio e calcio.
In genere, questi frutti vengono assunti tramite alimentazione: sono preparate sotto forma di decotto o tisane, ma si può anche realizzare una buona marmellata. È possibile preparare anche un tè, che ci aiuterà a potenziare le nostre difese immunitarie e a combattere il raffreddore.
Generalmente sono conosciute per il loro effetto lassativo, che ha ricadute positive anche su reni e vescica. Sotto forma di impacchi, invece, sono alleate contro gonfiori ed eccesso di sebo.
Come abbiamo accennato, le bacche di sambuco contengono flavonoidi, ricchi di antiossidanti, che aiutano a proteggere le cellule dai radicali liberi. Una dieta ricca di flavonoidi aiuta ad abbassare il rischio di contrarre malattie croniche. A quanto pare, le bacche di sambuco hanno concentrazioni più elevate di vitamina C e flavonoidi rispetto a mirtilli, more e bacche di goji.
Le bacche di sambuco sono state utilizzate nella medicina popolare per centinaia di anni. Soprattutto come rimedio contro l’influenza, il raffreddore e la sinusite. Uno studio di qualche anno fa, ha mostrato come i soggetti influenzati, trattati con sciroppo di bacche di sambuco, abbiano mostrato un alleviamento dei sintomi più rapido.
Misture con le bacche, le foglie o i fiori di sambuco, sono state usate per molti anni anche nel trattamento della pelle. Gli antociani – classe di pigmenti idrosolubili appartenente alla famiglia dei flavonoidi – contenuti nelle bacche sarebbero utili per ridare luminosità e bellezza alla pelle.
Foto: Steven Lilley on Flickr