L’ artrite nei cani è una condizione molto comune e dolorosa dei cani anziani. Interessa la parte cartilaginea delle articolazioni dell’animale che, con l’andare del tempo, si distrugge, perdendo la sua funzionalità.
Questa condizione può subentrare con l’età, anche se ci sono razze di cani maggiormente predisposte all’artrite, come i pastori tedeschi, i bulldog o i labrador.
L’identificazione della malattia avviene in un primo momento attraverso l’osservazione del comportamento dell’animale, che appare “spento”, riluttante a effettuare passeggiate e corse. In genere, la posa delle zampe posteriori appare più vicina, il peso viene caricato soprattutto sulle zampe anteriori, cosa che si nota facilmente anche durante la corsa. Il cane poi presenta anche difficoltà evidenti ad alzarsi o sedersi e tende a zoppicare e ad avanzare con difficoltà ed equilibrio precario. È una condizione abbastanza dolorosa, infatti, l’animale tende a piangere se la parte interessata viene toccata e risente particolarmente del freddo e dell’umidità.
In genere, per contrastare questa malattia, vengono prescritti farmaci antidolorifici o corticosteroidi. Nel primo caso, però, l’animale può presentare effetti collaterali come vomito, diarrea, insufficienza renale. Nel secondo, l’azione dei farmaci può indebolire il sistema immunitario.
Esistono molte persone, comunque, che si affidano invece a rimedi di tipo naturale, ad esempio a fisioterapie, terapie in acqua e altri rimedi che interessano anche una corretta alimentazione, supportata da cibi ricchi di omega3.
Sembra, però, che nel campo della ricerca sia stato effettuato un buon passo in avanti. Secondo uno studio condotto infatti da Éric Troncy e Maxim Moreau della facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Montreal, i rimedi naturali potrebbero essere la risposta migliore, in un futuro molto prossimo, ai problemi di artrite nei cani.
La ricerca si è basata su un miscuglio di alcuni rimedi naturali noti per le loro proprietà antinfiammatorie e antidolorifiche, e in genere adoperati come soluzione naturale ai problemi di artrite. Parliamo ad esempio di piante come l’artiglio del diavolo, o ancora la curcuma, il ribes nero, la corteccia di salice e la camomilla. A questi è stato aggiunto un supplemento di grassi Omega 3, condroitina solfato e glutammina.
Troncy e il suo team hanno lavorato con 32 esemplari a cui era stata diagnosticata l’ artrite nei cani. Tutti i cani pesavano più di 20 kg. Sono state così sviluppate due formule diverse; nessuna delle quali è ancora presente in commercio.
La prima formula, composta da curcumina, artiglio del diavolo, ribes nero, incenso indiano (Salai), corteccia di salice, ananas bromelaina e camomilla, è stata sviluppata per trattare l’infiammazione da artrite indotta. La seconda formula, invece, comprendeva gli stessi ingredienti, più integratori alimentari come omega 3, condroitin solfato e glutammina, ed è stata formulata nella speranza di promuovere la rigenerazione delle articolazioni.
Il gruppo di animali è stato diviso in due sottogruppi: al primo è stata somministrata la prima formula per quattro settimane e poi la seconda per le successive altre quattro settimane. All’altra metà, invece, il gruppo di controllo, è stato somministrato un semplice placebo.
I risultati sono stati testati utilizzando tre metodi. Il primo metodo che consisteva nel filmare i cani mentre si dirigevano ad una velocità costante su una piattaforma speciale che cattura la forza di ogni zampa. Il secondo consisteva in uno speciale collare elettronico che registrava le attività quotidiane dei cani. E, infine, il terzo che consisteva nella raccolta delle valutazioni dei proprietari dei cani sul comportamento dei loro animali.
Entro la quarta settimana del processo, i ricercatori sono riusciti a registrare un miglioramento: “Dopo il ciclo di otto settimane, in media, la forza dei cani che hanno ricevuto il trattamento era migliorata dell’equivalente di un chilo di forza in più per ogni zampa. Nessuno di questi cani ha registrato un peggioramento di salute, a differenza del 35,8% dei cani a cui è stato somministrato il placebo”, ha affermato Maxim Moreau, autore dello studio.
I miglioramenti hanno avuto conseguenze anche sulla vita quotidiana dei cani: coloro che sono stati sottoposti alla cura hanno visto aumentare le attività motorie giornaliere da 6 a 8 ore al giorno. Al contrario del gruppo sottoposto a placebo che ha invece registrato un declino. Nonostante tutto, però, i feedback ricevuti dai proprietari non sono stati così positivi quanto i risultati registrati dai macchinari. Il sospetto è che i proprietari non siano stati in grado di percepire a occhio nudo i progressivi e lenti miglioramenti registrati dall’animale, seppur importanti.
Per questo, sarà necessario effettuare altri test per confermare la portata dei miglioramenti ottenuti con il “farmaco naturale”. Di sicuro, però, è un grande passo in avanti per la cura di una condizione così dolorosa e importante quanto lo è l’artrite nei cani.
(Foto in evidenza: André Zehetbauer; foto interna: Erháld Borbáth)
Scusate in che dosi vanno somministrati? Non essendo in commercio un preparato si possono acquistare i vari rimedi in erboristeria?