Indice dei contenuti
Allergia al nichel: come riconoscere i sintomi e quali alimenti evitare e quali invece consumare per stare meglio.
Il nichel è un metallo, simile al ferro, molto diffuso nell’ambiente. In genere, risulta poco tossico ma, ultimamente, sempre più persone presentano disturbi da allergia al nichel.
Questa sostanza è presente in molti oggetti di uso comune, ma anche in molti di quegli alimenti che assumiamo quotidianamente.
Ceduto in piccola quantità dalle leghe metalliche, può essere presente nelle pentole, nelle monete, ma anche in molti alimenti di origine vegetale, attraverso acque contaminate, e nei cosmetici come conseguenza di una particolare lavorazione.
L’allergia al nichel è una reazione immunitaria anomala del corpo umano nei confronti del nichel, un metallo argentato che si trova in molti oggetti di uso quotidiano come gioielli, bottoni, cerniere, utensili da cucina, monete e così via. L’allergia al nichel è una delle allergie più comuni e colpisce circa il 10-15% della popolazione mondiale.
Le cause dell’allergia al nichel non sono ancora completamente comprese, ma sembra che la predisposizione genetica e l’esposizione ripetuta al nichel siano fattori importanti. L’allergia al nichel è più comune nelle donne rispetto agli uomini e spesso si manifesta in età adulta, anche se può verificarsi anche nei bambini.
LEGGI ANCHE–>Additivi alimentari aumentano le allergie. Nei nostri piatti 1 kg l’anno
La diagnosi dell’allergia al nichel viene effettuata attraverso test cutanei, in cui una piccola quantità di nichel viene applicata sulla pelle del paziente per vedere se si sviluppano reazioni allergiche. In alcuni casi, può essere necessario fare anche un test del sangue per determinare se il sistema immunitario del paziente ha prodotto anticorpi contro il nichel.
Ma come capire se si soffre di un’allergia al nichel e quali conseguenze comporta un’intolleranza a questa sostanza?
Allergia al nichel: sintomi
Innanzitutto partiamo dicendo che la rilevanza e la frequenza dei sintomi dipendono sia dalle dosi di nichel assorbite dal corpo che dalla risposta soggettiva di ogni organismo esposto.
LEGGI ANCHE—>I coloranti alimentari scatenano malattie infiammatorie intestinali. Lo studio
Le persone che sono allergiche al nichel sviluppano sintomi come eruzioni cutanee, prurito, arrossamento, gonfiore, vesciche e bruciore nella zona in cui la pelle ha avuto contatto con il nichel. In alcuni casi, l’allergia al nichel può causare sintomi sistemici come mal di testa, nausea, vomito e diarrea.
I sintomi maggiormente presenti sono quelli attinenti alla dermatite da contatto. L’allergia sistemica al nichel si manifesta, generalmente, in soggetti che presentano già disturbi da contatto e in cui il nichel presente negli alimenti causa un aggravamento dei sintomi di dermatite, aggiunti a disturbi allo stomaco e all’intestino.
I sintomi più significativi possono essere:
- dermatiti e pruriti, arrossamenti della pelle che si manifestano su volto, mani e gambe. In genere le parti del corpo a contatto con il nichel;
- infiammazioni del cavo orale, afte;
- gonfiori addominali;
- malesseri diffusi;
- senso di stanchezza e affaticamento;
- nausea;
- mal di testa.
Se si soffre di questi sintomi, ci si può accertare della presenza di intolleranze o allergie al nichel attraverso un test cutaneo, chiamato patch test.
Allergia la nichel: Alimenti sconsigliati
Prima abbiamo accennato al fatto che molti alimenti contengono tracce di nichel, alcuni in misura maggiore, altri in misura minore. Chi soffre di intolleranze o allergie a questo metallo dovrebbe adottare un regime alimentare particolare e cercare di evitare tutti quei cibi che contengono quantità maggiori di questo elemento.
Purtroppo, sembra che non esista ancora una lista ufficiale che elenca tutti gli alimenti contenenti il nichel. Possiamo, però, fornirvi una guida orientativa, da confrontare con un medico possibilmente, e che può aiutarvi nella scelta dei cibi da consumare.
Elenco degli alimenti che presentano una maggiore concentrazione di nichel
- pomodoro intero, la passata di pomodoro in genere è tollerata;
- legumi come: fagioli, lenticchie, fave e piselli. I ceci sono generalmente più tollerati;
- vegetali quali: asparagi, broccoli, carciofi, carote, cavoli, cavolfiore, cipolla, fagiolini; funghi, lattuga, radicchio, sedano e spinaci;
- farinacei quali: grano saraceno, farina integrale, farina di mais;
- da evitare assolutamente: cacao, cioccolato, pasta sfoglia e liquirizia;
- aringhe, ostriche;
- pere, sia fresche che cotte, prugna e uva passa.
Allergia la nichel: alimenti consigliati
Ecco invece un elenco degli alimenti che contengono una minore concentrazione di nichel:
- tra i vegetali: cetrioli, melanzane, patate (da non bollire con la buccia), zucca rossa, zucchine;
- farina 00;
- marmellate se autoprodotte;
- banane;
- caffè;
- olio d’oliva;
- uova.
E quelli che non dovrebbero contenerne:
- tutte le carni;
- pesce (eccetto aringhe e ostriche);
- frutta (eccetto quella già citata);
- latte e derivati.
Come riconoscerne le tracce nei cosmetici
Come spiegato da Marina Marinovich, docente di tossicologia alla facoltà di farmacia di Milano: “Metalli pesanti come piombo, cromo, arsenico o nichel sono vietati per legge nei cosmetici. Ma nei prodotti possono esserci “tracce” dovute alla contaminazione ambientale nella fase di produzione, nonostante l’osservanza di procedimenti corretti di fabbricazione”.
Sì, esiste una normativa che prevede la dicitura “nichel” nei prodotti, in particolare nella cosmesi e nella gioielleria. Si tratta del Regolamento europeo n. 1907/2006, noto come REACH (Registration, Evaluation, Authorisation and Restriction of Chemicals), che stabilisce le regole per la produzione e la commercializzazione di sostanze chimiche in Europa.
Il nichel è una sostanza che può causare allergie cutanee, per cui il Regolamento REACH prevede che tutti i prodotti contenenti nichel in quantità superiore a quella considerata sicura debbano riportare la dicitura “contiene nichel” o “può causare allergie”. Questo obbligo riguarda in particolare i prodotti di gioielleria, ma anche quelli di cosmesi come ad esempio i tatuaggi temporanei, che potrebbero contenere tracce di nichel.
Inoltre, esistono anche altre normative che prevedono l’indicazione della presenza di nichel nei prodotti, come ad esempio la Direttiva europea sui dispositivi medici e la normativa sui giocattoli.
Con quali oggetti prestare attenzione
Il nichel è un metallo abbondantemente usato nell’industria, soprattutto per la preparazione delle leghe che hanno la necessità di resistere al calore e alla corrosione. Questo vuol dire che è facile trovarlo nella bigiotteria, in orologi, cellulari, accendini, stoviglie e materiale elettrico, non ultimo nelle monete di euro in circolazione.
In questo caso, fate molta attenzione a ciò che usate, soprattutto per cucinare. Prediligete vetro e acciaio inox e state attenti soprattutto alla bigiotteria. Gli oggetti, certo, possono contenere una quantità variabile di nichel ma, in genere, questi accorgimenti dovrebbero essere sufficienti a evitarvi ulteriori disturbi in caso di allergie o intolleranze.
Mi sa che c’è un po’ di confusione. La farina 00 e le banane sono piene di nichel, mentre la lattuga e le fave si possono mangiare. Il pesce contiene quasi tutto nichel, soprattutto gamberi, cozze, tonno, salmone, merluzzo, nasello etc. e soprattutto i mitili sono da evitare.
Buongiorno io tollero la banana la lattuga no . Sono d’accordo per la massima attenzione su pesci, gamberi cozze etc..
Sono anni che leggo qualsiasi pagina riferita a questa allergia , e più leggo e più capisco che nessuno in realtà sa bene cosa evitare e cosa non evitare . Ci sono alcuni cibi che si confermano in ogni dove e altri che sono molto soggettivi . Mah , chissà se qualcuno prima o poi si prenderà la briga di studiare in modo serio ed appropriato qiesto argomento .