Le piante invasive possono essere un vero e proprio problema per la sopravvivenza dei nostri orti. Sappiamo che sono specie che hanno una grande resistenza, sono adattabili, aggressive e hanno un’altissima capacità riproduttiva.
In genere, facciamo fatica a eliminarle, dandoci da fare per estirparle alla radice. Bene. E se vi dicessimo che quelle piante, invece di essere buttate una volta eliminate, queste piante invasive e a prima vista poco utili possono essere mangiate?
Ecco di seguito 5 specie di piante che possiamo eliminare dai nostri orti, evitando che producano danni, mangiandole!
Portulaca
La portulaca è una pianta molto comune, molto prolifica, che può crescere con particolare rapidità nei luoghi caldi e umidi. Anche se potrebbe non essere tanto pericolosa quanto altre specie di piante, in effetti è un’erba abbastanza fastidiosa, soprattutto perché è dilagante. Eppure la pianta è una magnifica fonte di acidi grassi omega3 e di vitamine A e C. Ha un sapore un po’ piccante e un po’ salato.
Qui trovate alcune ricette per cucinarla: https://www.ambientebio.it/ricette-con-la-portulaca/
Poligono del Giappone
Introdotta come pianta ornamentale e per il controllo dell’erosione, questa pianta perenne e molto aggressiva può raggiungere i 6 o 7 metri di altezza e è un flagello per le specie autoctone. Si diffonde soprattutto attraverso i rizomi, con tralci così forti e abbondanti che possono sopravvivere sotto terra per anni. Il suo gusto è associato a quello del rabarbaro.
Tarassaco
Più che essere un flagello, il tarassaco è una vera e propria pianta curativa, grazie alle sue conosciute proprietà. Il suo habitat preferito sono i giardini, i prati, le strade, i marciapiedi e le colline rocciose.
Secondo molti questa pianta può rappresentare una minaccia per le zone alpine e le foreste, entrando in con le piante di conifere. D’altro canto, invece, il tarassaco colonizza facilmente habitat indisturbati e può servire come fonte importante di pascolo per il bestiame.
Qui trovate le sue proprietà e alcune ricette: https://www.ambientebio.it/tarassaco-proprieta-virtu-e-ricette/
Kudzu (pueraria lobata)
È una pianta tipica dell’Asia ed è diffusa soprattutto in Giappone. Qui in Italia se ne può trovar traccia in alcune regioni del nord, visto che è stata Introdotta in Europa nel 1878 per floricoltura. Ha un’impressionante capacità di accrescimento. Uccide le altre piante bloccando la luce, strangola steli e tronchi d’albero, spezza i rami e sradica alberi e arbusti. Da mangiare assolutamente prima che distrugga l’ecosistema!!
Rumex crispus
È una pianta molto diffusa in Europa. Il suo habitat preferito è costituito da: campi, strade, giardini, cortili, radure, prati, torrenti e argini. È una pianta altamente aggressiva che si diffonde attraverso l’auto-impollinazione. Può bloccare la luce del sole e soffocare le piante presenti nelle zone circostanti. Il Rumex crispus è un lontano parente del rabarbaro ed ha un alto contenuto di acido ossalico. Va utilizzato con moderazione e vanno prese solo le foglie più giovani.
Naturalmente, assicuratevi di identificare bene tutte le piante selvatiche prima di consumarle. A questo link ne trovate altre, assieme ad alcuni consigli su come raccoglierle: https://www.ambientebio.it/erbe-selvatiche-commestibili/
Non mangiatele assolutamente se non siete sicuri che siano commestibili. – piante invasive –
(Foto in evidenza: nociveglia; Foto interna: Wikipedia)