Il 3 marzo 2020 ricorre la Giornata mondiale della natura selvatica (World wildlife day), istituita dalle Nazioni Unite 7 anni fa, in linea con quanto definito dalla Convenzione del Commercio internazionale delle specie di flora e fauna selvatica (Cites, firmata il 3 marzo 1973), il cui obiettivo è quello di preservare la biodiversità di tutto il mondo.
Parliamo, dunque, di una giornata di accrescimento della consapevolezza dei benefici che la conservazione delle specie floreali e faunistiche selvatiche offrono all’uomo e al pianeta. Tema di quest’anno: “Sostenere tutta la vita sulla Terra”.
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I sostenitori della Giornata mondiale della natura selvatica
Antonio Guterres, segretario generale Onu, ricorda: “Man mano che la nostra popolazione e le nostre esigenze continuano a crescere, continuiamo a sfruttare le risorse naturali, comprese piante e animali selvatici e i loro habitat in modo insostenibile”.
“Sfruttando eccessivamente la fauna selvatica, l’habitat e l’ecosistema, l’umanità-dice, sta mettendo in pericolo se stessa e la sopravvivenza di innumerevoli specie di piante e animali selvatici. Oggi quasi un quarto di tutte le specie del pianeta è in pericolo di estinzione nei prossimi decenni”.
Parole forti, quelle di Guterres, che sottolinea quanto, in occasione della Giornata mondiale della natura selvatica, sia doveroso ricordare a se stessi il nostro dovere di preservare e utilizzare in modo sostenibile la vasta varietà di vita del pianeta.
Egli mira promuove un rapporto più attento e sostenibile con la natura, preservando la biodiversità che fornisce le basi di cui l’uomo ha bisogno per raggiungere obiettivi di sviluppo sostenibile.
Giampiero Sammuri, presidente di Federparchi, invece, ricorda l’importanza delle Liste Rosse dell’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura che individuano a livello mondiale e locale, le specie a rischio, classificandole per livello di pericolo.
Le Liste Rosse, nell’arco temporale compreso tra il 2015 e il 2018, ci dicono che sono 276 le specie dichiarate estinte a livello globale e 887 le specie che hanno migliorato il loro stato di conservazione, anche se di queste ultime solo 51 sono le specie in pericolo che si trovano più al sicuro.
Perché è importante salvaguardare la natura selvatica
Sono davvero tanti gli animali selvatici a rischio estinzione: le lunghe zanne dell’elefante africano fanno gola a molti imprenditori avidi di avorio, i leoni vengono uccisi dai cacciatori di trofei e ,oltre al bracconaggio, devono fare i conti con la riduzione del loro territorio, con uno sviluppo agricolo che ha sempre più ristretto il loro habitat, impedendone la sopravvivenza.
I dati del WWF sono allarmanti: da 100 mila esemplari di leone africano, oggi se ne contano 35 mila.
In pericolo l’orso bruno, per cui la lotta con l’uomo è continua tra fucilate, incidenti e avvelenamenti, così come il lupo, artefice dell’equilibrio delle specie, intelligente predatore da difendere per preservare la biodiversità.
La flora selvatica inevitabilmente risente dell’estinzione di tante specie animali, dei cambiamenti climatici, dell’intervento umano.
Erbe spontanee, rampicanti, latifoglie, conifere, canne devono essere conosciute e protette, in quanto polmoni verdi della terra.
Il 3 marzo, Giornata mondiale della fauna selvatica, è la giusta occasione per riflettere sulle proprie azioni quotidiane, dando più valore ad ogni forma di vita.
… un’occasione per riflettere sull’importanza di ogni forma di vita sul pianeta e per
rispettarla…!!!!!