Il singhiozzo nel neonato è normale? Certo che si, pertanto, di solito, non c’è nessun motivo di preoccuparsi per neo-mamme e papà.
Parliamo di una contrazione involontaria del diaframma, il muscolo che divide la cavità addominale da quella toracica.
Si tratta, quindi, di una condizione fisiologica che si sviluppa in modo naturale sin dalla gestazione e, anche se non sempre facile da riconoscere, appare proprio negli ultimi mesi di gestazione.
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Cause del singhiozzo nel neonato
Ma quali sono le cause di quell'”hic” così frequente nei neonati che tende a ridursi entro il primo anno e mezzo di vita per poi, ripresentarsi, occasionalmente, anche in età adulta?
- reflusso gastro-esofageo: soprattutto nei neonati particolarmente voraci che ingurgitano tanta aria, il cardias si distende e stimola il diaframma. Tipica è l’insorgenza del singhiozzo al momento del ruttino
- crisi di pianto: anche in questo caso il neonato ingurgita più aria
- emozioni forti: es. una gioia intensa
- sbalzi repentini di temperatura: per un meccanismo riflesso, il singhiozzo spesso accompagna il cambio pannolino o il bagnetto
- biberon inadatto: una buona soluzione è il biberon anti-colica che evita l’ingestione di aria durante la poppata.
Come far passare il singhiozzo
Come far passare il singhiozzo? Normalmente si tratta di una manifestazione transitoria che tende a risolversi spontaneamente. Se dura troppo a lungo o il bimbo è disturbato si può:
- Interrompere brevemente l’allattamento per far fare al bebè il ruttino.
- Se l’allattamento è artificiale, occorre interrompere la poppata ogni 60-90 ml di latte assunto.
- In caso di allattamento al seno, si può favorire il ruttino prima di passare da un seno all’altro e alla fine della poppata.
- Per far uscir fuori il ruttino, occorre massaggiare o battere delicatamente la schiena del neonato.
- Se il bimbo prende il ciuccio, glielo si può offrire in quanto deglutendo, il fastidio dovrebbe passare del tutto.
- In alternativa, cercate di farlo starnutire, solleticandogli il nasino.
Se il singhiozzo ha luogo durante il sonno, provate a fargli cambiare posizione, girandolo per qualche istante su un fianco o mettendogli sotto la testa un cuscino più alto di quello utilizzato abitualmente.
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Quando preoccuparsi
Se, nonostante tutti questi accorgimenti il singhiozzo non passa, protraendosi per ore, è necessario recarsi dal pediatra in quanto potrebbe trattarsi di :
- ingestione di un corpo estraneo non molto grande da interferire con la respirazione
- occlusione intestinale
- ingestione o inalazione di sostanze irritanti
- disordini metabolici (es. diabete)
- uso di farmaci (es.corticosteroidi)
Mai affidarsi ai rimedi della nonna o tramandati da tempo che lasciano, in questo caso, il tempo che trovano.
E soprattutto, non seguite il consiglio di Ippocrate che consigliava di trattenere il respiro per 10-15 secondi come rimedio più efficace contro il singhiozzo. Questa opzione non va assolutamente mai presa in considerazione per i neonati.
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Guarda il Video dell’Osteopata Neonatale che spiega tutto sul singhiozzo
Articolo aggiornato il 21/1/2021