Una strategia poco conosciuta per la prevenzione tumori? Degli acidi grassi rappresentano un ottimo alleato nella loro lotta e prevenzione. Uno studio condotto nel 2015 da un gruppo di ricercatori dell’Università del Connecticut (USA), infatti, ha esaminato le azioni antitumorali di 3 acidi grassi: l’acido capronico, l’acido caprilico e l’acido caprico, scoprendo che sono attivi contro numerose neoplasie e tumori, spegnendo il 70% del ciclo vitale delle cellule malate.
Si tratta di potenti antiossidanti protettivi, in grado di bloccare l’azione distruttiva e cancerogena dei radicali liberi, potenziando il sistema immunitario nel combattere le cellule degenerate e migliorando la qualità di vita dei pazienti sottoposti a chemioterapia.
Essi, insomma, rappresentano un ottimo aiuto contro tumori e vari tipi di cancro.
Le significative riduzioni dei tumori registrate durante le ricerche
Nel corso delle ricerche si sono avute significative riduzioni del:
Tali acidi grassi influenzano la composizione degli acidi grassi del tessuto tumorale e la cinetica delle proteine, inibendo, così, la crescita del tumore.
Ma dove si possono trovare l’acido capronico, caprilico e caprico? Nel latte materno, nel latte di capra, in parte nel latte vaccino, in alcuni oli vegetali come l’olio di cocco o in grassi animali (es. burro di capra o di mucca).
Il ruolo degli acidi butirrico e propionico nella prevenzione tumori
Ma tumori e cancro possono essere contrastati anche in altro modo. L‘acido butirrico e l’acido propionico, prodotti anche dalla fermentazione intestinale, si legano al recettore cellulare GPR109a, posto sopra le cellule immunitarie innate (macrofagi e cellule dentritiche) e sulle cellule della mucosa intestinale che tappezzano le pareti del tubo digerente, stimolando le cellule immunitarie a secernere citochine antinfiammatorie (IL 10, IL 8) e l’enzima Aldeide deidrogenasi ADH 1A, prevendo:
- processi infiammatori tipici, ad esempio, delle complicanze da Covid-19
- allergie
- cancro
Gli acidi butirrico e propionico svolgono un’importante azione prebiotica, curando le problematiche tipiche del nostro microbiota intestinale (disbiosi) da cui dipende la nostra capacità di opporci agli insulti ossidativi, all’attacco di agenti patogeni e alla formazione di cellule cancerogene.