Impariamo a individuare i sintomi di tumore per intervenire in tempo. Scopriamo insieme 14 “campanelli d’allarme”.
Quando c’è qualcosa che non va, il nostro organismo utilizza l’unico modo che conosce per comunicarcelo: attraverso la manifestazione di alcuni sintomi, più o meno gravi. Spesso, però, può capitare che sottovalutiamo questi segnali, pensando che siano disturbi passeggeri. E spesso, purtroppo, succede proprio con i sintomi di tumore.
Tumore: killer silenzioso
I tumori sono considerati da molti killer silenziosi. Il più delle volte, infatti, possono comparire senza sintomi particolarmente evidenti e persistenti. In taluni casi, inoltre, si manifestano con disturbi facilmente associabili ad altre patologie, molto meno gravi. Eppure questi messaggi inviati dal nostro corpo non dovrebbero essere sottovalutati.
Sintomi di tumore troppo spesso sottovalutati
Due persone su cento, ad esempio, potrebbero mettere a rischio la propria vita proprio perché sottovalutano questi campanellini d’allarme. Questo, almeno, ciò che trapela da uno studio britannico, finanziato dal Cancer Research UK e pubblicato sulla rivista Plos One. Durante lo studio, sono state intervistate oltre 1.700 persone sui possibili sintomi di tumore preoccupanti e probabili indizi della presenza del cancro.
I ricercatori hanno invitato i volontari, tutte persone con un’età maggiore di 50 anni, a compilare dei questionari in cui venivano elencati 17 segnali della presenza di una neoplasia, 10 dei quali molto noti. Nei questionari non è stato fatto alcun esplicito riferimento o correlazione al cancro. Il 53% delle persone coinvolte ha indicato la presenza nel proprio corpo di almeno un sintomo allarmante. Il 20% dei volontari ha pensato a un cancro come possibile causa. Una correlazione che è stata più forte per la presenza di un “grumo inspiegabile” (7%) e più bassa per una ingiustificata perdita di peso.
Poco più della metà di queste persone aveva contattato un medico in base ai sintomi registrati. Il 45,2% non l’ha fatto.
Sintomi di tumore confusi con altre patologie
Dall’esito dello studio è emerso che difficilmente le persone, nella propria quotidianità, attribuiscono la presenza di un sintomo alla possibile presenza di un cancro. In genere, infatti, si tende a pensare che siano disturbi legati all’età, a infezioni o ad altre patologie poco gravi.
Come sottolinea Katriina Whitaker, ricercatrice allo University Colle di Londra e autrice principale dell’indagine:
“Se è vero che molti individui con sintomi pericolosi e attribuibili al cancro in realtà non hanno un tumore, è anche vero che è determinante non trascurare quelle “spie rosse”. Perché nella minoranza dei casi in cui si ha davvero a che fare con una neoplasia guadagnare tempo può salvare la vita. Senza dimenticare che quegli indizi possono comunque portare alla diagnosi di altre malattie, magari meno gravi, ma che vanno comunque curate”.
Il ritardo nella richiesta di aiuto a seguito di sintomi di tumore è associato con un ritardo di diagnosi. Le persone tendono a non indagare la natura di un sintomo, perché pensano che sia banale, che sia normale. Perché lo fanno? Magari per stoicismo, per paura, per non perdere tempo dal medico o per scarsa fiducia nel sistema sanitario. Queste almeno alcune delle motivazioni emerse durante la ricerca.
I 14 sintomi di tumore che dobbiamo imparare a riconoscere
Ma quali sono i “campanelli d’allarme” per un tumore?
Ecco l’elenco stilato dal Cancer Research britannico:
- noduli o rigonfiamenti insoliti;
- cambiamenti nella forma, dimensioni o colore di un neo;
- dolore persistente;
- ferita nella bocca o sulla lingua che dura da più di tre settimane;
- tosse o voce roca perduranti da più di tre settimane;
- persistente difficoltà a deglutire o digerire;
- fastidi o difficoltà nell’urinare;
- sangue nelle urine, nelle feci o nell’espettorato;
- perdita di peso inspiegabile;
- immotivati e frequenti sudori notturni;
- diarrea o stitichezza che dura da settimane o comunque movimenti intestinali insoliti;
- affanno persistente;
- perdite vaginali insolite tra un ciclo e l’altro o dopo la menopausa;
- persistente rigonfiamento dell’addome.
Gli esperti concludono chiarendo che la presenza di una o più di queste spie non vuol dire necessariamente che si ha un tumore. Non è necessario spaventarsi o esagerare. Necessario è invece cercare di indagare la natura dei sintomi e confrontarsi con un esperto.
Oltre a prestare attenzione ai sintomi, è opportuno anche giocare d’anticipo, adottando un corretto stile di vita e di scelte alimentari. Potete approfondire l’argomento al link: https://www.ambientebio.it/le-cause-dei-tumori-e-il-cibo-come-prevenzione/
(Foto in evidenza: Lee Health; foto interna: images.idiva)