La Food and Drug administration (Fda) dichiara guerra all’ acrilammide, la sostanza associata al rischio di cancro e presente in particolari concentrazioni nelle patatine fritte.
Avevamo già avuto modo di accennare alla pericolosità del componente acrilammide quando abbiamo parlato delle diverse sostanze cancerogene nascoste negli alimenti. In particolare, in quell’occasione, abbiamo visto quali cibi sarebbe meglio evitare e perché.
Ora, l’Fda ribadisce la pericolosità insita nei metodi di cottura utilizzati per alcuni alimenti. In particolare, sottolinea la pericolosità di cibi come le patatine fritte, la cui preparazione favorisce la formazione di questa pericolosa sostanza.
Come abbiamo già avuto modo di vedere, l’ acrilammide è un composto chimico che si forma negli alimenti durante la cottura ad alte temperature ed è presente solitamente nei prodotti amidacei, in alimenti quali patatine, patatine fritte a bastoncino, pane, biscotti e caffè.
Anche l’EFSA, l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, ha avuto modo di esprimere il proprio parere su questa sostanza, confermandone la pericolosità, data la sua genotossicità e il suo pericolo cancerogeno.
Lauren Robin, esperta chimica della Fda spiega che “l’ acrilammide si forma in particolare in certi cibi vegetali durante la cottura tramite fritture o al forno. Gli alimenti che ne contengono di più sono le patate, ma anche i pani, i crackers, i cereali e il caffè”. Secondo gli ultimi dati diffusi dall’Agenzia, sembra che questa sostanza sia presente nel 40% delle calorie consumate nella dieta di un americano medio.
Per questo, l’Agenzia per il controllo sul mercato medicinale ed alimentare americano ha ritenuto opportuno non soltanto aggiornare il rapporto collegato alla pericolosità di questa sostanza, ma anche divulgare alcuni consigli ai diversi consumatori per ridurne l’apporto giornaliero.
Sul sito ufficiale della stessa Fda, sono disponibili delle misure pratiche che riportiamo di seguito.
Visto che l’ acrilammide si trova principalmente in particolari alimenti, il primo suggerimento dell’Fda è quello di adottare una dieta sana che enfatizzi il consumo di frutta, verdura, cereali integrali o latte e prodotti caseari senza grassi o a basso contenuto di grassi; fagioli, uova e noci e alimenti a basso contenuto di grassi saturi, grassi trans, colesterolo, sale e zucchero aggiunti.
Bollire o cuocere le verdure al vapore, di sicuro, non crea acrilammide.
Nello specifico, si consigliano alcuni accorgimenti da tenere sempre presenti.
- La frittura provoca la formazione di acrilammide. Se friggete patatine surgelate, seguite le raccomandazioni del fabbricante sul tempo e la temperatura ed evitate di cuocerle troppo, di annerirle o bruciarle.
- Preferite toast che abbiano un colore marrone chiaro, piuttosto che quelli di colore marrone scuro. Evitate le parti molto scure.
- Cuocete i prodotti fatti di patate tagliate, come le patate fritte surgelate, fino a quando raggiungono un colore giallo dorato, piuttosto che un colore marrone. Le parti marroni tendono a contenere più acrilammide.
- Non conservate le patate in frigorifero, questo potrebbe aumentare l’acrilammide durante la cottura. Conservate le patate fuori dal frigorifero in un luogo buio e fresco, come ad esempio un armadio o una dispensa.
Infine, riferendoci sempre alla pericolosità dell’acrilammide contenuto nelle patatine fritte, potrebbe essere utile ricordare uno studio, trattato in un nostro precedente articolo, che spiega come l’assunzione di un elevato quantitativo di acrilammide nelle donne incinte possa avere ripercussioni anche sul feto. L’articolo è disponibile a questo link: https://www.ambientebio.it/le-patatine-fritte-danneggiano-il-feto/
(Foto: utente Flickr rfduck)