Rimane misteriosa la piaga dei 350 elefanti morti in Botswana negli ultimi mesi.
La notizia è giunta adesso alla ribalta, ma già da inizio marzo si rivelavano sul Delta dell’Okavango centinaia di carcasse di elefanti.
Il dottor McCann ha riferito alla BBC di aver avvisato il governo del Botswana già all’inizio di maggio, dopo aver intrapreso un volo sul Delta. A maggio aveva già osservato 169 carcasse di elefanti.
“Un mese dopo, ulteriori indagini hanno identificato molte più carcasse, portando il totale a oltre 350.”
Indice dei contenuti
Elefanti morti in Botswana: le ipotesi
Ci sono varie ipotesi da prendere in considerazione: in primis una simile morìa di pachidermi può essere associata alla siccità. Ma questa ipotesi viene scartata dagli esperti, perché il Botswana in questi mesi ha avuto più acqua nei suoi fiumi.
Si è pensato perciò a un avvelenamento naturale di antrace, causato dal batterio Bacillus anthracis.
Un’infezione che colpisce gli animali in maniera endemica in Africa. C’è da notare però che sul corpo dei pachidermi non sono state riscontrate le classiche lesioni nere causate dalla malattia.
Gli elefanti per lo più barcollavano e cadevano di muso per terra. Gli esperti stanno analizzando la posizione della loro caduta e i percorsi fatti prima di morire per risalire a una possibile soluzione.
Un’altra possibile ipotesi è l’avvelenamento da cianuro da parte dei bracconieri: la piaga del bracconaggio infatti è purtroppo molto nota in Africa.
Leggi anche: Ogni 25 minuti muore un elefante. Entro 20 anni si estingueranno.
Dalle feci dell’elefante produrre carta e caffè
Pesce elefante, il pesce con il cervello più grande dai recettori bioelettrici
Si pensi alla recente scomparsa del re dei gorilla Rafiki, ucciso dai bracconieri per qualche soldo in più in Uganda.
I bracconieri avrebbero potuto avvelenare le acque dei fiumi e di conseguenza gli elefanti che lì trovano ristoro. Secondo quanto riportato dalla BBC però le zanne degli animali non sono state rimosse.
“Sono solo gli elefanti che stanno morendo e nient’altro“, ha detto il dott. McCann, dell’ente benefico National Park Rescue del Regno Unito .
“Se fosse un cianuro usato dai bracconieri, ti aspetteresti di vedere altri decessi di animali.”
L’ipotesi più probabile: una malattia neurodegenerativa
Tutto ciò fa ricadere l’attenzione su una possibile malattia neurologica: infatti gli elefanti sono caduti in maniera insolita prima di morire.
Altri avvistamenti hanno confermato strani atteggiamenti: iniziavano infatti a camminare in cerchio, secondo quanto riferito dagli abitanti della zona. Qualcosa quindi potenzialmente avrebbe potuto attaccare i loro sistemi neurologici.
Non è da escludere neanche la pandemia da Covid-19, una malattia che ha colpito l’uomo ma che è insorta prima negli animali selvatici.
Per ora ci sono solo molte ipotesi da verificare.
Lembi di tessuto e cervello sono stati inviati in Canada per ulteriori accertamenti. Solo un’analisi approfondita di questi tessuti potrà svelare il mistero.