La Melissa officinalis, nota più comunemente come melissa, è una pianta erbacea della famiglia Labiatae che, grazie agli effetti salutari dei suoi costituenti (in particolare, dell’acido clorogenico e rosmarinico), è molto utilizzata sia nella medicina popolare sia in omeopatia come rimedio naturale a diversi disturbi, tra cui, ad esempio, un ciclo mestruale particolarmente doloroso, nausea/vomito o gastrite da stress, tachicardia, mal di testa.
Per capire allora più nello specifico come e quando adoperarla, ecco di seguito descritti in dettaglio tutti i benefici della melissa per l’organismo.
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È rilassante
Capita, sempre più di frequente, soprattutto nei paesi occidentali, di andare incontro a un aumento di disturbi da stress, dovuti in genere a periodi particolarmente frenetici e problematici a livello lavorativo, scolastico o familiare.
Quando ciò accade, in genere, si tende ad accumulare pian piano la tensione internamente, finché non si arriva, come si suol dire, “ad esplodere”: si finisce per somatizzare lo stress accumulato e si inizia a stare male anche fisicamente, oltre che mentalmente.
Ed è proprio per placare gli stati di agitazione, l’insonnia, o, ancor peggio, i veri e propri attacchi di ansia/panico, che spesso si ricorre all’azione ipotensiva, antispastica e sedativa della melissa.
Ha proprietà carminative
Questa pianta, inoltre, è fortemente carminativa. È capace, cioè, di favorire l’espulsione di gas dall’intestino e dallo stomaco evitandone così il ristagno a livello gastro-intestinale.
Un’ottima soluzione, dunque, al fastidioso (e, se vogliamo, antiestetico) gonfiore di stomaco e ai dolori lancinanti derivanti dalle cosiddette coliche.
È anti-ossidante
Un altro grande beneficio della melissa per l’organismo risiede, poi, nelle sue incredibili proprietà antiossidanti e, di conseguenza, antitumorali.
Diversi studi recenti, infatti, hanno dimostrato come l’estratto idroalcolico di melissariesca a contrastare l’azione dei radicali liberi (molecole instabili che contengono uno o più elettroni spaiati e sono responsabili dello stress ossidativo) e a inibire la proliferazione di alcuni tipi di cellule maligne, in particolar modo quelle appartenenti a tumori ormono-dipendenti.
Riequilibra le alterazioni ormonali
Non a caso, questa proficua erba viene impiegata anche per riequilibrare i livelli degli ormoni circolanti all’interno del nostro corpo evitando così vari disturbi legati, per l’appunto, agli sbalzi ormonali quali ad esempio le crisi nervose, l’emicrania o le irregolarità mestruali.
Infine, la melissa – unita naturalmente a tutta una serie di altri importanti accorgimenti (riguardanti per lo più l’ambito dello stile di vita e delle abitudini alimentari) – si è rivelata persino un valido aiuto contro i virus, i quali sono senza dubbio la principale causa dei tipici malanni stagionali come la tosse, il raffreddore, l’influenza, ecc.
In tutti questi casi, insomma, la melissa risulta essere una grande alleata per il nostro benessere dato che, come appena visto, i principi attivi contenuti nel suo olio essenziale agiscono positivamente sulle attività ghiandolari e su molti organi, a partire dal cervello (migliorando l’umore), passando per il cuore, fino ad arrivare all’apparato digestivo.
Questa pianta officinale può essere utilizzata in vari modi:
- in gocce, particolarmente efficaci contro i disturbi che insorgono durante la sindrome premestruale, in particolare il mal di testa. La dose consigliata è di 50 gocce nel momento del bisogno.
- sottoforma di estratto fluido, reperibile facilmente in erboristeria, per alleviare crampi e dolori mestruali. Se ne consiglia l’assunzione di una ventina di gocce diluite in un bicchiere d’acqua.
- come infuso o tisana, da miscelare, a preferenza, con atre erbe, per contrastare lo stress, favorire il sonno e ridurre le irregolarità del ciclo.
Queste ultime preparazioni possono essere realizzate personalmente:
- comperando le singole droghe vegetali sfuse e combinandole in autonomia, seguendo certi dosaggi (i quali si possono trovare scritti – insieme a tutte le altre indicazioni del caso – sulla confezione o sul foglio illustrativo del prodotto, da leggere con la massima attenzione),
- oppure acquistando direttamente miscugli già pronti in erboristeria.
In ogni caso, si consiglia vivamente di prediligere la seconda opzione poiché, così facendo, si sarà scelto non solo il metodo più pratico in termini di risparmio di tempo e fatica, ma anche il modo più sicuro per evitare spiacevoli effetti indesiderati.
Soprattutto nei soggetti più a rischio, come quelli in dolce attesa, ipersensibili,con glaucoma o con patologie tiroidee: sempre meglio farsi seguire da personale qualificato che saprà di certo indicare caso per caso le soluzioni migliori e le associazioni più efficaci (con altre piante medicinali che ne completano ed esaltano le proprietà, piuttosto che annullarle o peggio renderle controproducenti).
Dal momento in cui, in ultimo, non si dovesse percepire alcun miglioramento delle proprie condizioni di salute è bene rivolgersi al proprio medico di fiducia, che a seguito di una accurata visita, deciderà, eventualmente, se passare a una terapia più “aggressiva” attraverso l’uso di determinati medicinali indicati e, quando necessario, prescritti a seconda della storia clinica e delle caratteristiche di ogni singolo paziente.