La lingua è un muscolo della cavità orale molto importante poiché, oltre a essere il principale organo del gusto, funge da ottima spia per capire, a seconda del suo colore, se qualcosa nel nostro organismo non sta funzionando bene.
Se, infatti, normalmente la lingua è rosea, talvolta essa può assumere un altro tipo di colorazione (dal giallognolo al rosso fragola, dal violaceo al nero, ecc.). In particolare, in questo articolo, verranno approfondite le cause e i rimedi naturali della lingua bianca.
Le cause
Quando è presente sulla parte superiore della lingua una patina bianca, solitamente accompagnata da alitosi, le cause possono essere molteplici (fisiologiche o patologiche). Tra le principali troviamo:
- disturbi gastrointestinali e reflusso gastroesofageo;
- problemi al fegato;
- stress;
- cambio stagionale;
- influenza/febbre;
- disturbi alle tonsille
- accumulo di batteri e micro-organismi (più frequente al mattino, appena svegli);
- disidratazione e/o salivazione insufficiente (secchezza della bocca);
- scorretta igiene orale (attenzione anche al tipo di colluttorio utilizzato);
- carenze nutrizionali;
- consumo di alcolici (aumentano la disidratazione, peggiorano il metabolismo di alcuni farmaci e predispongono alla leucoplachia);
- tabagismo;
- consumo di determinati farmaci, diuretici;
- malattie dermatologiche autoimmuni;
- candidosi orale;
- lichen planus (forma di dermatite della mucosa orale con la presenza di striature bianche);
- leucoplachia (rara lesione benigna della mucosa che presenta bruciore e irritazione; in tal caso consultare immediatamente un medico specializzato).
Dunque, i soggetti maggiormente a rischio sono oltre che i fumatori e i tossicodipendenti, anche i malati di diabete o di HIV, le donne in gravidanza, chi fa uso di pillole anticoncezionali, i portatori di protesi dentali o apparecchi ortodontici e chi ha appena fatto un piercing alla lingua (rivolgersi sempre a un professionista per limitare al massimo i rischi di complicazioni).
Per quanto riguarda i neonati, invece, ciò che porta di solito alla formazione di tal problema è il cosiddetto mughetto, ossia un’infezione da lievito dovuta all’eccessiva presenza del fungo Candida albicans.
Quest’ultima è comunemente associata a puntini rossi che possono aumentare nella dimensione e nella quantità. L’infetto in tal caso tenderà a raschiare la zona interessata, avrà difficoltà a mangiare e sarà, di conseguenza, irritabile.
I rimedi naturali
Oltre a determinati comportamenti da tenere bene a mente, come:
- curare l’igiene della bocca dopo i pasti per evitare la permanenza di residui alimentari (con spazzolino, filo interdentale, pulisci-lingua e colluttorio possibilmente senza perossido di idrogeno);
- smettere di fumare e bere alcolici;
- promuovere la salivazione masticando chewing gum;
- limitare e compensare la sudorazione (se necessario con bevande isotoniche);
- curare eventuali patologie che favoriscono la perdita di liquidi (febbre, vomito e diarrea);
esistono anche specifici rimedi naturali legati all’alimentazione e non solo.
Innanzitutto, è utilissimo seguire una dieta equilibrata a base di:
- ferro, presente nei tessuti muscolari (sia di carne che di pesce), nelle uova (più nel tuorlo) e in frattaglie e quinto quarto (milza, fegato, midollo, diaframma, cuore, ecc.);
- vitamine (soprattutto B12, C ed E), presenti nella frutta (pompelmo, arancia, mandarino, clementina, kiwi, fragole, ciliegie, albicocche, melone, pesche, mela, ecc.), in ortaggi e tuberi (peperone, lattuga, prezzemolo, spinacio, radicchio, broccolo, patata, ecc.) ma anche nei crostacei, nel latte e nei semi e relativi oli (germe di grano e di mais, sesamo, ecc.);
- acido folico, presente nel fegato, nei legumi e sempre in ortaggi e frutta dolce;
- minerali (soprattutto zinco e selenio), presenti in tuorlo d’uovo, latte e derivati, carne, pesce, fegato, molluschi bivalvi (in particolare nelle ostriche);
- e polifenoli, presenti in molti ortaggi (cipolla, aglio), frutta e relativi semi (melograno, uva, frutti di bosco, ecc.), vino, caffè, tè, cacao, cereali integrali, ecc.
Inoltre, idratarsi bevendo a sufficienza, possibilmente sorseggiando a poco a poco – per mantenere umido la cavità orale – l’acqua (ma anche una limonata o delle tisane a base di erbe officinali) ed evitando alimenti ricchi di sodio.
Infine, hanno una grande efficacia contro la lingua bianca:
- le piante ad azione adattogena/immunostimolante che agiscono a livello sistemico come la Curcuma, l’Uncaria e l’Echinacea;
- i risciacqui antibatterici e antifungine con bevanda alla camomilla, con bicarbonato, con olio alimentare o con spezie e succo di aloe vera (che dovrebbero precedere l’utilizzo del pulisci-lingua).
Mettendo in atto tutti questi suggerimenti sicuramente la lingua bianca dovrebbe dimostrarsi il solito fenomeno passeggero quindi non c’è alcun bisogno di allarmarsi. Tuttavia, se il problema persiste a lungo nel tempo sarà necessario richiedere il parere del proprio medico di fiducia, il quale in seguito a una visita accurata consiglierà eventuali visite di approfondimento e farmaci (antimicotici, antinfiammatori, antistaminici o retinoidi).
Solo nel raro caso in cui la leucoplachia dovesse evolvere in tumore sarà necessaria la sua rimozione chirurgica e il successivo rimodellamento di varie strutture per consentire una maggiore ventilazione nasale e ridurre la secchezza della bocca.