Da molto tempo si parla degli effetti collaterali che l’aspartame provoca nel nostro organismo.
L’aspartame, l’abbiamo già visto, è un edulcorante artificiale e al tempo stesso è una neurotossina. La sua combinazione chimica infatti prevede il 50% di fenilalanina, il 40% di acido aspartico e il 10% di metanolo.
Il metanolo si scompone poi in alcuni composti chimici, come la formaldeide che, durante la digestione, viene ossidata in acido formico, una sostanza nota per causare tossicità nei mammiferi.
La letteratura a riguardo è molto contrastante. A casi scientifici che certificano gli effetti pericolosi e cancerogeni di questa sostanza, se ne affiancano altri che cercano di affermare invece l’innocuità che formaldeide, metanolo e acido formico hanno sulla salute umana.
Secondo l’Efsa, la Dga di 40 mg/kg di peso corporeo/giorno dovrebbe tutelare i consumatori dagli effetti nocivi di questa sostanza, con l’eccezione delle persone con un difetto metabolico raro, la fenilchetonuria, che non debbono consumare aspartame.
Eppure, sappiamo benissimo quanto sia difficile controllare la dose giornaliera, visto che questa sostanza viene usata come dolcificante artificiale in molti prodotti; si pensa, infatti, che sia presente in oltre 6000 alimenti in tutto il mondo, incluse bevande, succhi di frutta, dolci, gomme da masticare, caffè e yogurt, oltre che nel rivestimento esterno di alcuni farmaci.
Forse non tutti lo sanno ma, negli ultimi tempi, l’aspartame può essere trovato tra gli ingredienti sotto un altro nome.
In un articolo, il sito Examiner.com ha spiegato come Ajinomoto, la società globale con sede in Giappone, abbia rinominato questo dolcificante artificiale commercializzandolo e vendendolo sotto il nome AminoSweet.
Sul sito ufficiale della società si legge: “AminoSweet è un dolcificante a basso contenuto calorico che ha esattamente il gusto dello zucchero. Esso è composto da due blocchi di proteine, proprio come quelle che si trovano naturalmente in molti alimenti di uso quotidiano come carne, pesce, formaggio, uova e latte. AminoSweet viene digerito dal corpo esattamente nello stesso modo di questi altri alimenti ricchi di proteine e quindi non apporta nulla di nuovo alla dieta”.
I due blocchi di proteine a cui l’azienda si riferisce sono, afferma l’Examiner, fenilalanina e metanolo, che conosciamo abbastanza bene.
L’aspartame è un dolcificante i cui effetti collaterali sono diventati così famosi che hanno anche un proprio nome. È stato il dottor HJ Roberts a coniare per primo il termine “malattia da aspartame” in un libro in cui illustra tutte le conseguenze negative che l’ingestione di questa sostanza ha sulla salute delle persone.
Il dottor Roberts spiega che il consumo eccessivo di questa sostanza può dare vita ai seguenti sintomi: fibromialgia, spasmi muscolari, dolori articolari, dolori lancinanti, intorpidimento, crampi, vertigini, capogiri, mal di testa ed emicranie, tinnito, depressione, attacchi d’ansia, difficoltà di parola, perdita del gusto, problemi di visione, perdita di memoria, problemi di sonno, convulsioni, nausea, aumento di peso, eruzioni cutanee, stanchezza, irritabilità, tachicardia, perdita dell’udito, palpitazioni cardiache e difficoltà respiratorie.
Cambia il nome, ma la sostanza è sempre la stessa. Ora, quando andremo a leggere la lista degli ingredienti dei prodotti che acquistiamo, e siamo tra coloro che credono agli effetti nocivi dell’aspartame, dovremo stare attenti anche a un altro nome: AminoSweet.
Scusate, sono perfettamente d’accordo che l’aspartame sia dannoso e pure cancerogeno, le ricerche lo dimostrano, ma l’informazione che state dando non è corretta. Cosa sarebbe Aminosweet? Due proteine? Alora fenilalanina è un amminoacido, un “mattone” delle proteine, mentre il metanolo è un alcool, che con le proteine non centra nulla. Dal dito del’azienda: “Aspartame is made from aspartic acid and phenylalanine, two amino acids that are found in the foods that we eat every day. Including every one of the fruits that you see pictured here.” L’aspartame è fatto da due amminocidi, acido aspartico e fenilalanina….” poi continua con una serie di sproloqio per convincere che non fa male perchè è come le sostanze nella frutta, come avete scritto voi.
Ciao Davide, l’aspartame è composto da due amminoacidi, l’acido aspartico e la fenilalanina, e l’estremità carbossilica della fenilalanina è esterificata con il metanolo. Quando il composto è consumato e assorbito dall’organismo, libera, tra gli altri elementi, la sua piccola quantità di metanolo (10%). L’attenzione degli studi condotti per verificare la tossicità dell’aspartame riguarda soprattutto i metaboliti del dolcificante, in particolare il metanolo, sia per la tossicità sia per la quantità che si può accumulare nell’organismo. La sua tossicità diventa un problema per la sicurezza della salute, infatti, quando l’esposizione a esso è estremamente alta.