La quercetina aiuta a prevenenire e curare le infezioni del tratto respiratorio superiore, si trova in capperi, cipolla e radicchio.
La quercetina è un composto presente in vari alimenti vegetali che ha una vasta gamma di effetti benefici sul corpo. Il suo utilizzo nella prevenzione e nel trattamento del raffreddore è molto promettente. Può ridurre la gravità dei sintomi e il numero di giorni di malattia, nonché la suscettibilità alle infezioni del tratto respiratorio superiore.
Per combattere il coronavirus, ad esempio, viene utilizzata la quercetina, una molecola naturale presente nei capperi, cipolla e radicchio.
Lo studio, supportato dalla Fundación hna spagnola, è pubblicato sull’International Journal of Biological Macromolecules. Alla ricerca ha partecipato anche l’Istituto di nanotecnologia del Consiglio nazionale delle ricerche, il Cnr-Nanotec di Cosenza.
La quercetina è un pigmento giallo naturale che appartiene al gruppo dei flavonoidi e si trova in molti alimenti vegetali. Questa sostanza ha diversi effetti sulla salute e, secondo diversi studi, può essere utilizzata anche a scopo preventivo e terapeutico per il raffreddore.
I ricercatori hanno scoperto che produce effetti benefici nel corpo a diversi livelli. Da un lato ha un effetto antiossidante e può quindi interrompere la reazione a catena dei radicali liberi, che attaccano le cellule e causano stress ossidativo, prevenendo così il danno cellulare.
La quercetina possiede anche proprietà antinfiammatorie, antitumorali, antivirali, antiallergiche e protettive per il cuore.
Le più comuni infezioni del tratto respiratorio superiore sono i raffreddori, che spesso causano sintomi come naso che cola o chiuso, oltre a deglutizione dolorosa, stanchezza o tosse.
Uno studio randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo ha dimostrato che l’assunzione di quercetina due volte al giorno per 12 settimane (la mattina dopo il risveglio e tra le 14:00 e l’ultimo pasto della giornata) ha portato a una riduzione della gravità dei sintomi. e il numero dei giorni di malattia.
La ricerca è stata condotta su persone di età compresa tra 18 e 85 anni con diversi livelli di forma fisica, ma l’effetto positivo dei preparati di quercetina è stato dimostrato solo in coloro che erano considerati fisicamente in forma e di età pari o superiore a 40 anni.
Questa molecola verrà utilizzata per lo sviluppo di farmaci antivirali, che come abbiamo visto durante la pandemia, sono un valido supporto per tenere sotto controllo la malattia.
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I ricercatori stanno studiando la quercetina perché è in grado di bloccare la replicazione del patogeno. Si inserisce nel sito attivo della proteina 3CLpro che è comune nei Coronavirus. Riesce ad entrare precisamente come una chiave in una serratura, ed è in questo modo che impedisce al virus di replicarsi in altre cellule.
Quelli del Cnr spiegano che la quercetina ha una serie di proprietà originali e interessanti dal punto di vista farmacologico: “È presente in abbondanza in vegetali comuni come capperi, cipolla rossa e radicchio, ed è nota per le sue proprietà antiossidanti, antinfiammatorie, antiallergiche e antiproliferative“.
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La quercetina è un farmaco naturale
La cosa più sorprendente è che la quercetina è abbondante e naturale.
Ad esempio sappiamo anche del notevole apporto a livello organolettico che la quercitina conferisce al vino rosso.
Nessuno può avere su di essa il brevetto quindi tutti possono utilizzarla come punto di partenza per lo sviluppo del farmaco.
In questo modo tutti i laboratori del mondo possono utilizzarla. I costi sono inevitabilmente bassi e anche un laboratorio italiano potrebbe permettersela.
Speriamo perciò che la ricerca prosegui in questa direzione per darci un chiaro e valido rimedio per Sars-Cov2.