L’inquinamento che nasce dall’asfalto è una piaga dolente. Proprio per contrastarlo, è nato un rivoluzionario progetto: Km Verde.
Parliamo di una sorta di barriera vegetale che protegge Parma dall’inquinamento del traffico dell’A1.
E’ prevista la realizzazione una fascia alberata, lunga 11 km, parallela al tratto autostradale dell’Autostrada del Sole, che attraversa il comune da via Mantova a via Cremona.
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La barriera vegetale che esalta la funzione del verde
La barriera vegetale contrasta, in particolare: il PM10, le emissioni di anidride carbonica, la dispersione di polveri sottili.
In generale, punta a sensibilizzare sull’importante funzione del verde e sui conseguenti vantaggi derivanti dal suo utilizzo.
km Verde è stato ideato dall’azienda di prodotti cosmetici Davines, da tempo impegnata nell’ambito della sostenibilità ambientale.
La barriera conta 22 mila nuovi alberi e arbusti che fungeranno da filtro allo smog, prodotto da circa 80 mila veicoli, di cui 20 mila camion e 60 mila auto, transitanti, giornalmente, sul tratto autostradale in questione.
Parliamo di un progetto di riforestazione urbana che prende spunto da Km Rosso, il polo tecnologico di Bergamo che, da quasi 12 anni, accoglie alcune tra le aziende più innovative d’Italia.
Il protocollo stilato sul km Verde di Parma
Alcuni giorni fa è stato sottoscritto il protocollo d’intesa che unisce in partnership pubblico-privato l’associazione Parma, io ci sto!, l’Unione Parmense degli Industriali, la Confederazione Italiana Agricoltori, Confagricoltura, Coldiretti, Parchi del Ducato e, naturalmente, l’amministrazione comunale.
Benefici del Km Verde di Parma
Quali sarebbero i benefici del Km Verde di Parma? Sicuramente di carattere ecologico-ambientale ma anche paesaggistico e sociale.
Il km Verde contribuirebbe attivamente a migliorare le politiche ambientali legate anche al cambiamento climatico.
Il territorio verrebbe dotato di una significativa infrastruttura verde, valorizzando la vocazione agroalimentare parmense.
La barriera vegetale è coerente con la storia della città e del suo territorio.
Altri benefici della barriera vegetale
Tra gli altri benefici della barriera vegetale, la riduzione del rumore e della temperatura, il miglioramento dell’intercettazione di acqua piovana, l’accrescimento della biodiversità del luogo, grazie alla connessione con i corridoi ecologici esistenti.
Tutto questo contribuisce a migliorare la vivibilità, permettendo di cambiare radicalmente la percezione del luogo sia dalla parte di chi lo abita che di quella di tutti coloro che viaggiano sull’A1.
I dati sull’inquinamento prodotto dall’A1
Secondo il rapporto dell’Agenzia europea per l’ambiente, l’aria peggiore in Europa si respirerebbe proprio in Pianura Padana.
L’ultima classifica di Legambiente conferma ciò, attribuendo a quest’area il triste primato in Italia.