Fanno cronaca in questi ultimi giorni gli ennesimi casi di intossicazione letale causata da fughi velenosi mortali e non: una donna di Labro ( provincia di Rieti ) ha recentemente perso la vita in seguito ad aver ingerito una pietanza con Amanita Phalloides detta anche Amanita Falloide o Tignosa Verdognola.
Le storie sono sempre molto simili: un componente della famiglia porta a casa dei funghi che vengono cucinati con leggerezza e mandano tutti all’ospedale. Nell’ultimo caso appena citato solo il figlio di questa famiglia coinvolta, pare essere fuori pericolo. Suo padre, il marito della signora deceduta, è in gravi condizioni.
Il 10 ottobre è stata ricoverata una intera famiglia nel viterbese, per le stesse ragioni: ha ingerito funghi velenosi e dopo la corsa in ospedale sono stati sottoposti tutti a lavanda gastrica.
Indice dei contenuti
Sintomi delle intossicazioni causate da funghi velenosi
Sintomi/sindromi a breve incubazione
Gastroenterite
E’ quello che avviene con grandissima frequenza, all’incirca per il 90% dei casi. Questi sintomi si manifestano in genere in meno di 6 ore dopo aver ingerito i funghi tossici. Questo tipo di sindrome è solitamente meno pericolosa e solo in casi rarissimi, porta alla morte, e generalmente si risolve spontaneamente in 24/48 h. I sintomi comuni a questo tipo di intossicazioni sono:
- diarrea
- nausea
- vomito
- dolori addominali
- disidratazione
Sindrome colinergica
E’ causata da una potente sostanza chiamata muscarina , presente in minima quantità nell’ Amanita Muscaria; quest’ultimo è il classico fungo rosso a pois bianchi che abbiamo visto mille volte nei libri per bambini, e per questo può indurre i più sprovveduti al consumo.
I sintomi della sindrome colinergica sono:
- vomito
- tremori
- dolori addominali
- sudorazione
- cefalea
- lacrimazione
- broncospasmo
Sindrome glutammatergica e psicodisleptica
Vengono causate da numerose tipologie di funghi tra i quali, oltre alle Amanite Muscaria e Pantherina, vi sono il genere Conocybe cyanopus, il Psilocybe ( cubensis,cyanescens e semilanceata ) e il Gymnopilus spectabilis
Questi funghi velenosi causano una serie di sintomi neurotossici, che avvengono sempre a breve distanza dall’ingestione, che possono riassumersi nei cosiddetti effetti allucinogeni:
- iperattività
- allucinazioni
- isteria intermittente
- stato confusionale
- attacchi epilettici
Sindromi allergiche: emolitica e respiratoria
La prima è l’allergia alla proteina Involutina, contenuta in alcuni funghi tra i quali il Porcino tossico ( Boletus Luridus ).
Sintomi a Lunga Incubazione
Questo tipo di sintomi, che si manifestano dopo le 6 ore dall’assunzione, è estremamente più pericoloso dei primi e causa le intossicazioni più gravi; perchè con il perdurare del tempo si possono moltiplicare le assunzioni e le micotossine possono diffondersi nell’organismo in modo più invasivo. Questi sono:
Sindrome falloidea – Che viene appunto da Amanita Falloide
Sindrome Gyromitriana
Sindrome Nefrotossica
Sindrome Rabdomiolitica
Sindrome neurotossica tardiva
Sindrome eritromelalgica
Data la vastità dell’argomento, per approfondire al meglio tutte le tipologie di funghi che causano queste problematiche, e capire anche le dosi letali delle famiglie, vi invitiamo a leggere questo articolo.
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Le famiglie e tipologie dei funghi che vengono consumati nelle varie regioni d’Italia sono talmente tante che non è facile fare un quadro davvero esaustivo della situazione tra funghi commestibili e relativi “sosia” velenosi. Ma possiamo sicuramente parlare di questi qui di seguito.
Amanita Phalloides
Senza dubbio, come confermato anche dal caso di cronaca citato in apertura, questo fungo, la A.Falloide, è di gran lunga il più consumato e causa di numerosi decessi ogni stagione autunnale.
Differenze fondamentali tra A.Phalloids e A.Caesarea
Come si evince da queste immagini, la Falloide si presenta con un colore tendente al verde. Di fatto l'”uovo” da cui nascono entrambi i funghi è identico, e per questo è sconsigliato prendere funghi chiusi. Qualora questi siano sezionati, l’uovo della A.Caesarea denota all’interno il colore arancione, cosa che manca alla Phalloides.
In queste immagini del Gruppo Naturalistico Modenese, potrete apprezzare ancora meglio queste differenze: innanzitutto il colore del cappello, ma anche il colore del gambo è decisamente diverso.
Anche il margine del cappello del fungo ad uno stato avanzato di maturazione è diverso. Striato nell’ovulo buono, e liscio e convesso dell’ ovulo velenoso-mortale, cioè la Amanità Phalloides
Amanita Muscaria – Falso Ovulo
Abbiamo parlato sopra dei sintomi e le varie possibili sindromi associate al consumo di questo fungo. Avendo un colore molto attrattivo, può finire facilmente nella mani di sprovveduti. Fortunatamente i suoi sintomi appaiono presto e non sono estremamente gravi, così che possiamo parlare di un fungo si tossico e velenoso, ma non mortale come l’altra Amanita, la falloide.
Differenze fondamentali tra A.Muscaria e A.Caesarea
Anche qui è l’Ovulo Buono, un fungo ottimo commestibile, quello con cui ci si può confondere più facilmente. Può avvenire infatti che la pioggia lavi via le escrescenze / puntini bianchi che sono presenti sul cappello della Muscaria. A quel punto i funghi risultano quasi identici, ma sempre con la grande differenza che il gambo della Caesarea è giallo, mentre quello del fungo tossico è bianco. Non a caso la Amanita Muscaria viene chiamata anche Ovulo Malefico.
Agaricus Xanthoderma – Falso Prataiolo
Vi sono davvero moltissimi Agaricus di cui molti tossici o velenosi che possono essere scambiati facilmente per commestibili, anche al primo odore, quindi occorre fare molta attenzione.
L’Agaricus xanthoderma, cioè il falso fungo prataiolo e altre specie simili hanno ingannato molti raccoglitori, per la loro estrema somiglianza all’Agaricus Silvicola, il prataiolo buono.
Ma un test che ci può dare un risultato certo è questo: tagliare la base del gambo, se la carne bianca diventa o tende al giallo, emanando un tipico odore di acido fenico o inchiostro di china, siamo in presenza di un fungo tossico.
Prugnolo d’autunno – Entoloma Sinuatum
Il fungo velenoso Entoloma sinuatum, molto simile all’agarico nebbioso o ordinale, inganna facilmente il raccoglitore inesperto: non a torto i francesi chiamano questo pericoloso fungo “le perfide” il perfìdo.
Addirittura questo fungo tossico ha un buon odore gradevole,e il commestibile ha un odore forte e meno gradevole del suo corrispettivo non commestibile.
Il buono commestibile ( ma da utilizzare con cautela ) viene chiamato prugnolo d’autunno, nebbioso o ordinale, cresce nel tardo autunno, nei boschi di latifoglie e conifere, tipicamente in cerchi delle streghe o formando lunghe file. Ha un odore molto caratteristico, forte e assai complesso, un buon sapore da giovane, ma gli esemplari più vecchi, pur conservando un aspetto appetitoso, possono provocare qualche disturbo.
Per distinguere le differenza tra i due funghi bisogna fare attenzione alle lamelle che non decorrono sul gambo, e che nel fungo maturo diventano color salmone e all’odore netto, gradevole di farina fresca.