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Un hamburger vegano che imita così bene la carne che è quasi impossibile distinguerlo da quelli “tradizionali”.
È l’ultima trovata dell’Università di Stanford, in California. L’obiettivo, dicono i creatori, non è ingannare il palato dei vegani, quanto «conquistare gli onnivori e convincerli che una polpetta vegetale è così deliziosa, nutriente ed economica da permettere loro di sostituire completamente la carne entro il 2035».
Scopriamo insieme di più su questo prodotto particolare.
Hamburger vegano: il prodotto realizzato dai ricercatori che imita la carne
Rosa dentro e croccante fuori, riesce a imitare da ogni punto di vista sensoriale una vera fetta di carne. L’hamburger vegano realizzato dall’Università di Stanford è composto interamente da verdure.Eppure, le persone che lo hanno assaggiato non sono riuscite a percepire la differenza con un prodotto realizzato interamente con carne.
Impossible burger: il gioco sensoriale che inganna il cervello
Il suo nome è impossible burger ed è stato creato da PatBrown, un biochimico dell’Università di Stanford che nel 2011 ha fondato la startup da cui è nato il “burgerveg”.
L’obiettivo di Brown era di realizzare un prodotto che avesse tutte le caratteristiche sensoriali della vera carne e che ingannasse, quindi, sia il palato, sia il cervello dei consumatori.
Ci sono voluti ben cinque anni per arrivare a realizzare un hamburger vegano che in tutto e per tutto copiasse l’esatto bouquet di aromi di un hamburger di carne, ma sembra che i neuroscienziati californiani ci siano riusciti.
Erminio Monteleone, presidente della Società italiana di Scienze Sensoriali spiega:
«Il cervello impara la congruità, ovvero che stimoli da sistemi sensoriali diversi, come gusto e olfatto, arrivano sempre in contemporanea quando mangiamo un certo cibo e l’uno rafforza l’altro. Non è un’illusione ma il risultato dell’apprendimento: il profumo di vaniglia lo definiamo “dolce” e quando lo annusiamo ci aspettiamo poi un sapore zuccherino. Lo stesso succede col burger: se vista, olfatto, rumore e “texture” quando lo mastichiamo sono identici a quelli di uno di carne penseremo che lo sia. La consistenza, per esempio, è fondamentale: una lasagna liofilizzata per astronauti non viene “riconosciuta” come altrettanto buona di una reale, anche se il gusto è uguale».
Un degno sostituto del sangue
Ciò che rende l’hamburger vegano realizzato da Brown così simile alla carne è il sangue. Nello specifico, la leghemoglobina, una proteina capace di legare l’ossigeno, derivante dalla soia e realizzata sfruttando la fermentazione di lieviti e l’aggiunta di altri ingredienti. Un mix che fa assumere all’impossible burger l’aspetto della carne macinata.
Gli ingredienti di cui è composto sono: acqua, proteine del grano, olio di cocco, proteine di patata, aromi naturali (2% o meno fra: leghemoglobina di soia, estratto di lievito, sale, gomma di Konjac e gomma di xantano, proteine di soia, Vitamina E, Vitamina C, Vitamina B1), Zinco, Niacina, Vitamina B6, Vitamina B2, Vitamina B12.
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Si può dire che sia più sano della carne?
Secondo Andrea Ghiselli, presidente della Società Italiana di Scienze dell’Alimentazione, l’apporto di nutrienti è sostanzialmente uguale al prodotto di carne, anche se nell’hamburger vegano sarebbe presente un quantitativo maggiore di grassi saturi. Da un punto di vista di vitamine, minerali e ferro, però i due alimenti sono identici.
L’impossible burger, quindi, non è consigliato a chi vuole ridurre il proprio consumo di grassi saturi e a chi è intollerante al glutine, visto che contiene proteine derivate dal grano.
In test di laboratorio, la leghemoglobinaha dimostrato di non essere tossica, anche ad elevate quantità. Tuttavia, PatBrown ha chiesto alla Food and Drug Administration statunitense di pronunciarsi in maniera ufficiale su questo ingrediente chiave. A oggi non è ancora arrivata una risposta.
Se volete assaggiare gli impossible burger, per il momento, dovrete recarvi negli Stati Uniti o a Hong Kong.