Sappiamo che ci faranno ridere quando li osserviamo dal vivo o in un video sul web. Sappiamo che sono giocherelloni di natura. Siamo anche consapevoli del fatto che possono essere dei predatori formidabili, anche quando addomesticati. Quello che forse non sappiamo di loro è: perché i gatti fanno le fusa?
La risposta più semplice è: per comunicare. Ma con chi e per dire cosa?
Oggi scopriamo tutto su queste tenere vibrazioni, anche che aiutano noi esseri umani a vivere meglio e a star bene.
Perché i gatti fanno le fusa?
Chiariamo soprattutto una cosa: il brontolio così famoso dei gatti non è indirizzato principalmente agli umani. Almeno non in origine.
Magari sarà un colpo al cuore per tanti padroni di palle pelose: la verità sul perché i gatti fanno le fusa potrebbe deluderli!
Tutto nasce infatti nei primi giorni di vita del gattino. Le fusa sono la prima forma di comunicazione con la mamma. I neonati sono infatti in grado di produrre questo suono gutturale anche a bocca chiusa, mentre succhiano il latte. Sono a tutti gli effetti un segnale che inviano alla mamma per dire: “È tutto okay, mamma, la pappa procede bene”.
È soprattutto un segnale di benessere, quindi. Quando fa le fusa, il gatto è contento ed esprime sensazioni di amicizia.
Ma allora perché i gatti fanno le fusa anche con gli uomini?
Secondo gli etologi, è un segnale “manipolatorio”. Le fusa in questo caso esprimono una richiesta del tipo: “Stammi vicino, ho bisogno di attenzione”. È come se il gatto avesse individuato nell’essere umano una nuova mamma biologica.
Attenzione però. A volte il gatto può fare le fusa anche quando non si sente bene: può essere malato, ferito o addirittura moribondo.
In questo caso altri segnali possono aiutarci a capire se effettivamente c’è qualcosa che non va. La perdita di peso, per esempio.
Approfondisci: 5 possibili ragioni per cui il vostro gatto sta perdendo peso
Come fanno i gatti a “produrre” le fusa?
Dopo aver capito perché i gatti fanno le fusa, cerchiamo di capire come ci riescono. La risposta è che in realtà non lo sappiamo ancora! Esistono delle ipotesi.
Di certo c’è che le fusa rappresentano un suono gutturale doppio, che risulta dalla respirazione. Sono prodotte cioè sia dall’inspirazione che dall’espirazione.
L’idea più accreditata, è che le fusa siano il risultato della contrazione dei muscoli della laringe e del diaframma, in modo intermittente. Una contrazione che avviene a velocità impensabili! L’intervallo è infatti di appena 30/50 millisecondi. In nessun altro mammifero si riscontra una contrazione muscolare tanto rapida.
Altre ipotesi sostengono che insieme alla laringe, i gatti utilizzino le corde vocali per dilatare la cavità orale. In questo caso è la glottide a essere contratta durante il processo di respirazione.
A quanto pare, quindi, non esiste un organo preposto alle fusa. Quello che sappiamo per certo è che le vibrazioni possono andare avanti per ore.
Gli altri felini fanno le fusa?
I felini più piccoli, sì. Il gatto selvatico, la lince, il puma e altri animali della stessa taglia producono un suono simile e non ruggiscono. I grossi felini, invece, quelli appartenenti al genere Panther, non hanno una struttura anatomica preposta per fare le fusa. Parliamo quindi di leoni, tigri, leopardi e giaguari. Qui troviamo però delle vibrazioni simili alle fusa nei cuccioli. Anche in questo caso, il significato da trasmettere alla mamma è simile a quello visto con i gatti.
Non si tratta però di vere e proprie fusa. Questo per due ragioni. Hanno suono e durata diversa, innanzitutto. Vengono poi prodotte solo nella fase espiratoria, invece che nei due versi della respirazione, come abbiamo visto per i gatti.
I gatti fanno le fusa anche per migliorare la tua salute
Ovviamente, i gatti non lo sanno (forse). Ma le fusa si sono dimostrate un ottimo alleato per la salute degli esseri umani. Esistono diversi studi che lo certificano. Vediamo alcuni esempi.
Innanzitutto, lo stress. Secondo l’Università del Colorado, la frequenza a cui i gatti fanno le fusa – comprese tra 25 e 50 Hz (Hertz) – porta a regolarizzare il battito cardiaco. Questo stabilizza la pressione sanguigna, riduce i rischi di ipertensione e migliora la nostra risposta fisiologica allo stress. Pare addirittura che le malattie coronariche siano ridotte del 40% grazie a queste vibrazioni. Anche la University of Minnesota, nel 2008, ha scoperto che chi ha un gatto in casa tende a essere meno soggetto agli attacchi cardiaci.
Contemporaneamente alle fusa, poi, i gatti produrrebbero endorfine, sostanze emesse dal cervello che hanno proprietà tranquillizzanti. In questo modo favoriscono anche la produzione di serotonina nel nostro organismo, il neurotrasmettitore che migliora l’umore e ha proprietà ansiolitiche.
La conferma arriva anche dall’associazione Cats Protection, attiva nel Regno Unito. L’87% dei proprietari di gatti ha infatti riferito di essere più calmo e meno turbato rispetto alla media. Nel 76%, queste persone dichiarano anche di riuscire a gestire meglio lesituazioni stressanti in presenza del felino.
Oltre agli effetti benefici sull’umore, si registrano anche miglioramenti fisiologici. La frequenza delle fusa favorirebbe infatti la densità delle ossa, migliorando anche la guarigione dei muscoli. Per il Journal of Allergy and clinical immunology, anche l’asma sarebbe ridotto in presenza di gatti.
La University of Alberta in Canada ha infine scoperto una correlazione tra la presenza di un gatto in casa e il minore rischio di sviluppare allergie e obesità nei bambini.
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