È appena iniziato ufficialmente marzo, mese di primavere e di ricorrenze, come quella della “Festa della donna”, o meglio, della Giornata Internazionale della donna.
Il simbolo scelto per celebrare questa ricorrenza è la mimosa: tantissimi mazzetti venduti e lasciati seccare o morire. Possiamo però fare qualcosa per ridonare nuova vita a questi splendidi fiori: utilizzare il nostro regalo per creare, tramite talea, nuove bellissime piante di mimosa.
La talea è uno dei metodi di propagazione più utilizzati: non è troppo difficile da praticare e, con i dovuti accorgimenti, ci permette di avere le nostre piccole grandi soddisfazioni!
Prima di iniziare, è giusto fare un elenco delle cose che ci serviranno:
- coltello;
- torba;
- sabbia;
- vasi.
La prima cosa da fare sarà quella di prelevare le talee dai rami del nostro mazzo. Ricordiamo che la talea è il frammento di una pianta sistemato nel terreno o nell’acqua per rigenerare le parti mancanti, “clonando” così un nuovo esemplare. Il più delle volte si tratta di un rametto: nel nostro caso saranno dei rametti giovani, verdi.
Le nostre talee dovranno avere una lunghezza compresa tra i 5 e i 15 cm, essere tagliate subito sotto una gemma, per mezzo di un taglio obliquo e senza sbavature. Per regolarci ancora meglio, possiamo contare i nodi presenti sul nostro rametto, facendo in modo che ce ne siano almeno tre.
Liberate le talee dei fiori e delle foglie presenti, recidendole dal picciolo. Lasciatene solo alcune nella parte apicale.
La base nella quale interrare le nostre talee dovrà essere molto soffice, per questo potremo utilizzare in ugual proporzione della torba e della sabbia di fiume. Spesso si suggerisce di aggiungere anche una piccola quantità di perlite per aumentare la capacità di areazione. Combinatele insieme e coprite poi con un leggero strato di pacciamatura.
In alternativa, basterà un terreno acido e umido e con un buon drenaggio.
Riempite i vostri vasi con la base che avrete preparato. Interrate adesso le vostre talee per almeno due terzi della lunghezza (parte basale in basso). Compattate il terriccio intorno, premendo con delicatezza con le dita e procedete a innaffiare abbondantemente. Ricordate di collocare i vostri vasi in luoghi ben riparati dal vento e dal freddo e ben illuminati.
Travasate la vostra piantina in un contenitore più grande quando le radici si saranno ben sviluppate.
La mimosa, o meglio l’acacia dealbata, è una pianta arbustiva sempreverde, estremamente sensibile alle temperature troppo basse o troppo calde. I posti migliori in cui può essere coltivata sono dunque le zone che posseggono climi tendenzialmente miti, dove, nella stagione fredda, le temperature non scendono mai al di sotto dei -3° C.
Fiorisce da febbraio ad aprile, in base alla zona climatica nella quale cresce.
Potete tenerla in vaso, sul balcone o in casa, e interrarla in giardino dopo i due anni di età. L’importante è che venga collocata alla luce del sole, ma lontano dalle fonti di calore come i termosifoni e ben riparata dal vento. Va annaffiata con moderazione in autunno e in inverno e abbondantemente nei mesi estivi.
Ed ecco che saremo riusciti a far crescere nuova vita dal mazzo di mimose ricevuto.
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(Foto: ahenobarbus)