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Come controllare la fame compulsiva con dei semplici accorgimenti. Due dottoresse ci indicano la strada per combattere il cosiddetto food craving.
Fame compulsiva, fame nervosa, food craving, dicono gli americani. Sono tutti fenomeni molto simili tra di loro e riguardano un improvviso desiderio di un tipo particolare di cibo: dolce, salato… è un tipo di fame legata alle emozioni, alla nostra frustrazione, allo stress, alla depressione. Ed è per questo che è molto difficile resistervi. Molto spesso vi cediamo e mangiamo quello che capita, con evidenti danni per la nostra linea e, soprattutto, per la nostra salute.
Ci sono dei rimedi alla fame compulsiva, che possiamo placare con cibi sani e dietetici, oppure ‘cambiando’ la nostra immaginazione.
Am I Hungry?®
“A volte sento come se ci fossero due me stessa. C’è la Mary Beth del presente: qui e ora, viva e che sta bene nel mondo, che lavora bene per se stessa e gli altri, che si sente in salute e felice. C’è una seconda me stessa: lei ancora mi fa male, mi ricorda il dolore passato; lei è una delusione, una che si auto-sabota. A volte mangio per entrambe, per il passato e il presente. A volte, mangio troppo“.
A parlare è Mary Beth Sodus, nutrizionista e dietista dello University of Maryland Medical Center. E anche lei in passato è stata affetta da fame compulsiva. E ne racconta gli esiti:
“In passato, il cibo ‘funzionava’ per me. Mangiavo carboidrati per dormire; zucchero per tirarmi su; toast imburrati per l’ansia (un sacco di burro per un sacco di consolazione). Ma c’erano delle conseguenze poco sane per me“.
Ha quindi sviluppato un programma, Am I Hungry?®, Ho Fame?, per aiutare se stessa e gli altri per combattere la fame nervosa.
Guadagnare tempo
Dire alle persone di smetterla di mangiare non le aiuterà. I comportamenti compulsivi, che sono una delle principali cause di alimentazione eccessiva, derivano da desideri sottostanti: evitare di mangiare non li farà andare via.
Ecco perché Sodus ha sviluppato un’alternativa per ‘guadagnare tempo’. “La fame improvvisa andrà via se si riesce ad aspettare. Ma raramente le persone ci riescono“, spiega. Il problema è che non ci metteremmo mai a cucinare un’ora per soddisfare quest’impulso. E questo ci spingerà a scegliere alimenti che ci faranno molto male. Perché? Perché sono le sole opzioni disponibili immediatamente.
I desideri più comuni riguardano zuccheri, cibi salati, carboidrati, caffeina, cioccolato e prodotti caseari, spiega Sodus. Ognuno di essi ha una causa scatenante: bisogno di energia, di stare svegli, di essere confortati, di distrarsi o di rilassarsi.
Per guadagnare tempo, Sodus propone di preparare in anticipo una certa quantità di “safe-food”, di cibo sano che può aiutarci a placare la fame improvvisa, nell’attesa che svanisca del tutto. E quindi spazio all’uva, a delle piccole patate rosse al forno, carote e insalate piene di verdure e fibre. L’uva è un alimento strategico: mangiare chicco per chicco è un procedimento a volte anche lungo e che quindi vi aiuterà a guadagnare tempo. Le insalate, invece, grazie alle loro fibre, hanno la capacità di dare senso di sazietà, mandando via la fame compulsiva.
Per ridurre il desiderio di cibi poco sani, qualche tempo fa abbiamo scoperto anche l’efficacia degli spinaci.
Il potere dell’immaginazione
Anne Hsu, Scienziata del Comportamento della Queen Mary’s di Londra, sceglie invece un approccio che va alla radice del problema. Secondo il suo team, è necessario andare direttamente al cervello per ridurre gli impulsi della fame compulsiva. Come? Facendo distrarre le persone.
Una serie di ricerche ha dimostrato che il desiderio improvviso di un alimento arriva perché le persone immaginano quei cibi. È come se si formassero delle immagini di questi alimenti nel nostro cervello. L’approccio di Hsu e di fare comparire nella mente delle persone altre immagini, per liberarsi delle prime.
Nel 2014, il suo team ha quindi sviluppato un’app per smartphone, iCrave, con un funzionamento molto semplice. Ogni volta che la fame compulsiva colpisce, basta aprire l’applicazione: immediatamente, essa istruisce gli utenti a fare un’altra azione. In questo modo, la fame viene messa da parte.
Ancora più semplice è fare dei piccoli giochi. Tetris, per esempio, si è rivelato efficace nel ridurre il desiderio di cibo, droghe o altre attività dal 56% al 70% dei casi. Fare un gioco visivamente attraente occupa il processo mentale che produce l’immaginazione. E in questo modo possiamo scacciare via la fame compulsiva.
Foto: Team Dalog on Flickr