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Cos’è un e-Fuel?
E-Fuel: Gli eFuels sono combustibili liquidi o gassosi, di origine sintetica, prodotti tramite processi energivori alimentati da energia elettrica rinnovabile. Sono prodotti con l’aiuto di elettricità da fonti energetiche rinnovabili, acqua e CO2 dall’aria. A differenza dei combustibili convenzionali, non rilasciano CO2 aggiuntiva ma sono climaticamente neutri. Grazie alla loro compatibilità con gli odierni motori a combustione interna, gli eFuels possono anche alimentare veicoli, aeroplani e navi, consentendo così loro di continuare a funzionare ma rispettando il clima. È inoltre possibile continuare a utilizzare le infrastrutture (soprattutto stazioni di rifornimento) e i mezzi di trasporto esistenti.
Elettrificazione, decarbonizzazione ed eFuels
L’elettrificazione da sola non basta a perseguire l’obiettivo della decarbonizzazione del settore dei trasporti, ma diventa altrettanto importante investire su soluzioni alternative, come i carburanti sintetici, in grado di offrire una proposta “ponte” al pari dei motori ibridi attuali. Di questo ne è pienamente convinta Porsche che, attraverso le parole dell’Amministratore Delegato Oliver Blume, ha evidenziato le varie strade che la casa di Stoccarda sta seguendo per raggiungere l’obiettivo della neutralità dal carbone attesa per il 2030.
Anche l’italianissima Eni è al lavoro per sviluppare nuovi carburanti sostenibili a base di oli vegetali idrogenati, capaci di ridurre le emissioni tra il 60 e l’80% nelle fasi di combustione. Eni conferma quindi l’intenzione di voler rendere, sotto il punto di vista ambientale, meno inquinante il settore della raffinazione. Poche le informazioni a disposizione al momento, non sono state condivisi dettagli riguardante la produzione.
Il processo produttivo degli eFuels
La produzione di eFuel si basa sull’estrazione dell’idrogeno. Ciò avviene mediante un processo di elettrolisi che scompone l’acqua (es. acqua di mare proveniente dagli impianti di desalinizzazione) nei suoi componenti di idrogeno e ossigeno. Per questo processo e per ulteriori fasi di produzione è necessaria l’elettricità.
In una seconda fase, con l’ausilio della sintesi Fischer-Tropsch, l’idrogeno viene combinato con la CO2 estratta dall’aria e convertita in un vettore energetico liquido: eFuel. Ad alta pressione utilizzando un catalizzatore, l’idrogeno si lega con la CO2. Poiché l’elettricità viene utilizzata per la produzione di eFuels, la procedura è nota come processo power-to-liquid: l’elettricità viene convertita in un liquido sintetico facile da immagazzinare e semplice da trasportare.
I diversi tipi di Fuels
Una volta completata la lavorazione della raffineria, l’eFuel prodotto può essere utilizzato come ePetrol, eDiesel, eHeating e eKerosene e può sostituire completamente i combustibili convenzionali. Grazie alla loro capacità di drop-in, gli eFuels possono anche essere miscelati con combustibili convenzionali in qualsiasi rapporto desiderato. L’infrastruttura esistente di logistica, distribuzione e cisterne come depositi di cisterne, camion cisterna, condutture e stazioni di rifornimento può rimanere al suo posto: non è necessario un costoso cambio di tecnologia.
La neutralità ambientale degli eFuel
La neutralità ambientale e climatica degli eFuels deriva dal fatto che, da un lato, nella loro produzione viene utilizzata elettricità da energie rinnovabili e, dall’altro, durante l’uso viene emessa solo la quantità di CO2 che era stata precedentemente assorbita durante la produzione. Gli eFuels possono quindi dare un contributo neutrale dal punto di vista ambientale in tutti i settori in cui vengono attualmente utilizzati combustibili convenzionali (ad es. trasporti o riscaldamento degli edifici).
I benefici degli eFuels sono molteplici, dalla biocompatibilità alla velocità di produzione e utilizzo, ai bassi costi di produzione e molti altri. Vediamone alcuni insieme:
- Gli eFuels rispettano l’ambiente e il clima.
- Consentono di liberare il potenziale globale dell’energia solare ed eolica in tutto il mondo.
- Sono prodotti utilizzando elettricità rinnovabile, CO2 atmosferica dall’aria e idrogeno dall’acqua.
- Sono climaticamente neutri; non vengono prodotti ulteriori gas serra nel loro impiego.
- Possono essere facilmente immagazzinati e trasportati su lunghe distanze senza alcuna perdita di energia.
- Risolvono un problema centrale della transizione energetica: l’impossibilità di immettere continuamente energia rinnovabile nella rete e quindi di averla permanentemente disponibile.
- Emettono significativamente meno ossido di azoto e particolato rispetto ai combustibili convenzionali.
- Non causano alcun problema di smaltimento o riciclaggio.
- Possono essere utilizzati nei motori e nei sistemi di riscaldamento odierni e consentono quindi l’uso sostenibile delle infrastrutture esistenti nei settori dei trasporti e del riscaldamento.
Maersk il gigante industriale danese investe massivamente sull’efuel
Il gigante delle spedizioni navali danese A.P. Moller – Maersk ha investito nella società startup statunitense Prometheus Fuels, focalizzata sullo sviluppo di eFuel a emissioni zero. Questo investimento viene effettuato tramite Maersk Growth, la corporate venture unit di A.P. Moller – Maersk.
L’azienda prevede la presenza di diversi combustibili nel futuro mix di combustibili e ha identificato 4 potenziali percorsi di decarbonizzazione dei combustibili; biodiesel, alcoli, alcoli potenziati con lignina e ammoniaca.
L’investimento sostiene i suoi sforzi con gli elettrocarburanti che includono alcoli prodotti da energie rinnovabili. Insieme al biodiesel, gli alcoli, incluso il metanolo verde, sono tecnologie di carburante praticabili già oggi, secondo il gigante delle spedizioni.
“Si prevede che gli elettrocarburanti svolgano un ruolo chiave per la decarbonizzazione delle navi e, se ridimensionata con successo, la tecnologia di Prometheus Fuels affronterà un vincolo chiave per gli elettrocarburanti a base di carbonio, ovvero la competitività dei costi della cattura diretta dell’aria”, così Morten Bo Christiansen, capo del Decarbonizzazione, ha commentato per P Moller – Maersk.
Gli alcoli sintetici e altri elettrocarburanti possono svolgere un ruolo importante nella decarbonizzazione del trasporto marittimo, grazie ai suoi vantaggi di scalabilità a lungo termine rispetto ai carburanti a base biologica. La e-fuel prodotta da energia rinnovabile e acqua e CO2 ambientale dato dalla cattura diretta dell’aria, ha il potenziale per offrire una disponibilità infinita indipendentemente dall’ambito geografico.
“L’investimento di minoranza in Prometheus Fuels sosterrà il lavoro di A.P. Moller – Maersk per attuare la strategia di decarbonizzazione delle operazioni marittime”, ha concluso l’azienda.
All’inizio di questo mese Maersk ha investito in WasteFuel, una startup con sede in California che produce biometanolo verde dai rifiuti. WasteFuel svilupperà bioraffinerie che utilizzano le tecnologie più efficaci disponibili per produrre combustibili sostenibili da rifiuti non recuperabili che altrimenti si degraderebbero e rilascerebbero metano e altre emissioni nocive nell’atmosfera.
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