Digiunare 3 giorni stimola le cellule staminali a rigenerare il sistema immunitario. Svolta importante per i malati chemioterapici e gli anziani, che soffrono per un sistema immunitario danneggiato.
Digiunare fa bene. Contrariamente a quanto si crede, digiunare 2-4 giorni ogni sei mesi, aiuta il sistema immunitario a rigenerarsi. Una scoperta che i ricercatori della University of Southern California considerano una “svolta notevole”.
Digiunare, una pratica che percorre i millenni
È una delle più antiche terapie usate in medicina. A partire da Ippocrate, che credeva che il digiuno guarisse il corpo, a Paracelso, un guaritore che 500 anni riteneva che fosse “il rimedio medico migliore”, fino alla medicina Ayurvedica, che lo utilizza come un importante trattamento. Digiunare è una pratica usata in quasi tutte le religioni del mondo, tra cui il Cristianesimo, l’Ebraismo, il Buddismo e l’Islam, per ripristinare la salute fisica e mentale. In Europa è stato usato trattamento medico per anni e attualmente molti centri, soprattutto in Germania, Svezia e Russia, lo utilizzano sotto supervisione di uno specialista.
Un “interruttore rigenerativo” per il sistema immunitario
Non solo disintossicazione, dunque. Digiunare per massimo 2-4 giorni ogni sei mesi permette di rigenerare l’intero sistema immunitario, anche negli anziani. L’organismo infatti, per evitare di morire di fame, spinge le cellule staminali a produrre nuovi globuli bianchi, che combattono le infezioni, rigenerando l’intero sistema. Secondo gli scienziati della University of Southern California, che hanno condotto lo studio, la scoperta potrebbe essere particolarmente utile per le persone che soffrono di sistemi immunitari danneggiati.
Ad esempio, i malati di cancro sottoposti a cicli chemioterapici. Infatti digiunare sotto controllato medico per 72 ore aiuterebbe l’organismo a proteggersi contro l’impatto tossico della chemioterapia. Ma non solo. Anche gli anziani ne possono beneficiare. Con l’avanzare dell’età il sistema immunitario diventa meno efficace. Il digiuno prolungato agirebbe anche sulla riduzione della proteina chinasi A, o PKA, legata all’invecchiamento e alla proliferazione del cancro.
Digiunare mitica gli effetti tossici della chemioterapia
“Non potevamo prevedere che il digiuno prolungato avesse un effetto così notevole nel promuovere la rigenerazione delle cellule staminali del sistema ematopoietico,” ha dichiarato il prof Valter Longo, docente di Gerontologia e Scienze Biologiche, che ha diretto la ricerca “La buona notizia è che il corpo si sbarazza delle parti del sistema che potrebbero essere danneggiati o vecchie, le parti inefficienti, durante il digiuno. Ora, se si inizia con un sistema fortemente danneggiato da chemioterapia o dall’invecchiamento, digiunare ciclicamente permette di generare, letteralmente, un nuovo sistema immunitario.”
La sua collaboratrice Tanya Dorff, docente presso il USC Norris Comprehensive Cancer Center and Hospital aggiunge che “la chemioterapia salva la vita delle persone, ma causa anche danni significativi al sistema immunitario. I risultati del nostro studio dimostrano che il digiuno potrebbe mitigare alcuni degli effetti dannosi della chemioterapia. Ulteriori studi sono in corso per definire in modo più approfondito tale correlazione, ma il Dr. Longo si mostra fiducioso in quanto “non ci sono prove che il digiuno faccia male, mentre ci sono forti evidenze dei suoi benefici”.
Domanda: il digiuno deve essere totale? Nel senso che ci si deve astenere anche dal bere?
guai. Almeno 2 litri al giorno.
Per i diabetici che assumono “la metformina a lento rilascio” può giovare anche a loro il digiuno? E in caso fosse positivo fare il digiuno, bisogna sempre assumere i farmaci o possono essere interrotti durante il digiuno?