Tutti noi siamo sicuri di sapere bene come lavare il nostro bucato. È un’operazione semplicissima del resto, no? Ma se vi dicessimo che questa stessa operazione semplicissima può avere un impatto enorme sull’ambiente?
Oltre ai detersivi altamente inquinanti generalmente presenti in commercio, esistono dei particolari tessuti che, a ogni lavaggio, rilasciano nell’ambiente sostanze nocive.
Cerchiamo di chiarire meglio perché succede e scoprire insieme una serie di abitudini che ci permetteranno di capire meglio come lavare il bucato senza inquinare.
Come lavare senza inquinare
Negli ultimi anni, noi di Ambientebio abbiamo cercato di condividere con i nostri lettori una serie di buone abitudini e consigli per capire come lavare casa, senza inquinare.
Abbiamo visto come sostituire la candeggina con alternative più naturali, come realizzare detersivi fai da te innocui per l’ambiente e come risparmiare sul consumo di acqua.
Nei giorni scorsi,una ricerca condotta dal team dell’Università di Plymouth nel Regno Unito ha richiamato l’attenzione su un tema spesso sottovalutato: l’inquinamento prodotto dal lavaggio di indumenti realizzati con materiali sintetici.
Le invisibili fibre microplastiche dei nostri vestiti che inquinano i mari
A ogni lavaggio in lavatrice, avvertono gli studiosi, milioni di fibre microplastiche finiscono in mare. Le fibre peggiori sono quelle presenti nei materiali acrilici.
Per più di un anno, il team britannico ha analizzato cosa accade quando i materiali sintetici vengono lavati. Durante lo studio, sono stati considerati vari parametri.Diverse temperature (tra i 30 e i 40 gradi), per esempio, o svariate combinazioni di detergenti. E il risultato non è stato incoraggiante.
Si è scoperto che i tessuti in acrilico, infatti, sono in grado di rilasciare nell’ambiente circa 730mila particelle inquinanti. Circa 5 volte in più di quelle rilasciate dal tessuto misto cotone-poliestere. In un carico di 5 kg, le microfibre plastiche prodotte possono variare tra i 6 e i 17,7 milioni. Un dato preoccupante, considerato anche il viaggio che queste sostanze intraprendono.
Rosalba Giugni, presidente di Marevivo, spiega che queste particelle minuscole arrivano direttamente in mare, perché gli impianti di trattamento non riescono a filtrarle. Una volta immesse nell’ambiente, entrano nella catena alimentare, accumulandosi negli apparati digerenti degli animali:
«Scienziati di tutto il mondo stanno lavorando per trovare una soluzione. Prima fra tutte –spiega Giugni – deveessere quella di studiare tessuti senza rilascio di microfibre. Non è semplice, nel frattempo ognuno di noi può fare qualcosa per aiutare il mare».
Vediamo allora insieme una semplice guida per scoprire come lavare i nostri vestiti, senza inquinare.
La guida per scoprire come lavare i panni senza inquinare
La prima cosa da dire è che secondo unostudio dell’Iucn “Primary Microplastics in the Ocean” del 2017 è emerso che tra tutte le microplastiche primarie che finiscono nell’ambiente, il 35% è rappresentato dalle microfibre dei tessuti sintetici. Tra i peggiori ci sono l’acrilico (PC) e il poliestere (PL).
Un primo suggerimento, quindi, è di sostituire gli abiti sintetici con altri realizzati con materiali più sostenibili. Come cotone e lino. Investire su tessuti più eco-friendly potrebbe rappresentare una valida soluzione visto che il 60% di tutti gli indumenti a livello globale è realizzato in poliestere.
Ancora:si potrebbero ridurre gli acquisti superflui, cercando di adoperare i capi più a lungo possibile e di riciclarli correttamente.
Meglio poi effettuare lavaggi meno frequenti e dalla durata più breve. Caratterizzati da basse temperature e dalla centrifuga ridotta.
Naturalmente, il problema delle microplastiche non è l’unica forma di inquinamento sprigionata quando facciamo il bucato: pensiamo alle sostanze chimiche impiegate.
Possiamo pensare, in alternativa, di adoperare degli ammorbidenti naturali fai da te. Esistono delle soluzioni efficaci che rendono il nostro bucato morbido e profumato solo con tre ingredienti.
Evitiamo, infine, di perdere tempo con il lavaggio a secco, e cerchiamo di massimizzare l’efficienza delle nostre lavatrici.