Sul sito del prestigioso British Medical Journal è apparso un commento molto significativo: “toccato il punto più basso della salute pubblica”, riguardante la notizia dei rapporti tra Coca Cola e Global Energy Balance Network.
Parliamo di una lobby di professori universitari, intenti a minimizzare gli effetti de. consumo di zucchero sulla salute; ed in particolare i legami tra obesità e bevande zuccherate.
Lo studio pubblicato su Public Health Nutrition
La Ong investigativa Right to Know ha analizzato 18 mila e-mail in cui si dimostra che la Coca Cola ha cercato di oscurare le relazioni con gli scienziati, utilizzando i ricercatori per promuovere informazioni favorevoli del settore.
Alcuni accademici dell’Università di Oxofrd, della London School of Hygiene and Tropical Medicine e della Bocconi hanno collaborato con il gruppo Right to know per ottenere e analizzare oltre 18 mila mail intercorse tra Coca Cola Company, la West Virginia University e l’Università del Colorado.
Entrambe le università facevano parte di un “gruppo di facciata” finanziato dalla Coca Cola, chiamato Global Energy Balance Network (GEBN); una rete globale di scienziati che si dice fosse stata creata per minimizzare i legami tra obesità e bevande zuccherate.

Gli interessi nascosti della multinazionale Coca Cola
Tutto ciò dimostra come la Coca Cola si sia avvalsa degli accademici della sanità pubblica per proteggere i suoi profitti.
Per comprendere la pericolosità della bevanda più conosciuta al mondo, basti pensare che in una lattina da 33 cl ci sono circa 35 grammi di zucchero.
I dati scientifici prodotti in questi anni, hanno dimostrato l’implicazione delle bevande zuccherate nell’esplosione dell’obesità, del diabete di tipo 2 e della steatosi epatica in tutto il mondo.
Diversi studi hanno sollecitato i governi a intraprendere politiche efficaci e interventi volti a ridurre il consumo di tali beni.
Addirittura c’è chi propone una mobilitazione generale come quella iniziata nel 1971 contro il fumo perché i danni alla salute dei cittadini sono troppo ingenti.