Altroconsumo ha segnalato all’Istituto di autodisciplina pubblicitaria la campagna della Kellogg’s: si parla di ferro, calcio e vitamine, ma non dell’eccessiva quantità di zuccheri.
La prima colazione, soprattutto per i bambini, è un momento essenziale della giornata, perché fornisce all’organismo i nutrienti indispensabili per “carburare” e svolgere le normali attività quotidiane. Non solo: secondo alcune ricerche, saltare la prima colazione fa male alla salute, in particolare al cuore. Così come del resto lo è scegliere alimenti ricchi di grassi e zuccheri. E la pubblicità, in alcuni casi, può essere veramente molto fuorviante.
A tal proposito, Altroconsumo, l’associazione italiana di consumatori senza fini di lucro, ha analizzato la campagna pubblicitaria della Kellogg’s, rapportandola agli ingredienti presenti all’interno dei suoi prodotti, nello specifico quelli per la prima colazione.
Secondo l’Associazione, non necessariamente se un prodotto è arricchito con ferro e vitamine (così come descritto nella pubblicità dell’azienda), deve essere sano. Questo soprattutto perché, si legge, “i cereali del noto marchio non sono tutti uguali. La linea Kellogg’s include Coco Pops, Corn Flakes, Frosties, Miel Pops e Rice Krispies e, va precisato, non tutti hanno lo stesso quantitativo di zuccheri e grassi”.
Altroconsumo ha così deciso di analizzare le tabelle nutrizionali dei prodotti, che sono stati differenziati in base alla linea. Ecco cos’è uscito fuori.
Corn Flakes classici: il quantitativo di zuccheri presenti in 100 grammi di prodotto è pari a 8 grammi, mentre i grassi sono 0,9 grammi. Frosties: il quantitativo di zucchero su 100 g arriva a 37 g, più del quadruplo rispetto ai Corn Flakes. E ancora “Coco Pops (35 g) e gli altri con 29 g. Anche sui grassi bisogna fare qualche distinzione: si passa dai 0,3 g per 100 g di Rice Krispies ai 3,5 g per lo stesso quantitativo di Miel Pops. Tirando le somme, perciò, possiamo dire che ogni tazza di latte e cereali fornisce sì i cinque nutrienti di cui parla lo spot, ma spesso fornisce anche tanto zucchero, elemento che la pubblicità tralascia”.
Proprio per quest’ultima ragione, l’Associazione ha deciso di segnalare l’azienda come pubblicità ingannevole all’Istituto di autodisciplina pubblicitaria.
Prediligere cereali per la prima colazione, piuttosto che merendine grasse e caloriche, può essere un’alternativa valida, ma è comunque essenziale leggere le tabelle di valori nutrizionali presenti sulle confezioni. Cibi “farciti” o con troppi zuccheri potrebbero contribuire ad abituare i piccoli ad alimenti troppo dolci, indirizzandoli verso scelte nutrizionali scorrette. Come afferma Altroconsumo: “La definizione dei cosiddetti profili nutrizionali, previsti dal regolamento europeo sugli slogan, mai stabiliti nonostante i ripetuti solleciti, potrebbe mettere un freno ad ambiguità come questa. Vantare la presenza di vitamine o sali minerali, per esempio, non renderà un prodotto ricco di grassi e zuccheri migliore dal punto di vista salutistico”.
(Foto in evidenza: wisegeek)