Da uno studio condotto dal dottor Essam Zubaidy, ricercatore di ingegneria chimica presso l’Università Americana di Sharjah, è emerso che un pasto cotto con la carta stagnola può includere fino a 400 mg di alluminio. Questo significa che più alta è la temperatura, più la lisciviazione.
La dose giornaliera raccomandata per l’alluminio
L’RDA (dose giornaliera raccomandata) per l’alluminio, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, è limitata a 60 mg al giorno.
A differenza del ferro e di altre vitamine e minerali, il nostro corpo non ha bisogno di alluminio, pertanto non è in grado di elaborarlo correttamente.
Quando lo immagazziniamo nel nostro corpo, si accumula nei reni, a livello dei polmoni, di fegato e tiroide, danneggiando la salute.
I pericoli dell’alluminio per la salute
Oltre che nella carta stagnola, l’utilizzo più diffuso è nelle vaschette per conservare gli alimenti e in alcune ricette al cartoccio. Molti, però, non sanno che l’alluminio è presente in pentole, caffettiere, utensili da cucina, e questa continua esposizione può comportare rischi per la salute.
La cottura con carta stagnola, infatti, può:
- portare a deficit neurologici
- influire sulle ossa, poiché l’alluminio si accumula in esse e occupa lo spazio del calcio, riducendone i livelli
- essere collegata alla fibrosi polmonare e a problemi respiratori a seguito dell’inalazione di particelle di alluminio (stessi effetti quando si grigliano gli alimenti con la carta stagnola)
- l’esposizione all’alluminio è collegata all‘autismo
- i bambini possono essere esposti ad alti livelli di alluminio dall’acqua potabile.
- sempre i bambini che assumono medicinali contenenti alluminio possono sviluppare malattie ossee e malattie renali
Le linee guida del Ministero della Salute sull’utilizzo dell’alluminio
Stando alle linee guida del Ministero della Salute, un utilizzo scorretto dell’alluminio in cucina può arrecare, nel tempo, danni alla salute ma per evitare la contaminazione bastano pochi e semplici accorgimenti:
- leggere le etichette, verificando che contenitori, vaschette e recipienti in alluminio acquistati siano idonei al contatto con gli alimenti
- evitare l’utilizzo di contenitori di alluminio e carta stagnola per alimenti fortemente acidi o fortemente salati (es. succo di limone, aceto, alici marinate, capperi sotto sale ecc.)
- gli alimenti possono essere conservati nei contenitori di alluminio o nella carta stagnola oltre le 25 ore solo a temperatura di refrigeratore o congelamento
- gli alimenti solidi secchi ( caffè, frutta secca, spezie, infusi, cereali, legumi secchi ecc. ) possono essere conservati a temperatura ambiente anche oltre le 24 ore.
- non graffiate pentole, padelle e altri contenitori durante l’utilizzo e non puliteli con prodotti abrasivi.
Per ridurre l’accumulo di metalli pesanti nell’organismo, un aiuto viene dall’alimentazione, per cui sì a cipolla, aglio, succo di carota, clorella, tè verde.
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Articolo aggiornato il 15/02/2022