Già da tempo c’erano dubbi sulla qualità dei polli acquistati da McDonald’s, ma oggi abbiamo pessime notizie riguardanti lo sfruttamento di pollame nel Regno Unito.
Gli attivisti di animalEquality che da anni si occupano di proteggere gli animali dal sovra-sfruttamento alimentare raccontano le agghiaccianti condizioni in cui devono vivere gli animali.
Polli che vengono utilizzati per McChicken, alette di pollo e HAPPY Meal che fruttano miliardi di dollari pagati a caro prezzo sulla pelle degli animali.
Uno spreco di risorse che evidenzia tutto il becero capitalismo che gira attorno agli allevamenti intensivi di pollame.
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Le strazianti condizioni in cui vivono i polli McDonald’s
La nota e diffusissima catena di Fast Food dichiara di utilizzare solo forniture che soddisfano standard elevati, ma continua dall’altro lato ad acquistare polli da Moy Park.
Questo imprenditore gestisce otto allevamenti intensivi nel Regno Unito in cui gli animali vivono ammassati e muoiono di stenti.
Un infiltrato sotto copertura di animalEquality riporta un racconto agghiacciante su quello che avviene in questi allevamenti:
- i polli che sono considerati troppo piccoli per la vendita vengono privati volutamente dell’acqua, innalzando gli abbeveratoi a un’altezza che non sono in grado di raggiungere
- operai che spezzano a mani nude il pollo dei pulcini considerati “scarti“
- polli coperti di ustioni alle zampe a causa delle lettiere sporche di feci e urina
- polli che a stento riescono a camminare a causa dell’elevato peso del corpo ingigantito dalla selezione genetica e molto altro.
A differenza di altre catene alimentari come KFC e Nando’s che hanno drasticamente ridotto la sofferenza degli animali coinvolti nella loro filiera, McDonald’s continua a fare orecchie da mercante.
Polli morti prima di andare al macello: un enorme spreco di risorse
Tutto questo porta alla morte di oltre un milione di polli l’anno. Uccisi non per soddisfare le nostre esigenze alimentari, ma perché muoiono prima di arrivare al macello per l’inadeguatezza delle strutture che li accolgono.
Infatti in queste strutture vivono ammassati con lo spazio a disposizione per muoversi di un foglio A4. Non possono perciò neanche spiegare le ali.
Inoltre, come accennato precedentemente, i polli McDonald’s presentano delle ulcere alla base delle zampe perché le lettiere non verranno mai pulite. Questi animali sono costretti a mangiare, bere e dormire nelle loro feci.
Il corpo del pollo poi, usato per le “alette” e petto, è abnorme. Cresciuto artificialmente per una selezione genetica fatta prima della loro nascita. Questo crea un corpo sproporzionata che azzoppa il pulcino già dalla nascita.
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Per questo grave problema e per molto altro si mobilita Animal Equality, un’organizzazione internazionale che protegge gli animali usati a scopo alimentare.
La soluzione non è quindi essere contro ogni catena di fast food, ma consumare i propri pasti solamente in quelle catene che apertamente aderiscono a un programma trasparente di difesa degli animali.
Solo così si potrà sperare in un miglioramento delle loro condizioni. Perché il mercato del cibo si adegua alle nostre esigenze e riflette le nostre abitudini.
Una presa di posizione in una via più etica, porterà spontaneamente ad atteggiamenti di condanna verso queste pratiche inumane.