La cannabis è una pianta appartenente alla famiglia delle Cannabaceae, una specie vegetale inconfondibile per la particolare forma delle sue foglie originaria dell’Asia centrale.
Quando si parla di cannabis si tende subito a pensare alla sostanza stupefacente, la quale viene di norma fatta rientrare nella categoria delle cosiddette “droghe leggere”, sostanze che hanno appunto degli effetti psicoattivi limitati, ma comunque non trascurabili.
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La cannabis come sostanza stupefacente
Sono solo alcune delle parti della cannabis a garantire un effetto psicoattivo, come è il caso della marijuana, ovvero i fiori femminili della pianta, e dell’hashish, che è sostanzialmente una resina.
Queste sostanze biologiche hanno un effetto psicoattivo per via di un preciso principio attivo, il cosiddetto THC, acronimo con cui si indica il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
La cannabis può dunque essere una sostanza stupefacente e viene consumata fumandola, tramite la realizzazione di sigarette artigianali preparate con delle cartine in cui viene collocata la sostanza, opportunamente sminuzzata.
In Italia, proprio come nella grande maggioranza delle nazioni del mondo, la cannabis con effetti psicoattivi è considerata illegale e sebbene si tratti, come detto, di una droga leggera, la sua vendita è proibita, proprio come il suo consumo.
Il consumatore di cannabis psicoattiva, laddove scoperto dalle Autorità, va incontro ad una sanzione amministrativa e ad una segnalazione come consumatore, al contrario chi detiene tali sostanze con finalità di spaccio commette un reato penale, dunque va incontro ad una situazione giuridica ben più grave.
A questo punto viene dunque da chiedersi: tutta la cannabis è quindi una sostanza stupefacente? La risposta è no.
La cannabis come sostanza legale
Oggi capita sempre più spesso di imbattersi in e-commerce come Prodotti-Cannabis.it che vendono liberamente cannabis legale e prodotti affini, come ad esempio l’olio CBD di Prodotti-Cannabis.it, ma com’è possibile questo?
Come si stava accennando, non tutta la cannabis è da considerarsi uno stupefacente: nel caso in cui la sostanza abbia delle quantità di THC trascurabili, ovvero talmente esigue da scongiurare l’eventualità di qualsiasi effetto psicoattivo, essa è da considerarsi legale e può quindi essere venduta liberamente.
Il parametro che distingue, appunto, la cannabis illegale da quella legale è individuabile proprio nella quantità di THC: è sulla base di quest’aspetto che la Giurisprudenza Italiana differenzia le due tipologie di sostanza.
Si è quindi detto che la cannabis legale non ha effetti psicoattivi, proprio per questo può essere venduta senza alcun problema, ma per quale motivo viene consumata? Il suo consumo è prettamente un placebo?
Perché si utilizza la cannabis legale?
La cannabis è una sostanza naturale che contiene diversi principi attivi, non soltanto il THC, di conseguenza il fatto che quest’ultimo sia presente in quantità tali da trascurare effetti psicoattivi non significa che il prodotto non abbia effetto alcuno.
I consumatori di cannabis legale, ad esempio, ritengono di trarre un grande giovamento dalla presenza del cosiddetto CBD, ovvero il cannabidiolo, una sostanza che può avere degli effetti rilassanti e che per tale ragione risulta assai gradita a chi ha la necessità di placare degli stati d’ansia o degli attacchi di panico.
Ovviamente, a corredo di quanto detto è bene sottolineare che per acquistare cannabis legale bisogna rivolgersi solo ed esclusivamente a rivenditori che operano regolarmente, qualsiasi altro canale di vendita infatti, oltre ad essere illegale, non potrebbe dare alcuna garanzia sulle caratteristiche del prodotto.