Candeggina per disinfettare una spiaggia spagnola. E’ accaduto in spagna, domenica scorsa, a Zahara de los Atunes.
La Spagna, come noto, è stata duramente Colpita dal Coronavirus ma di recente il Governo ha annunciato un piano in 4 fasi per ridurre alcune delle misure e portare il paese ad una nuova normalità entro giugno.
Tra le misure previste, anche un allentamento delle restrizioni degli spostamenti che permetteranno ai bambini sotto i 14 anni di poter uscire di casa per massimo 1 ora al giorno, per la prima volta, dopo 6 settimane.
La disinfezione con candeggina e le scuse del responsabile dell'”iniziativa”
L’ente locale autonomo (ELA) di Zahara de los Atunes, una località nei pressi di Cadice, in collaborazione con l‘Associazione dei commercianti (Acoza), in vista dell’accesso alle spiagge concesso ai bambini, ha pensato di disinfettare oltre 2 km di spiaggia con una base di acqua miscelata a candeggina.
L’intenzione? Quella che i ragazzi, dopo il fermo a causa della pandemia da Covid-19, potessero usufruire di una spiaggia pulita sin dal primo giorno di accesso ad essa.
Un atto, questo che il consigliere per lo sviluppo sostenibile della città di Barbate, Enrique Alvarez, ha definito “oltre che inutile, poiché le spiagge sono attualmente totalmente inutilizzate e quindi non infette, come una grave irregolarità e un attacco allo sviluppo sostenibile e alle risorse naturali della città”.
Non sono mancate le scuse del capo del consiglio del quartiere Agustin Corejo, responsabile dell’iniziativa, che ha ammesso di aver compiuto una scelta sbagliata, seppur fatta con la migliore intenzione di proteggere i minori in modo che potessero passeggiare tranquillamente lungo il mare.
L’appello degli ambientalisti
Anche se sarà il governo andaluso a valutare e sanzionare economicamente l’ELA, si parla di disastro ambientale.
Oltre 2 km di spiaggia sono stati irrorati con trattori che hanno spruzzato circa 1000 litri di acqua con un soluzione di candeggina al 2% ed è logico che tutto ciò abbia suscitato un’immediata reazione dei gruppi ambientalisti.
L’associazione Trafalgar
L’associazione dei volontari ambientali Trafalgar, si è espressa tramite la sua portavoce, Maria Dolores Iglesias, la quale, dopo aver visitato la spiaggia e ispezionato i danni causati, ha spiegato che la candeggina ha distrutto tutto, tanto che non si vedono più nemmeno gli insetti.
La spiaggia, è un ecosistema vivente e quando la si contamina con candeggina, si stermina tutto, qualunque specie animale e vegetale, dato che si tratta di un potente disinfettante. E’ logico che essa venga utilizzata per disinfettar strade e asfalto ma è inconcepibile un suo uso sulle spiagge.
Maria Dolores Iglesias ha sottolineato come quest’atto abbia danneggiato l’area di nidificazione di diverse coppie di fratini, sterminando la flora selvaggia che era naturalmente present nella costa di Zahara de los Atunes.
Le parole di Daniel Sanchez
Daniel Sanchez, delegato territoriale per l’agricoltura, l’allevamento, la pesca e lo sviluppo sostenibile, ha sottolineato che le dune della costa sono caratterizzate da spazi di nidificazione per il piviere tortolino, un uccello incluso nel Libro rosso degli uccelli di Spagna e nell’elenco delle specie selvatiche particolarmente protette.
Sanchez ha aggiunto che hanno rovinato un’area molto delicata in cui il piviere si riproduce ogni anno.
D’altronde, poco prima che fosse deciso lo stato di allarme, la Delegazione aveva pianificato il posizionamento di recinzioni in legno nelle aree di nidificazione e nelle dune.
Il twitter di Greenpeace Spagna
Greenpeace Spagna, con un suo Twitter, si è espresso apertamente scrivendo: “contaminare le spiagge nel bel mezzo della stagione riproduttiva per gli uccelli e per lo sviluppo della rete di invertebrati che supporterà la pesca costiera, potevamo aspettarcelo da Trump e dalle due decisioni spesso avventate. Ma la candeggina sulle spiagge spagnole è inverosimile”.
Conclusioni
In attesa che il governo andaluso si pronunci, sanzionando i colpevoli di questo disastro ambientale, il fatto è reso ancora più grave da un’altra questione: la famosa zona turistica Zahara de los Atunes , con 1300 residenti, ha spruzzato disinfettanti per le strade cittadine e in spiaggia senza avere neanche un caso positivo di Coronavirus.