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- 1 Aromatizzanti, dolcificanti, coloranti, additivi. Sono tantissime le sostanze aggiunte nei prodotti alimentari che consumiamo e di cui, spesso, ignoriamo l’esistenza.
Aromatizzanti, dolcificanti, coloranti, additivi. Sono tantissime le sostanze aggiunte nei prodotti alimentari che consumiamo e di cui, spesso, ignoriamo l’esistenza.
In un nostro precedente articolo abbiamo visto alcuni degli additivi alimentari più adoperati nei prodotti alimentari e più pericolosi per la nostra salute. Abbiamo anche parlato dei rischi legati al consumo di aspartame, il dolcificante ed esaltatore di sapidità artificiale, capace di creare “danni silenziosi” nel nostro organismo.
Oggi vedremo invece alcuni dei rischi collegati a una sostanza aromatizzante, naturalmente presente nella buccia degli agrumi, ma potenzialmente pericolosa: l’aldeide perillica.
Come abbiamo accennato, l’ aldeide perillica è presente naturalmente nella buccia degli agrumi.
È prodotta in quantità limitate e aggiunta ad alcuni prodotti alimentari da forno, dolci, prodotti a base di carne e bevande alcoliche e non alcoliche, per ottenere un odore pungente e agrumato e un sapore legnoso, speziato, di agrumi.
Come si legge sul sito dell’Efsa, nell’ambito del sistema dell’Unione europea per la valutazione degli aromatizzanti, l’aldeide perillica è un indicatore usato per valutare anche altre nove sostanze chimiche strutturalmente affini, note collettivamente come “aldeidi alicicliche”.
Secondo gli ultimi pareri espressi dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare, esiste un potenziale problema di sicurezza anche per queste sostanze, salvo prova contraria.
A seguito di una richiesta della Commissione europea, il gruppo di esperti scientifici dell’EFSA sui Prodotti alimentari ha condotto una serie di studi per valutare le implicazioni per la salute umana dell’uso di sostanze aromatizzanti chimicamente definite e utilizzate nella preparazione di alimenti.
Il gruppo di aromatizzanti valutati riguarda la sostanza aromatizzante p-menta-1,8-diene-7-al (nota anche come “aldeide perillica” o “perillaldeide”).
Da questo nuovo studio condotto su base animale, l’aldeide perillica si sarebbe dimostrata genotossica e capace di creare danni al DNA del fegato.
Nel 2002, era già stata effettuata una prima valutazione, secondo la quale l’aldeide perillica non poneva problemi di sicurezza.
Nel 2008, la Commissione europea aveva chiesto all’Efsa di effettuare ancora una nuova valutazione e nel 2012 l’industria degli aromatizzanti aveva presentato i primi dati.
Nel 2013 gli esperti dell’EFSA hanno concluso che la sostanza era potenzialmente genotossica e hanno richiesto un ulteriore studio per determinarne i potenziali effetti sul fegato e sullo stomaco.
Il nuovo studio, presentato nel 2014, è stato valutato dagli esperti dell’Efsa, che sono giunti alla conclusione che l’aldeide perillica potrebbe causare danni al DNA nel fegato.
Come riporta Il Fatto Alimentare, l’associazione europea degli aromatizzanti (European Flavour Association – EFFA) avrebbe già chiesto ai propri associati di eliminare l’aldeide perillica dalle proprie formule e di cercare dei sostituti di questa sostanza.
(Foto: naturaskinclinic.co.uk)