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No al glutine? Scopriamo insieme il sorgo, cereale antico, altamente digeribile e privo di glutine. Si presta in modo versatile agli usi più svariati. Vediamo quali.
Il sorgo è un cereale poco conosciuto in Italia, nonostante sia tra i più importanti nell’economia agricola mondiale, dopo grano, riso, mais e orzo. È stata una delle prime piante a essere coltivate nella storia, soprattutto in quelle aree in cui l’irrigazione è scarsa come Africa, America Centrale e Asia Meridionale, grazie alla sua notevole resistenza alla siccità. Di recente, è stato riscoperto e apprezzato da molti, soprattutto coloro che preferiscono un’alimentazione vegetariana o priva di glutine.
Il sorgo, leggero e privo di glutine
Il sorgo rappresenta un’alternativa valida sulle nostre tavole, perché è un cereale a basso costo, privo di glutine ma ricco di amido, vitamine del gruppo B, minerali come ferro, magnesio, fosforo, potassio e zinco, e di sostanze antiossidanti. Contiene inoltre antiossidanti naturali e fitocomposti quali acidi fenolici, fitosteroli e flavonoidi. Infine, non dimentichiamo che è ricco di carboidrati complessi, tipici dei cereali, che si trasformano lentamente in molecole più semplici durante il metabolismo, così da non innalzare bruscamente i valori glicemici nel sangue. Questo lo rende altamente digeribile, nonché un alleato prezioso per un’alimentazione sana.
Un cereale dai numerosi utilizzi
Potete trovarlo in commercio nei negozi di prodotti biologici o naturali, nella forma tradizionale di chicchi color panna, ma anche in granella, fiocchi per la colazione, e sotto forma di farina, con la quale realizzare ottimi prodotti da forno privi di glutine.
Trattandosi di un prodotto gluten free, offre un prezzo decisamente contenuto, che si aggira intorno ai 2-3 euro per mezzo chilo.
Ne esistono diverse varietà, che si prestano a usi e applicazioni industriali differenti. Abbiamo infatti il:
- sorgo da saggina, che viene utilizzato per la produzione delle scope;
- sorgo da foraggio, utilizzato negli allevamenti, per l’alimentazione del bestiame;
- sorgo dolce, la varietà inizialmente diffusa in Europa, utilizzata per produrre dolcificanti, come zucchero o melassa;
- sorgo fermentato, utilizzato negli Stati Uniti per la produzione di birra.
Inoltre questo cereale si presta anche alla creazione di infusi e decotti. Un infuso realizzato con l’intera pianta del sorgo avrà proprietà purgative, grazie alla presenza di durrina, mentre il decotto fatto con le sue radici è ottimo per la cura dello stomaco irritabile, della febbre e degli stati infiammatori.
Il sorgo in cucina
In cucina, questo cereale è rinomato per la sua versatilità. I suoi valori nutrizionali lo rendono un alimento completo e sano. Infatti 100 grammi di sorgo contengono:
- Proteine: 11,5 g
- Lipidi: 2,3 g
- Glucidi: 70 g
- Ferro: 2,7 mg
- Calcio: 25 mg
Questo per un apporto calorico di soli 327 kcal. Diversi sono i modi in cui prepararlo. Se comprato in granella, basterà lessarlo per 35-40 minuti, per poi servirlo caldo o freddo con verdure, come se fosse un cous cous, oppure con gli ingredienti classici usati per i risotti. Se lo acquistate sotto forma di farina, invece, potrete preparare pizze e focacce leggere e digeribili.
Foto: Vijayanarasimha on Pixabay