L’aloe vera è una pianta perenne della famiglia delle Liliacee a cui appartengono oltre 200 specie soprattutto africane (è anche la denominazione dell’agave americana che ha foglie molto simili a quelle delle piante di aloe).
I primi riferimenti terapeutici su aloe vera risalgono a 5.000 anni fa (nel 1862 George Ebers ne scoprì traccia in un papiro egiziano). Il fatto che venga chiamata “pianta del miracolo” deve già insospettire. In realtà c’è più che qualcosa di vero.
PELLE – È il campo dove l’aloe vera ha dimostrato un’efficacia reale e notevole. Il suo impiego risale al 1942 quando un ingegnere chimico americano, Rodney Stockton curò una grave ustione dovuta al sole della Florida con una polpa gelatinosa estratta da aloe vera.
Proseguì le ricerche e riuscì a stabilizzare il gel (per evitarne l’ossidazione). Dagli anni ’50 sono moltissime le ricerche sull’impiego dell’aloe in dermatologia, in particolare nella cura delle ustioni dove i risultati sono eccellenti (da citare nel 1995 la cura delle vittime dell’attentato di Oklahoma City da parte del dott. T. Moore che aveva all’attivo già 4.000 casi di ustioni trattati in tal modo). Attualmente l’aloe vera è utilizzata per curare:
- ustioni
- escoriazioni
- cicatrici
- scottature ed eritemi solari
- pelli secche, arrossate e screpolate (come idratante)
- ragadi (anali e non)
Molti prodotti con nomi commerciali blasonati si basano su Aloe vera. Purtroppo ne contengono percentuali minime. Per la massima efficacia occorre usare aloe concentrata in gel.
PSORIASI – Alcune (pochissime) guarigioni di psoriasi di pazienti che hanno usato l’aloe hanno inserito la patologia fra quelle curabili con l’aloe. In realtà per la legge di guarigione totale ciò è del tutto arbitrario. Purtroppo sono casi isolati in cui (vista anche la componente psicosomatica della patologia) non si sa fino a che punto il trattamento con l’aloe non sia giunto casualmente in un momento in cui la malattia sarebbe comunque regredita. Purtroppo l’applicazione dell’aloe su vasta scala non ha dato risultati soddisfacenti.
TUMORI – Esistono alcune ricerche (fra le ultime quella dell’università di Padova del 2000) che avrebbero rilevato l’utilità dell’aloe vera (o meglio, di alcuni derivati, l’aloe-emodina) in alcuni tipi di tumori (per esempio quelli infantili). In realtà si tratta di studi su animali (e nei decenni di sostanze anticancro su animali ne sono state studiate centinaia!) e gli stessi ricercatori mettono in guardia dai facili entusiasmi.
Dire che l’aloe vera ha proprietà antitumorali (se una sostanza ha accertate proprietà antitumorali la si impiega nella cura, non nella ricerca) è quindi ottimistico e scientificamente falso: è corretto dire che esistono linee di ricerca che stanno studiando la pianta.
ANTISETTICA, ANTIVIRALE, ANTIMICOTICA, PURGANTE
Queste proprietà sono desunte dal fatto che l’aloe contiene la barbaloina, la isobarbaloina, l’acido aloetico, l’emodina, l’acido cinnamico, l’acido crisofanico. In realtà il contenuto di queste sostanze è percentualmente non significativo se si usano preparati naturali e non farmacologici (il principio è lo stesso del mirtillo o della carota che “fanno bene alla vista”, ma praticamente non curano nessuna patologia oculare).
Se siete affetti da un’infezione micotica, rivolgetevi a un dermatologo e usate prodotti farmaceutici. L’aloe vera contiene l’aloina, una droga antrachinonica con effetto lassativo e irritativo del colon e abortivo in gravidanza. Per questo motivo è opportuno non assumere per bocca preparati a base di aloe vera prodotti in modo artigianale.
Aloe Vera Rischi del fai-da-te
L’ Aloe, se priva di Aloina, un amaro purgante, non comporta precauzioni d’ uso ad eccezione di rarissimi casi (almeno l’ 1% delle persone) di allergia ad altri elementi contenuti nel succo.
L’ Aloina, invece, una potente droga antrachinonica, è però presente in dosaggi elevati e non si può escludere del tutto nel succo di Aloe “fatto in casa”, rendendolo inadatto all’ automedicazione; infatti, essendo i meccanismi d’ azione dell’ Aloina ancora mal conosciuti, se ne sconsiglia l’ uso prolungato a dosi elevate poichè può causare danni al colon, crampi addominali, nausea, vomito e diarrea e colorazione dell’ urina. Va inoltre detto che può essere abortiva in gravidanza.
ottime info, consiglio il succo di aloe vera preso prima dei pasti a chi soffre di problemi gastrici, in quanto ha un effetto protettivo nei confronti della mucosa dello stomaco
L’effetto lassativo e irritante per il colon sarà solo in caso di ingestione presumo … perché se mi spalmo la polpa della mia aloe sui piedi per ammorbidirli non penso che subentri l’effetto lassativo o che mi venga il mal di pancia … per cui deduco che l’uso esterno é sempre sicuro? Da questo articolo sembrerebbe di si
Articolo molto bello, io dopo la diagnosi tumorale al seno ho cominciato a barcollare nel buio, poi ho letto le incoraggianti statistiche dell’oncologo Lissoni e del ricercatore Mora, ebbene ho cominciato ad assumere aloe arborescens superiore Ghignone indicata nella sperimentazione ed ho cambiato non solo qualità della vita ma oggi dopo 5 anni sono qui a raccontarvi questa incredibile avventura. Purtroppo persone meno fortunate rispetto a me si sono sottoposte a chemio senza il soccorso fondamentale dell’aloe arborescens superiore di questa unica al mondo azienda della provincia di Torino ed oggi non ci sono più ! Ricorderò sempre la mia compagna di chemio Orietta di Cusano Milanino , lei quando mi ha visto stare meglio ha cominciato ad assumere aloe ma non era quella giusta, aveva comprato dell’aloe vera , poi dopo molti mesi l’ho indirizzata all’aloe Ghignone ma era troppo tardi. L’articolo dice una cosa giusta, evitate il fai da te, assolutamente sconsigliato a causa dell’aloina! Spero che la mia testimonianza possa aiutare qualcuno a vivere meglio e più a lungo. Vi abbraccio e ringrazio di cuore per lo spazio