Le afte sono delle lesioni della mucosa della bocca e si manifestano con abrasioni o ulcerazioni di forma rotonda. Il più delle volte la loro dimensione si aggira intorno ai 5 mm, anche se qualche volta possono anche superare un centimetro.
Le afte sono di colore biancastro e sono circondate da un alone rossastro e possono anche presentarsi a gruppi.
In genere guariscono in una o due settimane, ma sono recidive, il che vuol dire che tendono a ricomparire a distanza di tempo.
L’aftosi è un disturbo piuttosto comune che compare, salvo in rari casi, dal periodo adolescenziale in poi e colpisce il 60% della popolazione. Per questo spesso ci si chiede come curare le afte. A tal proposito le soluzioni sono diverse, anche se i cerotti per afte a base di aloe sono tra i migliori rimedi grazie alle proprietà benefiche di questa pianta.
Indice dei contenuti
Cosa provoca le afte in bocca?
Le cause che si nascondono dietro l’insorgenza delle afte non sono ancora state chiarite del tutto, ma vi sono diverse ipotesi:
- reazioni psicosomatiche
- allergie
- reazioni autoimmuni
- conseguenza di infezioni
- alimentazione
- ormoni
- genetica
Tuttavia può capitare che una afta sia semplicemente la conseguenza di piccoli traumi, come una morsicatura mentre si mastica o l’uso dello spazzolino da denti in modo troppo energico.
L’ipotesi alimentare, per contro, vede l’insorgenza delle afte come conseguenza di una dieta dove alcolici, cibi piccanti, frutta secca, cioccolato, formaggio e grassi animali vengono consumati in maniera eccessiva.
Ma la comparsa delle afte è associata anche alle carenze vitaminiche, in particolare delle B12 e B9 (conosciuta anche come acido folico), causate da diete troppo povere di carni e vegetali freschi.
Allo stesso modo, anche la carenza di minerali come ferro e zinco può causare le afte in bocca.
Quali sono i sintomi delle afte
Prima di pensare a come curare le afte, è bene accorgersi dei primissimi sintomi in modo da prendere immediati provvedimenti.
In genere, prima dell’afta vera e propria, si avverte una sensazione di bruciore nella zona in cui si formerà la lesione. Dopo questa prima fase compare un arrossamento localizzato che diventerà un’afta.
Una volta che l’afta si sarà formata, si avvertirà dolore specialmente da contatto.
È chiaro che se le afte sono il sintomo fisico di una patologia di base, la cosa migliore da fare è una diagnosi che permetta di seguire la terapia migliore.
Come curare le afte in bocca
Se le cause delle afte non sono riconducibili ad una patologia specifica, allora si può intervenire in diversi modi evitando i cosiddetto “rimedi della nonna”.
A tal proposito è bene evitare, sebbene siano spesso indicati come rimedio casalingo, gli alcolici, i cibi piccanti ed i cibi acidi poiché andrebbero ad infiammare ancora di più provocando altro dolore.
La propoli, invece, è un rimedio molto utile in quanto possiede proprietà antisettiche, a patto di evitare la tintura idroalcolica che non farebbe altro che aumentare il dolore provocato dall’afta.
L’aloe vera contenuta nei cerotti Alovex è efficace grazie alle proprietà antibatteriche ed al suo contenuto di amminoacidi e vitamine B1, B2, B6 e C che velocizzano la guarigione.