Siete soliti buttar via l’acqua di riso dopo la sua cottura? Male, molto male! È uno degli ingredienti di bellezza migliori che potete trovare in casa, non cosa niente ed è un modo per prendersi cura di pelle e capelli. Ecco come adoperarla.
Come abbiamo visto in un nostro precedente articolo, l’acqua di riso e pasta che rimane dalla cottura di questi ingredienti può essere uno strumento di bellezza, ma anche una soluzione da bere per trattare alcuni disturbi intestinali, come ad esempio la diarrea, o per fare un carico di energia la mattina.
Ma come usarla per la salute di pelle e capelli?
L’acqua di riso, nella sua forma più semplice, è l’acqua che rimane nella pentola dopo la cottura del riso. Può essere concentrata o diluita o addirittura fermentata.
In questo liquido sono presenti varie sostanze nutritive che possono rafforzare i capelli e rivitalizzare la pelle. Sembra infatti che alcune di queste sostanze siano perfette per migliorare l’elasticità dei capelli e aiutare il processo di riparazione delle chiome danneggiate. Utilizzare l’acqua di cottura del riso per i trattamenti di bellezza è molto semplice.
Innanzitutto va detto che esistono ricette diverse, in base ai gusti e al tempo di preparazione.
Il primo metodo è quello di adoperare l’acqua del riso bollito. Dopo che il riso è cotto, alzatelo dalla pentola e mettetelo a parte. L’acqua rimanente non va utilizzata pura: prendetene 2-3 cucchiai e diluiteli in una tazza di acqua pulita. Adoperate la miscela per risciacquare i capelli dopo lo shampoo o il viso. L’acqua di riso rimanente va conservata in frigo in un contenitore coperto, al massimo per una settimana.
Il secondo metodo è più veloce e non prevede bollitura. Prendete due tazze di acqua e versateci dentro mezza tazza di riso. Lasciate in posa per 15 minuti. Scolate il riso e utilizzate l’acqua per lavare il viso o i capelli, senza diluirla.
L’ultimo metodo, invece, prevede l’utilizzo di acqua di riso fermentata. Questa soluzione è particolarmente adatta ai capelli secchi o sciupati. Preparate l’acqua di riso seguendo l’ultimo procedimento che abbiamo descritto, quello senza bollitura. Lasciate riposare l’acqua in un contenitore a temperatura ambiente, per uno o due giorni. Quando iniziate ad avvertire un odore acidulo, fate bollire l’acqua e lasciatela raffreddare. Poi, adoperatela per risciacquare i capelli. Ricordatevi che anche in questo caso, prima di adoperarla, l’acqua di riso fermentata va diluita con 1 o 2 tazze di acqua calda.
Per i capelli, adoperatela una o massimo due volte la settimana: dopo lo shampoo, versate il liquido e massaggiate delicatamente i cuoio capelluto. Lasciate in posa per 4-5 minuti e pori risciacquate con acqua normale. Per il viso, va bene anche 3-4 volte a settimana, in questo caso, diluitela sempre.
Alcuni consigli…
L’acqua di riso sulla pelle può essere adoperata anche in sostituzione del tonico normale, per ridurre la dimensione dei pori. In questo caso può anche essere utilizzata su un dischetto, picchiettando leggermente sul viso e massaggiando la pelle per un paio di minuti.
In alternativa, potete aggiungerne qualche goccia nella vostra crema idratante per il viso.
Per i capelli, invece, potete aggiungere all’acqua di riso qualche goccia di olio essenziale specifico per le chiome: aiuterà a mantenerli forti e sani, donando lucentezza.
Un altro modo per usare l’acqua di cottura del riso è quello di aggiungerla all’acqua del bagno.
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