Il Decreto Cura Italia approda in aula e sono ore cruciali per le sorti del 5G nel nostro Paese. Come da calendario, tra ieri e oggi, spazio agli emendamenti per votare a Montecitorio la fiducia, molto probabilmente entro fine settimana. Relatrice del Cura Italia alla Camera dei Deputati sarà l’ex ministro della Salute Beatrice Lorenzin.
Sotto i riflettori è finito, in particolare, l’art 82 del Decreto, rubricato “Misure destinate agli operatori che forniscono reti e servizi di comunicazioni elettroniche“.
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Secondo l’ISDE Italia l’articolo 82 sottende una manovra di lancio per il 5G
Molto ferma la posizione dell’ISDE Italia, che vede l’articolo 82 del Decreto Cura Italia come una vera e propria manovra di lancio del 5G.
In una nota, l’Associazione Medici per l’Ambiente , denuncia l’accelerazione del programma di realizzazione del 5G in Italia, favorita dall’articolo 82. Riportiamo i punti salienti della nota-denuncia.
Concessione di un potere illimitato alle multinazionali delle telecomunicazioni
La nota dell’ISDE inizia così: “In riferimento al Consiglio dei Ministri del 16 marzo 2020, che ha approvato il decreto-legge Cura Italia recante misure di potenziamento del servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per imprese, lavoratori e famiglie connesse all’emergenza sanitaria Covid-19.
Tra “le pieghe di questo provvedimento” risulta l’articolo 82 dove si autorizzano le Compagnie di Telecomunicazione allo …”svolgimento di ogni utile iniziativa per potenziare le infrastrutture di comunicazioni elettroniche” . Tale autorizzazione assume il significato che si sta concedendo un potere illimitato alle multinazionali delle telecomunicazioni che non potrà che facilitare la realizzazione del programma 5G“.
L’appello degli scienziati e dei medici sulla pericolosità del 5G
La nota dell’ISDE ricorda l’appello degli scienziati per le moratorie del 5G alla Commissione Europea, sottoscritte da 164 scienziati e medici e 95 organizzazioni non governative secondo i quali il 5G aumenterà l’esposizione a radiazioni da radiofrequenza oltre a quelle già in uso del 2G,3G,4G,wi-fi, con un conseguente rischio per la salute umana e per l’ambiente.
La violazione del codice di Norimberga
Nella nota l’ISDE ricorda che qualsiasi sperimentazione sull’uomo senza consenso rappresenta una violazione del Codice di Norimberga , ricordando come ad essa risultino già stati depositati esposti basati su tale ultima considerazione presso le competenti autorità sovranazionali proprio in ambito di inquinamento da standard 5G.
Il principio di precauzione
Appellandosi proprio al principio di precauzione, l’ISDE rinnova la richiesta di moratoria avanzata a più riprese, richiedendo di non promuovere l’utilizzo del 5G su ampia scala sino a quando non saranno effettuati studi indipendenti che documentino in maniera esaustiva l’assenza di effetti biologici avversi per la salute umana o ricadute comunque negative per altre forme di vita (es. insetti impollinatori) o l’ambiente della suddetta tecnologia e sino a quando non si rendano disponibili strumenti tecnici e normativi adeguati alla tutela della salute pubblica.
Le bozze degli emendamenti dei vari gruppi parlamentari
Il Gruppo Misto a firma Cunial-Giannone chiedono sensate misure di cautela, studi per gli effetti biologici degli standard 4G e 5G in difesa della salute pubblica, promuovendo monitoraggi ambientali e tecnologie più sicure rispetto al pericoloso wireless.
In un altro emendamento, le parlamentari sostengono l’abolizione dell’articolo 82.
La Lega, invece, presenta un emendamento a firma Capitanio, Maccanti, Cecchetti, Donina, Giacometti, Rixi, Tombolato, Zardon, con cui si tende a velocizzare il Piano Banda Ultra Larga, attraverso 4G e 5G.
Mancini del PD aggiunge al decreto un emendamento in cui si autorizza l’aumento di infrastrutture tecnologiche per fronteggiare il Covid-19, cioè la velocizzazione di nuove antenne, spiegando che gli amministratori di condominio e i proprietari delle case saranno tenuti a dare immediato accesso alle aree pertinenti (spesso i tetti dei palazzi) per consentire l’installazione di nuove antenne, pena il ricorso alla forza pubblica (Esercito, Carabinieri, Polizia etc.).
Da che parte sceglierà di stare il Governo italiano? Da quella di chi svende i suoi cittadini a un manipolo di multinazionali o dalla parte di chi preserva la loro salute e quella dell’ambiente?