La verbena officinalis è una pianta molto utile contro i malanni invernali e i problemi a carico della milza.
Questa pianta, che nella medicina popolare è chiamata anche “pianta della milza”, è originaria dell’Europa ed è un rimedio erboristico che ha radici molto lontane. Ha dei fiori di un colore rosa pallido, leggermente profumati ed è molto comune nelle campagne e nei giardini.
Le sue proprietà sono varie: è utile come sedativo contro la tosse, come antidolorifico, antinfiammatorio, è un epatoprotettore e un febbrifugo. Utile anche nei casi di sinusite per la sua azione antinfiammatoria. Per uso esterno spesso è adoperata come cicatrizzante ed astringente.
La sostanza più importante presente in questa pianta è la verbenalina, dotata di un’azione sedativa e analgesica naturale oltre che antinfiammatoria e digestiva. La tisana ricavata da questa pianta, infatti, è utile sia a rilassare il corpo, che a calmare la tosse. L’effetto sedativo, infatti, si riflette su tutto l’organismo, donando una diffusa tranquillità.
Al suo interno sono presenti glucosidi, saponine, flavonoidi, tannini e molte vitamine.
Come accennato, una delle sue proprietà migliori è la capacità di prevenire le congestioni e le patologie a carico della milza. La verbena, infatti, fortifica e potenzia le funzionalità di quest’organo, soprattutto se assunta sotto forma di tisana, da sola o in aggiunta ad altre erbe come la menta o la melissa.
Questa sua capacità ha un doppio vantaggio: mantiene in salute la milza, è vero, ma potenzia anche il sistema immunitario. Una milza efficiente, infatti, migliora la produzione di globuli bianchi, necessari a proteggere il corpo dalle infezioni e dallo stress dei cambi stagionali.
La Verbena, come abbiamo detto, può essere adoperata per realizzare infusi e tisane, ricavate da foglie e fiori freschi, appena colti, o essiccati, disponibili in erboristeria. Basta aggiungere 2 cucchiaini di Verbena per tazza, lasciare riposare e filtrare il tutto.
La tintura madre è consigliata in caso di milza affaticata. Questo rimedio è molto forte, quindi è sempre utile rivolgersi a uno specialista che vi consiglierà le dosi più adatte al vostro caso specifico. In genere, il trattamento non dura più di due settimane. La tintura è utile anche quando le difese immunitarie sono molto basse.
Il cataplasma, invece, è consigliato a coloro che soffrono di reumatismi. L’azione analgesica di questa pianta è infatti adatta a placare i dolori. Scottate poca soluzione di acqua e aceto 10 grammi di verbena fresca tagliuzzata. Lasciatela cuocere giusto per 5 minuti. Fate raffreddare e applicate sulla parte dolorante, ricoprendo con una garza. In alternativa, potete immergere la garza in un infuso molto concentrato di verbena e adoperarla per effettuare degli impacchi di circa 15 minuti.
Ricordate che, come per ogni cosa, anche per i rimedi naturali ci sono delle controindicazioni. La verbena non fa eccezione. Le controindicazioni legate al suo consumo possono dipendere da ipersensibilità ai suoi componenti o interazioni con i farmaci assunti. Da evitare se si sta seguendo una terapia farmacologica ormonale, sedativi o farmaci per il controllo della pressione.
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