Tumore colon: molte volte abbiamo parlato delle diverse proprietà degli alimenti. Abbiamo visto, ad esempio, il potere antitumorale dei broccoli, dei cavoli, di un particolare tipo di fungo e di come l’alimentazione possa aiutarci nella prevenzione di queste terribili malattie.
Uno studio pubblicato su JNCI Cancer Spectrum dai ricercatori della Tufts University è riuscito a stimare il numero di tumori che si potrebbero evitare seguendo un’alimentazione bilanciata: solo negli Stati Uniti sarebbero più di 52 mila i casi di cancro al colon imputabili alla dieta, più di un terzo del totale.
Il tumore colon retto è il terzo più comune in Italia e in Europa, ed è quello che ha la correlazione più alta con l’alimentazione, il 38,3% dei casi è proprio legato al cibo.
Lo Studio: Rapporto tra alimentazione e tumore del colon
La letteratura dimostra come frutta e verdura abbiano un ruolo essenziale nella salute umana, oltre a ciò si aggiunge un ulteriore studio, tutto italiano e legato alla cura e prevenzione del cancro al colon retto.
Un team di genetisti, chirurghi, immunologi ed anatomopatologi, provenienti dai tre dipartimenti dell’Area medica dell’Università di Pisa e dell’Aoup, ha effettuato uno studio volto ad ampliare la comprensione dei meccanismi di formazione di questo particolare tipo di cancro. L’attenzione si è focalizzata soprattutto sull’importanza dell’alimentazione su alcuni meccanismi epigenetici.
Che cos’è l’epigenetica?
L’epigenetica è quel settore della genetica che studia i cambiamenti dell’espressione genica che non sono dovuti direttamente ad alterazioni della sequenza del DNA, ma, ad esempio, ad agenti diffusi nell’ambiente, a fattori nutrizionali, ad interferenze nella composizione di proteine e metaboliti.
I ricercatori hanno evidenziato come, nei pazienti colpiti dalla malattia, siano presenti differenze nei livelli di metilazione di cinque geni critici per il processo di cancerogenesi del colon-retto tra il tessuto tumorale e quello sano. Durante lo studio, sono state mostrate numerose correlazioni con le caratteristiche fisiologiche (età, sesso) e patologiche (stadi della malattia).
La metilazione del DNA, cioè la modificazione epigenetica del DNA, è risultata strettamente legata al metabolismo dei folati, vitamine del gruppo B.
Secondo numerosi studi, una corretta assunzione di folati, attraverso il consumo di alimenti come verdure a foglia larga, broccoli, carciofi, legumi e cereali, funge da barriera difensiva nelle persone sane, contro il tumore al colon retto. E i risultati dello studio hanno proprio rafforzato questa tesi.
Il lavoro, coordinato dalla Prof.ssa Lucia Migliore, ordinario di Genetica Medica e responsabile del programma dell’Aoup “Biomarcatori genetici ed epigenetici in malattie complesse”, è stato pubblicato sulla rivista Epigenetics.
Secondo questa ricerca, in sintesi, anche la dieta ha un ruolo importantissimo nel modulare i livelli e la natura dei segnali epigenetici, fondamentali nel mediare la capacità dell’ambiente di regolare l’espressione del genoma.
Anzi, di più, “essa sembra essere un fattore fondamentale in grado di far incrementare o diminuire sensibilmente il rischio di molte patologie complesse, in particolare i tumori del tratto gastro-intestinale”.
Ecco che, nell’ambito di un percorso di prevenzione a eventuali malattie, un occhio attento deve essere dato all’alimentazione che, a questo punto, non può essere carente di verdure a foglia larga, broccoli, carciofi, legumi, cereali.
(Foto: thebittenword.com)