Camminare molto e fare delle vere e proprie escursioni in montagna sicuramente fa bene alla nostra salute perché ci mantiene in movimento, ci fa respirare aria pulita e ci fa stare a contatto con la natura. Tuttavia, quando l’equipaggiamento che abbiamo scelto non è di qualità o non si adatta alla forma del nostro corpo, è possibile imbattersi in problemi fisici come infiammazioni, dolori articolari e dolore al piede nel caso in cui non si è scelto lo scarpone adatto.
Infatti il comfort legato all’attrezzatura che utilizziamo, e in primis alle nostre calzature, è fondamentale per assicurarci un’escursione ottimale sotto tutti i punti di vista ed evitare di andare incontro ad eventuali infortuni che possono presentarsi sia durante la camminata, che dopo.
Una delle conseguenze più comuni dell’uso di scarpe sbagliate è la tallonite, cioè un’infiammazione della parte posteriore del piede, che normalmente si presenta con un dolore anche molto intenso, con problemi posturali ed eventuali problemi di deambulazione. Come già accennato, tra le cause principali della tallonite troviamo proprio l’utilizzo di scarpe non adatte che costringono il piede a mantenere una posizione innaturale e non abbastanza libero di muoversi.
Un’altra conseguenza dell’utilizzo di scarpe sbagliate può essere quella della metatarsalgia, cioè un dolore che compare nella regione plantare del piede a livello delle ossa metatarsali. Scarpe troppo strette sulla punta o che caricano in modo eccessivo il peso del corpo sull’avampiede sembrano essere tra le cause più comuni di questa patologia, che può essere distinta in metatarsalgia biomeccanica quando è causata da un sovraccarico del piede; e in metatarsalgia non biomeccanica quando è legata a patologie strutturali del metatarso e dei tessuti molli ad esso corrispondenti.
Anche la borsite del piede è una delle problematiche che nascono dall’utilizzo di calzature inadatte. Questa patologia, causata da continui stress meccanici del piede, genera un’infiammazione della borsa localizzata nell’area tra il tallone e il tendine di Achille e che ha lo scopo di facilitare i movimenti del tendine, contrastando l’attrito e impedendogli di deteriorarsi continuamente a causa dello sfregamento contro l’osso.
Risulta quindi fondamentale scegliere con cura le proprie calzature, soprattutto quando le escursioni non sono così saltuarie.
Il ruolo chiave, in questo caso, lo gioca, più che lo scarpone in sé, la soletta al suo interno che risulta essere un accessorio unico e insostituibile per mantenere il giusto comfort dell’arco plantare, per permetterci di appoggiare correttamente i nostri piedi e per trasmettere maggior sicurezza e controllo durante la camminata.
Le solette, che devono essere realizzate con materiali di alta qualità per poter garantire la comodità necessaria ad affrontare con serenità l’escursione, sono ora dotate anche di goccia metatarsale e realizzate con un tessuto isolante che serve a mantenere costante la temperatura dei piedi all’interno dello scarpone.
Questa nuova caratteristica delle solette non è infatti da sottovalutare. Per quanto sia importante indossare capi d’abbigliamento e scarpe supertecnologici, non basta a garantirci la giusta postura né tanto meno ci impedisce di sudare eccessivamente all’interno dello scarpone. Questi due fattori, se non presi in considerazione, possono ostacolare il giusto attrito durante la camminata, soprattutto in fase di salita e discesa.
La soletta diventa quindi un accessorio fondamentale durante la camminata, importante soprattutto per chi percorre lunghe distanze a piedi.
Mentre le scarpe sono costruite su una forma il più possibile “universale” e non possono adattarsi perfettamente a tutti, è proprio la suola ad avere il compito di sagomare nel modo più verosimile possibile l’andamento curvilineo della pianta del piede.
Ma quali caratteristiche devono avere le solette? Sicuramente devono essere dotate di un sistema ammortizzante anatomico costituito da diversi materiali in base alla zona della soletta, ognuna delle quali dedicata ad una funzione specifica come, per esempio, assorbire l’impatto con il suolo, favorire il ritorno di energia e dare protezione al piede, il tutto mantenendo una posizione dell’arco plantare corretta.
Nella parte inferiore della soletta, inseriti in una struttura semirigida, troviamo i cuscinetti realizzati in un materiale in grado di assorbire le diverse pressioni che i piedi esercitano durante la camminata.
La struttura semirigida, invece, svolge la funzione di sostenere l’arco plantare e avvolgere la base del tallone, rialzandolo di qualche millimetro rispetto all’avampiede e favorendo così la rullata del piede.
Tutte queste caratteristiche, collocate in punti specifici di maggior contatto tra scarpa e piede, permettono quindi di distribuire e assorbire in modo preciso le diverse pressioni e appoggi che ogni piede svolge.
Le scarpe da trekking, inoltre, devono avere anche mantenere i nostri piedi al sicuro: il materiale esterno deve essere impermeabile così da mantenere il piede all’asciutto, e deve essere allo stesso tempo traspirante. Questa caratteristica è garantita da scarpe rivestite con Gore-Tex, un tessuto sintetico dalle alte capacità impermeabili e traspiranti.
Infine la scarpa deve garantire una buona fasciatura delle caviglie, così da assicurare una maggiore stabilità e protezione alla caviglia, sia in caso di terreni scoscesi o instabili, sia in caso di graffiature, punture di insetti o addirittura di morsi di serpenti.