Sport come la corsa, il nuoto, il tennis sono generalmente considerate attività green, visto che comportano sforzi fisici, senza l’uso di motori o di altri apparecchi che hanno un impatto sull’ambiente o generare emissioni, salvo il fatto che a volte questi sport comprendono attività indoor, che comportano quindi l’uso di edifici, che consumano energia.
Ma forse tutto potrà cambiare con l’uso delle cosiddette wearable technologies: tecnologie intelligenti da indossare e da sfruttare per dare energia a palestre e palazzetti dello sport.
Finora i principali prodotti nel settore delle tecnologie da indossare sono stati rappresentati da dispositivi di wearable gaming. Come al solito sono i giochi ad attirare i maggiori investimenti ed a fare da capofila nell’innovazione tecnologica. Ed anche tra le wearable technologies, il dispositivo più innovativo sembrano essere i Google Glass, dove iniziano già a concentrarsi gli investimenti delle software house che sviluppano i giochi.
Ed anche gli operatori di gioco online, specialmente quelli che hanno puntato fortemente sul mobile, vedono con forte interesse il wearabale gaming. Poker Stars, come riportato da Wearable Tech World è stata premiata miglior operatore mobile di iGaming nel 2013 e dopo aver sviluppato una intera suite di applicazioni mobile, è possibile che punti anche alle app per Google Glass.Al contrario, gli sviluppatori di giochi per console puntano maggiormente ad esoscheletri ed altri dispositivi fisici, che lanciano i giocatori in sparatutto 3D o in altri ambienti immersivi.
Il settore gaming ha quindi portato le maggiori innovazioni in questo settore, presto accompagnate da altri dispositivi, come suole per scarpe che generano energia o indumenti che ricaricano le batterie con il calore del corpo. Ebbene, è da queste premesse che sono nati progetti ancora più ambiziosi, ossia quello di sfruttare il movimento degli sportivi e le wearable technologies per creare palestre completamente autosufficienti, che si “ricaricano” con il semplice movimento degli atleti.
Uno dei progetti più ambiziosi in questo senso è tutto italiano e si chiama TTC_Table Tennis Centre, un edificio che, all’interno del Foro Italico (Roma), sarebbe dedicato al tennis tavolo e risulterebbe completamente autosufficiente dal punto di vista energetico. In pratica, verrebbero sfruttate queste tecnologie: i giocatori dovrebbero indossare indumenti ricaricabili con il movimento (wearable technologies), che andrebbero ad interagire con una pavimentazione piezoelettrica.
In questo modo l’edificio sarebbe ricaricato dagli stessi utenti che lo utilizzano. E per di più il tutto sarebbe conveniente per gli utenti: una cloud informativa potrebbe infatti catturare le informazioni relative all’energia prodotta dagli utenti, che sarebbe in questo modo “scontata” dal costo mensile della palestra. Insomma, un sistema conveniente per tutti: per l’ambiente, ma anche per chi deve pagare l’abbonamento per giocare a tennis tavolo!