Il ferro è un minerale essenziale per il funzionamento del nostro organismo: combinato con altri elementi è necessario alla formazione dell’emoglobina, che trasporta ossigeno nei vari tessuti. Non solo, questo minerale è coinvolto nel metabolismo degli alimenti e serve ad attivare alcuni enzimi che svolgono un ruolo chiave nella produzione di energia, nell’attivazione del metabolismo e in altri processi di sintesi.
Per questo, dovremmo stare sempre attenti a notare i segni di una eventuale carenza di ferro, per intervenire in tempo e integrare questo minerale attraverso una dieta bilanciata.
Vediamo dunque insieme quali possono essere i maggiori sintomi da carenza di ferro nel nostro corpo.
Sintomi che indicano una carenza di ferro
I principali segnali che indicano una carenza di questo prezioso minerale nel nostro corpo sono legati al ridotto apporto di ossigeno ai tessuti e a un’alterata funzione degli enzimi collegati ad esso.
L’anemia è l’ultimo stadio della carenza di ferro. Prima di arrivare a essa, ci sono altri segni che possono farci insospettire. Tra i tanti troviamo:
- perdita eccessiva di sangue mestruale, sembra un controsenso, ma può essere causa e conseguenza di una carenza di ferro;
- sistema immunitario debole;
- senso continuo di stanchezza, mancanza di energia e difficoltà a sostenere attività prolungate;
- bassi livelli di performance fisiche;
- più bassa capacità di apprendimento, confusione mentale;
- problemi di memoria;
- difficoltà a rimanere concentrati;
- pallore;
- fiato corto;
- battito cardiaco irregolare;
- sensibilità al freddo e al raffreddamento;
- ulcere sulla lingua;
- unghie a forma di cucchiaio.
Le cause più comuni
Le persone più vulnerabili a episodi di carenza di ferro sono i bambini piccoli, le ragazze adolescenti, le donne in gravidanza e gli anziani. Cause piuttosto comuni di di una carenza di questo minerale sono:
- aumento fisiologico della necessità di ferro, in periodi particolari della vita – l’infanzia, l’adolescenza, la gravidanza, l’allattamento;
- apporto alimentare insufficiente, causato da diete o abitudini alimentari scorrette;
- ridotto assorbimento del corpo;
- perdite di sangue, causate non per forza da ferite ma anche da un eccessivo sanguinamento mestruale, ulcere peptiche, emorroidi.
Altre cause di carenza possono essere disturbi o malattie particolari, come diarrea, alterazioni gastro-intestinali, infezioni in corso.
Negli anziani le carenze di ferro sono causate soprattutto da una ridotta capacità di assorbimento da parte dell’organismo.
Nei bambini, una quantità insufficiente di questo minerale può causare anche difficoltà di apprendimento, visto che il sistema nervoso, per funzionare, ha bisogno di molta più energia di un cervello già formato.
Come intervenire?
Principalmente attraverso l’alimentazione. Nel nostro articolo Il ferro nella nostra alimentazione, trovate un elenco di alimenti, soprattutto vegetali, che ci aiutano a fornire all’organismo il giusto apporto di ferro. Tra questi troviamo: fagioli, ceci, legumi in genere, spinaci, bietole e cime di rapa.
In più, esiste un rimedio di vecchia data, la mela chiodata, spesso utilizzato per risolvere questa carenza (potete approfondire l’argomento a questo link).
Ricordate, però, che i livelli di ferro nel corpo devono essere attentamente bilanciati, per evitare al contrario un sovraccarico, che andrebbe a creare altre complicazioni ai nostri organi interni.
I sintomi forniscono informazioni importanti e, per questo, non dovrebbero mai essere sottovalutati. La diagnosi però non può basarsi solamente su di essi: per diagnosticare un disturbo è sempre meglio ricorrere a esami specifici.
(Foto in evidenza: bhavanajagat; foto interna: mineraldeficiency.net)