Nell giardino della scuola di Piazzola sul Brenta sono stati trovati rifiuti tossici dove prima era presente un’industria chimica. I dati sono stati presentati dall’Università di Padova dopo aver eseguito uno studio sulla mortalità per patologie tumorali negli anni 2003/2018.
Gli studi sono stati effettuati dopo che è emersa un’alta incidenza tumorale anomala e superiore agli altri comuni della provincia di Padova, in Veneto. Il Veneto è già noto per le problematiche causate dalla contaminazione da Pfas.
I dati che ne emergono sono preoccupanti: l‘8% di rischio in più di mortalità conseguente rispetto alla media del territorio e un 16% di rischio in più per quanto riguarda i tumori ai polmoni.
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Lo studio
Sempre maggiori, al giorno d’oggi, sono le richieste di una valutazione dello stato di salute da parte di popolazioni residenti in aree soggette a differenti tipologie di contaminazioni ambientali, e tra queste di particolare importanza quelle interessate da discariche in precedenza non note e scoperte accidentalmente.
Nel presente studio si presenta l’episodio di Piazzola sul Brenta (Padova, Italia) dove è stata scoperta una potenziale contaminazione ambientale del suolo e sottosuolo dell’area esterna all’Istituto scolastico “Rolando da Piazzola” dovuta alla presenza in passato di una fabbrica di concimi chimici. Utilizzando il database di mortalità ISTAT presso l’Istituto Superiore di Sanità è stato possibile descrivere il profilo di mortalità per causa, dal 2013 al 2018, dei cittadini residenti nel Comune di Piazzola sul Brenta.
Sono stati calcolati i Rapporti standardizzati di mortalità (SMR) per genere e per causa specifica e gli intervalli di confidenza (IC) al 90%. Rispetto allo standard provinciale non si rileva un eccesso, per entrambi i generi, della mortalità per tutte le cause e per l’insieme delle malattie circolatorie.
Si registra invece un eccesso per le patologie tumorali (523 decessi per cause neoplastiche rispetto a 498 attesi sulla base dei tassi provinciali, SMR: 105 IC90% 98-113). La probabilità di avere un eccesso di mortalità per tumori è dell’85%. In particolare si registrano eccessi per il tumore del polmone (SMR totale uomini+donne: 117, IC90% 100-135) e per i tumori del sistema linfoematopoietico, (in modo importante negli uomini, SMR: 134 IC90% 101-178).
Rinvenuti rifiuti tossici nel giardino: antimonio, arsenico, mercurio e cadmio
Sino alla fine degli anni ‘50, in quel luogo aveva sede un’attività con una storia pluridecennale e rinomata in tutto il Veneto, l’azienda Paolo Camerini, grande produttrice di concimi perfosfati, che avrebbe poi lasciato spazio allo stabilimento chimico Montecatini. Solo negli anni ‘80, dopo la dismissione dell’impianto precedente, si è aperta la scuola nello stesso territorio.
Nel settembre 2020 vengono effettuati dei prelievi di campioni nella zona del giardino e viene rilevata la presenza di sostanze come mercurio, antimonio, arsenico e cadmio. La zona del giardino viene subito chiusa ma non la scuola che secondo i parametri risulta essere invece a norma per legge.
Ci si chiede attualmente come sia stato possibile rilasciare l’autorizzazione alla costruzione di una scuola dove fino a poco prima vi era la presenza di un’industria chimica che aveva così tanti rifiuti tossici.
Successivamente a questa sciperta anche la scuola si è mobilitata e al Corriere del Veneto, il dirigente scolastico Gianpaolo Bustreo ha dichiarato: “Questa scuola non doveva essere costruita qui ma dobbiamo far sì che questa sciagura impedisca in futuro il verificarsi di casi simili. Ora sono in atto le procedure di caratterizzazione per rilevare la presenza di queste sostanze nell’ambiente, ma vogliamo che vengano effettuate tutte le verifiche necessarie anche sulle persone che qui studiano e lavorano. Abbiamo diritto a sapere se qui ci sono pericoli per la nostra salute, quindi chiediamo che si valuti anche l’incidenza dell’esposizione su coloro che frequentano l’istituto e sul loro stato di salute”.
Aspettiamo attualmente nuove disposizioni e come verranno presi provvedimenti in merito.