Il premio Nobel per la medicina 2017 è stato assegnato a 3 studiosi per le loro ricerche sul gene che regola il ritmo circadiano. Si tratta di scoperte essenziali per il nostro benessere: ecco perché.
Il premio Nobel per la medicina 2017 è andato a 3 ricercatori americani: Jeffrey C. Hall, Michael Rosbash e Michael W. Young. Il loro merito? Aver svelato al mondo il funzionamento del cosiddetto ritmo circadiano. Si tratta del meccanismo che regola le funzioni base del nostro corpo. Fondamentali, per esempio, per il ciclo sonno/veglia.
Non solo. La scoperta sarebbe essenziale anche per aiutarci a prevenire alcune forme di tumore e per avere un metabolismo migliore. Ecco in cosa consistono le loro rivoluzionarie ricerche.
Orologio biologico e ritmo circadiano: la scoperta di 3 ricercatori
Ma che cos’è il ritmo circadiano? Scopriamo innanzitutto l’etimologia: il termine deriva dal latino circa dies, traducibile come intorno al giorno, che dà l’idea di un ciclo che si ripete ogni 24 ore.
Tale ritmo è connaturale a tutte le creature: dagli organismi unicellulari, passando per piante e animali, per finire agli esseri umani. Detto semplicemente, il ritmo circadiano scandisce il funzionamento del nostro corpo adattandolo all’alternanza giorno/notte e quindi alla rotazione terrestre. Per intenderci: quando subiamo gli effetti del cosiddetto jet lag è perché i nostri ritmi circadiani vengono ‘sballati’ dal cambiamento di orario.
Si ipotizzava la sua esistenza già nel diciottesimo secolo, con le ricerche botaniche del francese Jean Jacques d’Ortous de Mairan. Negli anni ’70 la scoperta di questo orologio interno (comunemente chiamato orologio biologico) diventa definitiva: Seymour Benzer e Ronald Konopka scoprono il gene che ne è responsabile, studiando i moscerini della frutta.
I tre premiati al Nobel 2017, hanno invece isolato il gene nell’uomo negli anni ’80. Un gene soprannominato period. Hanno poi scoperto come funziona: esso codifica una proteina che si accumula di notte e viene ‘rilasciata’ di giorno. In cicli completi da 24 ore. Accanto a esso, i ricercatori hanno scoperto altri geni coinvolti nel funzionamento del ritmo circadiano (denominati timeless e doubletime).
Infine, grazie anche al contributo di altri ricercatori nel mondo, l’umanità ha scoperto che questo orologio biologico è fondamentale per far ‘funzionare’ l’organismo correttamente, prevenendo anche malattie e disturbi di varia natura.
Ritmo circadiano e ritmo sonno veglia: perché è importante dormire bene
Perché è così importante avere il proprio ritmo circadiano funzionante come un orologio svizzero? Prendiamo l’insonnia, che è un’alterazione del normale ciclo veglia/sonno regolato proprio da questo orologio biologico. Tale disturbo, oltre a farci sentire stanchi e spossati durante il sonno, è correlato al rischio di svariate malattie. Lo spiega all’Agi Liborio Perrino, direttore del Centro per la salute del sonno dell’Azienda Ospedaliera dell’Università di Parma:
«Sappiamo che il ciclo veglia-sonno ha un ruolo molto importante per quanto riguarda una serie di equilibri che stanno alla base della salute. Per esempio la mancanza di sonno induce molto più frequentemente a sviluppare ipertensione e con essa i rischi correlati di infarto e ictus. Sappiamo inoltre che la mancanza di sonno ha un importante impatto sulla salute delle donne e sui loro cicli ormonali».
È stato dimostrato per esempio che i turni di lavoro notturni potrebbero aumentare il rischio di sviluppare un tumore al seno (lo diceva lo Iarc nel 2007). L’alterazione del ritmo circadiano sarebbe inoltre correlata al tumore del polmone. Le evidenze scientifiche non sono ancora definitive, ma c’è più di un indizio.
Il nostro orologio interno ci aiuta inoltre a mantenere un metabolismo sano durante le varie fasi della vita. Ricercatori tedeschi e svedesi hanno per esempio dimostrato che la carenza di sonno diminuisce l’energia che il nostro corpo usa a riposo, sballando il metabolismo. Inoltre, se non dormiamo bene, il giorno dopo tenderemo a muoverci meno: per avere un metabolismo veloce è quindi essenziale riposare meglio.
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Favorire il normale ritmo circadiano? Buttiamo via i cellulari (di sera)
Come dovrebbe essere ormai chiaro, il ritmo circadiano può essere alterato dai disturbi del sonno. Problemi che sono particolarmente diffusi nella società odierna, a causa dell’uso eccessivo di dispositivi elettronici. Lo spiega ancora Parrino:
«Siamo sollecitati in continuazione a essere svegli quando dovremmo dormire. Televisioni, chat, smartphone, orari di lavoro sempre più flessibili, hanno come impatto quello di indebolire la nostra capacità di avere un sonno regolare. Dobbiamo imparare a difenderci da queste aggressioni e a dare al sonno la dimensione di cura che merita».